Ricorso per rifiuto erogazione ASpI

In caso di rifiuto da parte dell’Inps a concedere l’ASpI o la mini-ASpI, il richiedente, qualora ritenga di aver diritto alla prestazione e che pertanto la decisione dell’ente previdenziale sia ingiusta in quanto lesiva di un suo diritto, puಠpresentare ricorso avverso tale decisione.

Competente a decidere in merito ai ricorsi amministrativi presentati avverso i provvedimenti adottati in materia di indennità  di disoccupazione ASpI e mini-ASpI èil Comitato Provinciale della struttura che ha emesso il provvedimento.

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Come presentare domanda ASpI

L’Inps con messaggio n. 760 del 14 gennaio 2013 ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla modalità  di presentazione della domanda finalizzata ad ottenere l’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) da parte di coloro che sono in possesso dei requisiti previsti.

L’istituto previdenziale ha anzitutto precisato che tale richiesta puಠessere inoltrata esclusivamente per via telematica attraverso tre diversi canali: web, intermediari autorizzati e telefono.

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Termine presentazione richiesta ASpI

L’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) consiste in una nuova indennità  che viene erogata dall’Inps e che a partire dal 1° gennaio 2013 ha sostituito l’indennità  di disoccupazione.

Essa viene quindi erogata a favore di coloro che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà , sempre che siano in possesso dei requisiti previsti in termini di contributi (52 settimane nel biennio precedente).

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Calcolo indennità  ASpI

La circolare Inps n° 142 del 18 dicembre 2012 ha fornito alcuni chiarimenti sull’Aspi (Assicurazione Sociale per l’Impiego), ossia la nuova indennità  di disoccupazione introdotta dalla Legge 92/2012 (cosidetta riforma del lavoro).

Tra i vari temi affrontati nella circolare figura anche quello del calcolo dell’indennità , che viene effettuato attraverso una nuova base di calcolo ottenuta dividendo la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità  aggiuntive, per il totale delle settimane di contribuzione. Il risultato cosଠottenuto deve poi essere moltiplicato per il coefficiente numerico 4,33.

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A chi spetta l’ASpI

La legge 192/2012 (riforma del lavoro) ha introdotto l’Assicurazione Sociale per l’Impiego, un istituto in vigore dal 1° gennaio 2013 consistente in un’indennità  mensile corrisposta a coloro che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà  e che andrà  pertanto a sostituire la disoccupazione ordinaria non agricola, la disoccupazione speciale edile e in maniera graduale anche la mobilità  indennizzata.

Contestualmente, la disoccupazione con requisiti ridotti verrà  sostituita dalla mini-Aspi, destinata a fornire un sostegno economico a coloro che hanno perso il lavoro e che non sono in possesso dei requisiti per poter ottenere l’ASpI ordinaria.

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ASpI spetta anche in caso di risoluzione consensuale

L’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi) èla nuova forma di sostegno economico introdotta dalla riforma del lavoro, destinata a sostituire a partire dal 1° gennaio 2013 la disoccupazione ordinaria non agricola, la disoccupazione speciale edile e in maniera graduale anche la mobilità  indennizzata.

Essa consiste in un’indennità  mensile spettante ai lavoratori subordianti che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà .

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Contributi ASpI e mini ASpI

La riforma del lavoro (legge 92/2012) stabilisce per il finanziamento dell’ASpI, ovvero l’indennità  giornaliera spettante a coloro che sono rimasti senza posto di lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà , l’obbligo di versamento di tre diverse tipologie di contributi: il contributo ordinario, il contributo addizionale e il contributo dovuto in caso di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per causa diversa dalle dimissioni.

In particolare, il contributo ordinario di finanziamento delle indennità  ASpI e mini ASpI posto a carico dei datori di lavoro èpari all’1,61% della retribuzione imponibile.

