La disoccupazione si attesta intorno all’11%, quella giovanile (di soggetti di età compresa fra i 15 e i 24 anni) èferma al 35,7%) , ma nonostante cià², i dati del bollettino Excelsior confermano che il 25% delle imprese continua ad avere non poche difficoltà nell’individuare i profili professionali necessari per poter crescere.
Il discorso chiaramente dipende dal tipo di lavoro: per l’ultimo trimestre del 2017, in base alle pubblicazioni Excelsior (curate da Unioncamere e dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro Anpal), le imprese italiane continuano ad essere alla ricerca di circa 1 milione di nuovi lavoratori.
Questo perchè se da una parte ci sono ricerche che si concludono in tempi brevi per figure e lavori poco qualificati, come i lavori di segreteria, ruoli di magazzinieri o profili di addetti alle pulizie, la situazione èben diversa nel momento in cui si cercano figure specializzate.
Mancano professionalità e tecnici specializzati nel campo dell’informatica e della chimica e la ricerca delle aziende si fa difficoltosa.
ASSUNZIONI, LA CARENZA DI FIGUREÂ SPECIALIZZATE
Si cercano (e spesso senza trovarli) informatici esperti di coding, vale a dire lavoratori specializzati competenti in fatto di programmazione e analisti in grado analizzare anche il mercato futuro. Ma la carenza di figure specializzate non riguarda solamente i lavori pi๠moderni e legati al digitale: si fatica a reperire anche figure professionali legati ai mestieri classici, come carpentieri, meccanici, autisti di bus, fabbri, conduttori di tram, ma anche parrucchieri ed estetisti. La difficoltà del reperimento medio per questi tipi di lavori si attesta intorno al 24,3% per un fabbro arriva addirittura al 67%. Le piccole o media aziende faticano a trovare esperti in informatica, in chimica, in fisica ed in matematica con una reale difficoltà di reperimento pari al 51% e al 57% quando si cerchino tecnici specializzati digitali.
photo credits | think stock