E’ partito il cosiddetto assalto alla diligenza alla legge di stabilità 2014, recentemente approvata da parte del Governo Letta e il cui esame èadesso passato al Parlamento italiano, che si èsubito distinto per aver presentato oltre tremila emendamenti al testo che conta solo settanta pagine.
Un vero e proprio fiume di emendamenti, molti dei quali non saranno nemmeno ammessi alla votazione delle Camere, che saranno attentamente esaminati da parte delle Commissioni preposte di Camera e Senato. Quello pi๠interessante sembra infatti riguardare un nuovo tributo, il Tuc, acronimo che sta appunto per tributo unico comunale.
Il Tuc andrà a sostituire quindi la neonata Trise, istituita proprio con la legge di stabilità 2014, e che era costituita dall’unione di altre due nuove tasse, quali Tasi e Tari.
L’emendamento èstato presentato dal Pdl  in Commissione bilancio al Senato, con l’intenzione di riformulare interamente il capitolo casa. L’emendamento recita testualmente in questo modo: “In attesa del riordino complessivo dell’imposizione immobiliare, a decorrere dall’anno 2014, l’imposta municipale propria (Imu) èsostituita dal Tributo unico comunale, denominato Tuc, in misura del 10,6 per mille da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili articolato in due componentiâ€.
Il Tuc avrebbe quindi il ruolo, secondo l’emendamento che deve essere analizzato,  di sostituire l’Irpef per quanto riguarda la componente immobiliare. Sostituirebbe quindi, sia l’imposta sul reddito delle persone fisiche, sia le relative addizionali che sono dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati. Altro ruolo del Tuc sarà quello di sostituire l’Imu, cioèimposta comunale sugli immobili, su cui il Pdl ha incentrato la sua campagna elettorale e ha pi๠volte messo il Governo Letta alle strette per vedere la tassa sulla prima casa completamente cancellata.
Le novità non finiscono qui perಠperchè con il nuovo tributi unico comunale si andrebbe a coprire anche la parte dei servizi, oltre che tutti i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili.
Foto | Sandra Mu/Getty Images News/Getty Images