Anche qui occorre prima di tutto specificare il motivo della richiesta, ad esempio barrando la casella della richiesta di sovvenzioni oppure quella dei lavori edili nel settore privato o un’altra fra le presenti.
Quindi, si presentano quattro campi la cui compilazione èsostanzialmente identica alle sezioni analoghe presenti nei Quadri A e B, già descritti in precedenza.
Inps
DURC: il Documento Unico di Regolarità Contributiva (IV)
Quindi, occorre dare alcune indicazioni sull’appalto (numero di protocollo, data, tipo di gara che si èsvolta…) e sull’ente appaltatore, da identificare con il nome, il codice fiscale e l’indirizzo.
Passando, quindi, al Quadro B, la gran parte delle informazioni da fornire riguardano l’impresa interessata. Si tratta, dunque, di specificare la ditta o la denominazione sociale, il codice fiscale, l’indirizzo e-mail, l’ubicazione della sede legale e di quella operativa (specificando anche a quale dei due indirizzi si desidera ricevere le comunicazioni).
DURC: il Documento Unico di Regolarità Contributiva (III)
In tutti i casi, quando l’imprenditore utilizza consapevolmente un DURC i cui dati non sono corrispondenti a realtà èpunito penalmente. Inoltre, l’attestazione di regolarità non ha alcun effetto di sanatoria per il passato: percià², qualora eventuali irregolarità pregresse dovessero essere accertate solo successivamente, non sarà il DURC a impedire gli accertamenti e l’eventuale comminazione di sanzioni.
DURC: il Documento Unico di Regolarità Contributiva (II)
Per ottenere l’attestazione occorre dunque inviare un’apposita istanza in via telematica presso il sito web di uno degli enti coinvolti (INPS, INAIL, eventualmente Casse Edili) oppure presso il sito dello Sportello Unico Previdenziale.
DURC: il Documento Unico di Regolarità Contributiva (I)
In sostanza, il DURC èil documento che attesta che l’imprenditore à¨, appunto, in regola con il versamento dei contributi previdenziali verso INPS, INAIL e (qualora il documento fosse richiesto da imprese operanti nel settore delle costruzioni) Casse Edili.
Pensioni e lavoro cumulabili dal 2009
Dal 2009 in avanti, infatti, vengono meno i limiti alla cumulabilità dei redditi di pensione con qualunque forma di reddito da lavoro: dipendente, parasubordinato e autonomo. L’INPS ha chiarito la portata dell’innovazione, e ha precisato anche alcuni limiti di cui si dovrà tenere conto.
Strane agevolazioni sugli acconti
Già da settimane si riteneva utile per gli italiani ridurre la portata degli acconti in scadenza il primo dicembre, tenendo conto dell’attuale difficoltà finanziaria che colpisce un po’ tutti; ma passavano le settimane e la scadenza si avvicinava, facendo presagire che non se ne sarebbe fatto nulla.
Invece alla fine l’agevolazione èarrivata: ma la sua formulazione ècosଠbizzarra che fa sorgere diversi interrogativi sulla sua utilità .
Diritto d’interpello: quinta parte
All’ente èinfatti riconosciuto dalla legge il diritto di rettificare un suo primo parere con un secondo successivo. In tutti i casi, il secondo parere non puಠessere emesso oltre il termine massimo di centoventi giorni da quando èstata notificata la richiesta d’interpello del contribuente
A questo punto possono verificarsi due situazioni. Se il cittadino non ha ancora posto in essere alcun comportamento in risposta al primo parere, allora il secondo sostituisce a tutti gli effetti il precedente, che ècome se non fosse mai esistito.
Se invece egli ha già agito, allora il secondo parere ègiunto “fuori tempo massimoâ€, e dunque sarà proprio quest’ultimo a doversi considerare come mai emesso.
TFR e la previdenza integrativa
Una volta stabilito perಠa quanto ammonta il TFR e quando viene erogato al lavoratore, tuttavia, rimaneva oggetto di discussione che sorte esso dovesse avere nel periodo intermedio, fra il momento in cui matura e quello in cui èattribuito al dipendente.
Da sempre, il TFR veniva accantonato nei bilanci aziendali come un fondo a parte. Questo era visto con grande favore dagli imprenditori, in quanto finiva per costituire una riserva finanziaria non da sottovalutare, utilissima per fronteggiare i fabbisogni dell’impresa nel medio-lungo periodo.
Se un lavoratore entra in azienda a venticinque anni e ne esce a sessantacinque, èfacile comprendere che per quarant’anni l’impresa puಠimpiegare il fondo TFR via via maturato ma non ancora erogato per coprire le proprie esigenze finanziarie, salvo poi reintegrarlo al momento in cui esso va versato al lavoratore.
Acconto per il pagamento delle tasse
In entrambi i casi, l’acconto non èsuddiviso in due parti bensଠèda versare in unica soluzione (entro il primo dicembre) quando il suo ammontare totale non supera 103 euro.
Per l’IRAP valgono regole sostanzialmente identiche. Le uniche particolarità da precisare sono che per le persone fisiche l’acconto complessivo èpari al 99% del valore indicato nel Rigo IQ90 e per le società èpari invece al 100% del valore indicato nel Rigo IQ95 delle rispettive dichiarazioni riferite al 2007.
Il discorso èinvece pi๠complesso per l’acconto sui contributi INPS. Bisogna distinguere il caso degli imprenditori da quello dei professionisti iscritti alla Gestione Separata (tutti gli altri soggetti non sono interessati).
Buoni-lavoro per l’agricoltura
In sostanza, si èin gran parte liberalizzata la possibilità per i datori di lavoro nel settore agricolo di assumere collaboratori occasionali, cosa frequente nei periodi della raccolta.
Per sconfiggere la piaga del lavoro nero e per semplificare drasticamente gli adempimenti burocratici, l’Inps ha messo in vendita in occasione dell’ultima vendemmia degli appositi voucher da 10 e 50 euro:
Boom del metodo previsionale per gli acconti
Come tutti sanno, il legislatore concede due possibilità a scelta del contribuente: il metodo storico e il metodo previsionale. Secondo il primo metodo, l’acconto complessivo per l’anno in corso -suddiviso nelle rate di giugno e di novembre – èpari al 99% o al 100% (a seconda dell’imposta) dell’ammontare totale a debito riferito al periodo d’imposta precedente.
Tfr e Inps
Prodi ha annunciato che la riforma delle pensioni èda fare ma non èurgente.
Per quanto riguarda il tanto discusso TFR èstato stabilito di destinare ad un fondo pensioni le quote di retribuzione finora destinate al trattamento di fine rapporto cioèla liquidazione oppure lasciare che finiscano ad un fondo dell’INPS con il quale il governo vuole poter finanziare alcune grandi opere per le infrastutture.