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Reddito di inclusione Rei, il piano per contrastare la povertà 

Arriva il reddito di inclusione (Rei), il nuovo piano che rientra nell’ambito delle strategie di sostegno del Governo per contrastare la povertà . 

Sarà  destinato a circa 400mila famiglie con bambini in povertà  assoluta come annunciato nel Programma nazionale di Riforma contenuto nel Def .

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Il Rei andrà  a sostituire l’attuale Sia, il Sostegno per l’Inclusione Attiva, una volta approvati i decreti attuativi previsti per maggio, andando a coprire una platea maggiore di soggetti assistiti. Il Rei  sarà  destinato a famiglie con figli minori, disabili, donne in gravidanza e over 55 disoccupati che abbiano situazioni di disagio: per accere al Rei sarà  necessario rispettare determinati requisiti, ma nel frattempo, in questo periodo transitorio, sarà  anche possibile poter continuare a chiedere il Sia che viene fin da ora ampliato.

SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ATTIVA, COME RICHIEDERLO

Il sussidio previsto dovrebbe arrivare al massimo intorno a 400 euro al mese: vale 80 euro a componente fino a un massimo di 400 euro anche se potrà  essere esteso fino a 480 euro in caso di madre single con quattro figli. Il Rei dovrebbe avere una durata di 18 mesi, con possibilità  di rinnovo con l’obiettivo di migliorare anche la situazione della famiglia in un percorso verso l’autonomia.

 

La misura èrivolta alle famiglie di italiani residenti ma anche a quelle degli stranieri con il permesso di lungo soggiorno. La novità  del reddito consiste nel fatto che la misura èche la condizione di bisogno non viene identificata solo nel reddito anche se cercherà  di intervenire per risolvere le difficoltà  materiali, ma anche sociali, educative e di relazione.