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Calcolo pensione online dal 2013 sul sito Inps

A partire dal 2013 sarà  possibile effettuare il calcolo della futura pensione direttamente sul sito internet dell’Inps. Ad annunciarlo èstato il presidente dell’istituto previdenziale, Antonio Mastrapasqua, il quale ha appunto spiegato che entro i primi mesi del prossimo anno sarà  possibile effettuare un calcolo simulato della pensione, attraverso uno strumento online che aiuterà  quindi a capire quanto si otterrà  una volta raggiunti i requisiti per andare in pensione.

In questo modo, dunque, gli italiani avranno la possibilità  di verificare se potranno o meno mantenere nel corso della vecchiaia lo stesso stile di vita e eventualmente decidere di ricorrere alla previdenza complementare.

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Domanda incentivi assunzione giovani e donne

Attraverso la circolare n. 122 del 17 ottobre 2012 l’Inps ha illustrato le modalità  di presentazione delle domande volte ad ottenere l’incentivo previsto dal Decreto Interministeriale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 5 ottobre 2012, attraverso il quale èstato istituito un apposito fondo a favore dell’occupazione giovanile e delle donne.

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Cassa integrazione anche se non si supera il periodo di prova

La cassa integrazione salariale aziendale spetta anche ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato e licenziati per mancato superamento del periodo di prova. A chiarirlo èstato l’Inps con messaggio n. 16606 del 12 ottobre 2012 pubblicato in risposta ad alcuni quesiti.

L’istituto previdenziale, in particolare, ha anzitutto premesso che la giurisprudenza di legittimità  separa le due fattispecie, considerando il recesso dal rapporto di lavoro durante il periodo di prova cosa ben diversa dal licenziamento dal rapporto definitivo, soprattutto in considerazione di quello che èl’obiettivo del periodo di prova, ovvero valutare le capacità  lavorative del soggetto.

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Permessi per i disabili con contratto part-time

Con la circolare Inps 100/2012 sono stati forniti alcuni chiarimenti in tema di permessi ai lavoratori disabili assunti con contratto part-time. La circolare sottolinea anzitutto che al lavoratore dipendente disabile la legge riconosce la possibilità  di usufruire di due ore al giorno di permessi retribuiti o di tre giorni al mese.

Nel caso specifico del part-time occorre distinguere a seconda della distribuzione della prestazione lavorativa nel corso dell’anno, del mese o della settimana.

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Assegni familiari durante i congedi in caso di gestione separata

L’Inps èintervenuta in tema di riconoscimento del diritto agli assegni familiari per gli iscritti alla gestione separata durante i periodi di congedo per maternità  o paternità  e durante i periodi di congedo parentale coperti da contribuzione figurativa.

Al riguardo occorre premettere che con la circolare n. 137 del 21 dicembre 2007 èstato sancito in favore delle lavoratrici a progetto e categorie assimilate, nonchè delle associate in partecipazione e delle libere professioniste iscritte alla gestione separata, il diritto alla contribuzione figurativa per i periodi di astensione dal lavoro per maternità  ai fini del diritto alla pensione e della determinazione della relativa misura.

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Bloccato in Aula dal PdL il decreto Esodati della spending review

Ancora problemi per gli esodati italiani che, purtroppo, ancora oggi non sarebbero letteralmente in grado di capire se, quando e, soprattutto, come, verranno definitivamente salvati da questo Governo Monti che, modificando le pensioni, grazie alla riforma della previdenza sociale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, avrebbe creato una vera e propria platea di possibili interessanti a qualsiasi successivo provvedimento.

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Istanza online sgravio contributivo settore edile

Per poter usufruire della riduzione contributiva prevista a favore del settore edile le aziende interessate dovranno produrre un’istanza online utilizzando l’apposita area dedicata disponibile sul sito internet www.inps.it, essendo stata ricompresa anche questa agevolazione nell’ambito del processo di digitalizzazione dei servizi portato avanti dall’Inps.

Per poter produrre tale istanza ènecessario essere in possesso del pin d’accesso ai servizi online dell’Inps, accedere al “Cassetto Previdenziale Aziende” e successivamente alla nuova funzionalità  telematica denominata “Riduzione Edilizia”, posta all’interno della sezione “Comunicazioni on-line”.

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