Sanzioni all’intermediario per omesso invio

Come abbiamo chiarito nell’articolo precedente, sull’intermediario abilitato al sistema Entratel e incaricato dal contribuente di trasmettere per suo conto una dichiarazione fiscale incombono una serie di obblighi.

àˆ bene chiarire che tutti gli obblighi in questione riguardano l’intermediario in quanto tale, e dunque del tutto indipendentemente dagli obblighi del contribuente. Per esempio, quindi, se l’intermediario si assume l’incarico di trasmettere telematicamente una dichiarazione predisposta dal contribuente medesimo e contenente dati falsati, le conseguenze ricadono solo su quest’ultimo.

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Sgravi contributivi e crediti d’imposta per l’assunzione di detenuti

La legge prevede alcune importanti agevolazioni per quelle aziende che assumono all’interno del proprio organico soggetti condannati a pene carcerarie o alternative alla prigione.

Innanzitutto, va premesso che le agevolazioni maggiori vanno a favore delle cooperative sociali, cosଠcome definite dalla legge n. 381 del 1991. Si tratta, cioà¨, di società  cooperative finalizzate all’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, i quali devono costituire almeno il 30% del personale assunto.

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Compensazioni IVA, nel 2010 un crollo verticale

A partire dal periodo d’imposta 2010, èconsentito utilizzare liberamente crediti IVA in compensazione con altri debiti d’imposta all’interno del modello F24 esclusivamente entro la soglia di quindicimila euro.
Per poter impiegare crediti di entità  superiore, infatti, occorre presentare nella dichiarazione IVA il visto di conformità , apposto da professionisti abilitati (iscritti in appositi elenchi e dotati di polizza assicurativa dedicata).

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Sanzioni per F24 a saldo zero

Esiste almeno un campo in cui il nostro sistema fiscale èinvidiato dalle amministrazioni finanziarie di tutto il mondo: le compensazioni fra debiti e crediti riferiti ad imposte diverse, inclusi i contributi previdenziali.

La compensazione avviene tramite modello F24 e, associando ad ogni importo indicato il codice che contraddistingue il versamento e il periodo di riferimento, si gestisce il problema con estrema rapidità  e semplicità . Non a caso, il modello italiano, istituito una dozzina di anni fa, èstudiato da parecchi Paesi che intendono introdurlo anche nei rispettivi ordinamenti.

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Credito IVA società  di comodo

Se una società  risulta “di comodo” al test di operatività , non subisce conseguenze solo dal punto di vista dell’imposta sul reddito: anche per quanto concerne l’IVA si hanno conseguenze importanti.
La finalità  èquella di contrastare le indebite compensazioni dell’imposta sul valore aggiunto, soggette negli anni a numerose norme di contrasto.

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Diritti CCIAA 2010

Il ministero dello Sviluppo Economico ha determinato gli importi dei diritti che tutte le imprese devono versare alla Camera di Commercio di appartenenza entro il prossimo 16 giugno; ricordiamo che il versamento avviene col modello F24 ed èravvedibile e compensabile.

Inoltre, esso puಠessere versato entro il 16 luglio con la modesta aggiunta dello 0,4% a titolo di interessi.

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Avviso Bonario: cosa fare (III)

Fino a pochi mesi fa, il pagamento degli importi richiesti nell’avviso bonario doveva avvenire integralmente entro trenta giorni perchè scattasse l’acquiescenza. Recentemente, perà², èstata introdotta la possibilità  di rateizzare queste somme in tante quote trimestrali di pari importo, versando dunque solo la prima rata entro il termine citato.

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Tassa sui libri sociali

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Tutte le società  di capitali sono tenute a versare una tassa annuale per la bollatura e la vidimazione dei libri sociali. Per le SpA, essi sono elencati dall’art. 2421 del codice civile: per esempio il libro soci o il libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio d’amministrazione.

Al contrario di quanto avveniva un tempo, per cui era previsto un calcolo dettagliato, questa tassa èoggi calcolata in maniera forfettaria: tutte le società , cioà¨, pagano una cifra fissa, indipendentemente dal numero dei libri interessati e dalle pagine redatte in ciascuno di essi.

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Compensazioni IVA a rischio denuncia

Nell’annuale appuntamento di TeleFisco, l’incontro organizzato dal “Sole 24 Ore”, ad un dubbio sollevato dagli esperti convenuti èstata fornita una risposta preoccupante da parte dei responsabili dell’Amministrazione Finanziaria.
Come noto, dal 2009 chi esegue compensazioni annuali per oltre 50.000 euro sulla base di crediti inesistenti compie un reato sanzionato penalmente.

Il dubbio sorto a molti, perà², ha riguardato l’IVA, in cui la formazione periodica di crediti d’imposta èfisiologica, per il complesso meccanismo che regola questo tributo.

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IVA di gruppo, i tempi stringono

partita iva

Entro il 16 febbraio, le società  che, avendone i requisiti, intendono aderire alla cosiddetta “IVA di gruppo” devono presentare l’apposita dichiarazione tramite il modello IVA26 all’Agenzia delle Entrate in triplice copia.
Con l’adesione, le società  appartenenti ad un gruppo aziendale possono scegliere di non liquidare autonomamente nel corso dell’anno la propria posizione IVA bensଠdi trasferire i propri debiti o crediti periodici all’interno del gruppo stesso: essi si compenseranno a vicenda (ma puಠoccorrere una fidejussione), e solo l’eventuale credito che residuasse si potrà  compensare tramite Modello F24 con altre imposte o contributi.

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Leggi severe contro gli abusi nelle compensazioni

Dato che, per motivi tecnici, non sono sempre facili da individuare, le violazioni dei contribuenti che evitano di pagare le imposte sfruttando in compensazione nel Modello F24 crediti gonfiati quando non inesistenti sono da qualche tempo nel mirino dell’Amministrazione Finanziaria, che sta moltiplicando i controlli in questo specifico ambito.

L’ex viceministro Visco aveva messo a punto un complesso meccanismo di autorizzazione da porre in essere prima di eseguire compensazioni. Con il piano anticrisi, il suo successore Tremonti ha spazzato via tale adempimento (di fatto mai entrato in vigore) e ha preferito puntare su un appesantimento draconiano delle sanzioni a carico del contribuente infedele.

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Introdotte alcune semplificazioni fiscali

Fra le pieghe del decreto anti-crisi si ritrovano diverse abrogazioni che il ministro dell’Economia Tremonti ha voluto apportare al sistema fiscale voluto nella precedente legislatura dal viceministro Visco.

Al di là  del merito, emerge con chiarezza la differente filosofia dei due politici: se Visco riteneva pi๠utile contrastare l’evasione fiscale introducendo una serie di limiti e di vincoli di natura adempimentale, Tremonti preferisce puntare invece a potenziare i controlli sostanziali sul territorio.

Il risultato, comunque, èche per le imprese si prospettano da oggi alcune semplificazioni che dovrebbero ridurre il tempo dedicato agli obblighi tributari.

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