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Lavoro, gli errori da evitare al momento del colloquio

Arriva il fatidico momento del colloquio, ma come giocarsi al meglio la possibilità  di fare una buona impressione ed essere assunti? Ecco i 10 errori da non fare indicati dall’agenzia di consulenza Ali attiva nel campo delle Risorse Umane che ha modo di osservare i comportamenti errati dei candidati.

Decimo posto: il candidato che guarda ripetutamente il cellulare durante il colloquio. Sbagliatissimo guarda in continuazione il cellulare al momento del colloquio. Denota insicurezza, ma soprattutto scarso interesse.

Nono posto: presentarsi al colloquio accompagnati da amici, parenti o partner. Ciಠindica mancanza di indipendenza e di sicurezza, meglio andare da soli.

Ottavo posto: l’abbigliamento deve essere quello giusto al lavoro per cui ci si sta candidando, quindi no all’abbigliamento casual per un posto in azienda e viceversa no a un look troppo ingessato in un’agenzia creativa.

Settimo posto: non essere informati per quale azienda ci si ècandidati. àˆ sempre bene informarsi sul tipo di azienda e di lavoro per il quale ci si propone. Arrivare impreparati dimostra scarso interesse.
Sesto posto: non fare domande denota scarso interesse del candidato, ma ènecessario sapere fare le domande giuste.

Quinto posto: scrivere lettere di presentazione generiche. No ai copia e incolla: la lettera deve essere personalizzata.

Quarto posto: presentarsi con un curriculum non idoneo ai requisiti richiesti.
Terzo posto: non saper comunicare correttamente. Una scarsa proprietà  di linguaggio, ma anche una scorretta postura del corpo sono segnali negativi al momento del colloquio.
Secondo posto: non essere in grado di poter raccontare le proprie esperienze passate. Va bene presentarsi con il cv, ma si deve essere anche in grado di raccontare sè stessi.
Primo posto: la reputazione digitale. Assolutamente vietato lasciare un profilo social pubblico a meno che il contenuto non sia consono alla posizione per la quale ci si sta candidando. Il processo di selezione comincia dal cv e prosegue con il controllo della reputazione digitale che deve essere impeccabile.

 

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