Salvaguardia esodati

Bloccato in Aula dal PdL il decreto Esodati della spending review

Sono giunte nei giorni scorsi le indicazioni sulle modalità  di attuazione della salvaguardia per il terzo contingente di esodati, gli ultimi 10.130 lavoratori, i quali devono presentare istanza all’INPS entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto (entro il 25 settembre 2013).

Per la precisione devono presentare domanda:

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impresa familiare, rischi impresa

Obbligo contributi solo per collaboratori costanti in impresa familiare

impresa familiare

Un pronunciamento della Corte di Cassazione ha ribaltato una sentenza di appello inerente un caso di versamento di contributi per i collaboratori di un’impresa, considerata familiare, che vedeva contrapposti il responsabile dell’azienda e l’istituto nazionale per la previdenza sociale. L’INPS aveva infatti notificato al datore di lavoro una cartella esattoriale con la quale veniva richiesto il pagamento dei contribuiti per il lavoro prestato dai collaboratori della sua impresa.

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burocrazia, lavoro, imprese, primo maggio

Incentivi INPS a favore del lavoro di donne e giovani

lavoro donne

L’INPS ha comunicato mediante la circolare n. 122 del 17 ottobre 2012 le normative relative le modalità  di invio delle istanze per l’ottenimento dell’incentivo rivolto alla creazione di contratti di lavoro stabili o di ampia durata, che andranno a favorire l’assunzione di giovani, sotto i 30 anni di te, e di donne di qualsiasi età . La circolare va incontro al decreto 5 ottobre 2012 emanato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicato in Gazzetta il successivo 17 ottobre 2012.

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Calcolo flessibilità  maternità 

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La flessibilità  del congedo di maternità  consiste nella possibilità  concessa alle lavoratrici in stato di gravidanza di astenersi dallo svolgimento della prestazione lavorativa, nell’ambito dei cinque mesi di congedo di maternità  obbligatorio, un mese prima e quattro mesi dopo il parto, anzichè due mesi prima e tre mesi dopo.

Ma come deve essere effettuato il calcolo del congedo qualora si voglia usufruire di tale flessibilità ? Come accade per il congedo obbligatorio “tradizionale”, anche in questo caso occorre prendere come riferimento la data presunta del parto.

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Tabelle assegni familiari Inps 2013-2014

 INPS

L’Inps con la circolare n. 84 del 23 maggio 2013 ha pubblicato le tabelle per il calcolo degli assegni familiari (ANF) valide nel periodo compreso tra il 1° luglio 2013 e il 30 giugno 2014.

Le nuove tabelle, ricordiamo, sono state pubblicate sulla base di quanto stabilito dalla legge n. 153/88, che prevede la rivalutazione annua dei livelli di reddito familiare stabiliti ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare. Tale rivalutazione annua ha effetto a decorrere dal 1° luglio di ciascun anno ed èlegata alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall’Istat, che ha avuto luogo nel periodo compreso tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno precedente.

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Modulo domanda mini-ASpI

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A partire dal 1° gennaio 2013 l’indennità  di disoccupazione con requisiti ridotti èstata sostituita dalla mini-ASpI. Tale indennità  spetta ai lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperative, che abbiano perduto involontariamente l’occupazione. Rientra in tale ipotesi anche la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di dimissioni per giusta causa o di dimissioni durante il periodo di maternità .

E’ inoltre richiesto che il lavoratore abbia maturato almeno 13 settimane di contribuzione da attività  lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

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Indennità  di malattia gestione separata Inps

malattia

A favore dei lavoratori iscritti alla gestione separata Inps èprevisto il pagamento dell’indennità  di malattia in caso di astensione dallo svolgimento della prestazione lavorativa per cause connesse allo stato di salute, sempre che il lavoratore stesso sia in possesso dei requisiti prescritti.

Anzitutto ènecessario che i lavoratori non risultino iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria e che non siano pensionati, inoltre ènecessario che siano in possesso di determinati requisiti contributivi e reddituali.

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Inps, naspi 2017

Visita fiscale iscritti alla gestione separata

Inps

L’Inps con la circolare n. 77 del 13 maggio 2013 ha chiarito che in caso di incapacità  temporanea al lavoro da parte di un lavoratore iscritto alla gestione separata (quindi professionisti senza cassa, co.co.co., lavoratori a progetto, ecc.) l’Inps puಠdisporre la visita fiscale, ovvero effettuare accertamenti medico legali, domiciliari e/o ambulatoriali per verificare la sussistenza di tale incapacità .

Ne deriva quindi che in caso di malattia anche i lavoratori iscritti alla gestione separata hanno l’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità , ossia dalle ore 10 alle ore 12 del mattino e dalle ore 17 alle ore 19 del pomeriggio.

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Cure termali Inps strutture convenzionate 2013

inps

I lavoratori dipendenti, in presenza di particolari patologie e requisiti contributivi, hanno diritto a fruire delle cure termali a scopo terapeutico al di fuori delle ferie previste dal contratto collettivo nazionale di riferimento, purchèquesto avvenga presso una delle strutture convenzionate con l’Inps.

Tra i requisiti richiesti per poter fruire delle cure termali in un periodo che si va ad aggiungere a quello delle ferie, con retribuzione a carico dell’Inps nella stessa misura prevista in caso di malattia, figura anzitutto l’esistenza di una specifica patologia che richiede tali cure.

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Sospensione visite mediche Inps per lavoratori privati

malattia

I lavoratori dipendenti del settore privato d’ora in avanti, e fino a data da destinarsi, in caso di malattia riceveranno la visita medica fiscale solo se questa verrà  richiesta dal loro datore di lavoro.

L’istituto di previdenza sociale ha infatti bloccato le visite mediche fiscali disposte d’ufficio, ossia quelle d’iniziativa dell’Inps e non del datore di lavoro. La decisione rientra nell’ambito delle misure finalizzate al taglio dei costi e alla realizzazione di un risparmio da 500 milioni di euro l’anno, sulla base di quanto previsto dalla spending review.

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maternità, cerfiticato di gravidanza

Certificato gravidanza in ritardo non esclude indennità 

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La presentazione del certificato di gravidanza da parte della lavoratrice oltre il settimo mese non comporta la perdita del diritto ad ottenere il pagamento della relativa indennità  da parte dell’Inps.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10180 dello scorso 30 aprile, con la quale èstata giudicata la decisione dell’Inps di detrarre dall’indennità  di maternità  spettante alla lavoratrice una parte della somma, relativa al quarto mese successivo al parto, ritenendo che questa non poteva fruire del cosiddetto periodo flessibile di maternità .

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Estratto conto contributivo online per colf e badanti

contributi

L’Inps con messaggio n. 7108/2013 ha comunicato di aver messo a disposizione di colf, badanti e altri lavoratori domestici un nuovo servizio che consente loro di verificare direttamente online l’estratto conto contributivo, sulla scia di quanto già  previsto per le altre categorie di lavoratori dipendenti.

Anche per i lavoratori domestici la consultazione online dell’estratto conto contributivo èconsentita previo accesso attraverso apposito codice pin che puಠessere richiesto direttamente dal sito internet www.inps.it.

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Conguaglio a rate pensioni dipendenti pubblici da aprile 2013

L’Inps, nell’ambito di un chiarimento sul motivo che ha portato alcuni pensionati a ricevere lo scorso marzo un assegno di soli pochi euro, ha comunicato attraverso una nota che il conguaglio fiscale sulle pensioni degli ex dipendenti pubblici relativo al 2012 sarà  rateizzato dal mese di aprile di quest’anno.

L’istituto di previdenza sociale ha anzitutto precisato che il debito d’imposta risultante dal conguaglio fiscale del 2012 per coloro che percepiscono una pensione superiore a 18.000 euro l’anno èstato recuperato in un’unica soluzione mediante ritenuta sulla rata di pensione del mese di marzo 2013, nei limiti della capienza della rata di pensione.

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Termine versamento contributo ASpI in caso di licenziamento

A partire dal 1° gennaio 2013, in virt๠di quanto previsto dalla riforma del lavoro targata Fornero, i datori di lavoro sono tenuti al versamento di un contributo ASpI in caso di interruzione di un contratto a tempo indeterminato.

Tale contributo deve essere versato solo nel caso in cui l’interruzione del rapporto di lavoro sia stata causata da un licenziamento, mentre al contrario non èdovuto alcun contributo in caso di dimissioni o di risoluzione consensuale del contratto.

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Contributo ASpI interruzione contratto a tempo indeterminato

L’Inps con la circolare n. 44 del 22 marzo scorso ha fornito alcuni chirimenti in merito al contributo ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) che i datori di lavoro sono chiamati a versare in caso di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Al riguardo, in particolare, il comma 33 dell’art 2 della legge di riforma del mercato del lavoro (legge 92/2012) prevede che a partire dal 1° gennaio 2013 nei casi di interruzione di un contratto a tempo indeterminato per le causali che, a prescindere dalla sussistenza del requisito contributivo, darebbero diritto all’ASpI, il datore di lavoro deve versare una somma pari al 41% del massimale mensile di ASpI per ogni dodici mesi di anzianità  aziendale negli ultimi tre anni.

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