L’Italia rallenta nonostante l’ottimismo del governo mentre la crescita in Europa resta stabile. Ecco il quadro in sintesi fornito dall’OCSE e commentato da Confesercenti.Â
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#8marzo: la disparità genere costa 12mila miliardi di dollari l’anno
La disparità di genere èun argomento di cui occorre parlare sempre quando si approfondisce la situazione del mondo del lavoro. L’OCSEÂ ha dedicato uno studio all’argomento ponendo l’accento sui costi delle discriminazioni. Sapete che la disparità costa circa 12 miliardi di dollari all’anno?
Ocse taglia le stime sul PIL italiano
La nostra economia èin una fase di ripresa ma la lentezza èimbarazzante e rischia di mettere a repentaglio tutto il sistema paese. La colpa èdegli investimenti deboli, del commercio debole ma anche dei salari e del lavoro inadeguati agli italiani.Â
Le piccole e medie imprese italiane sono il motore dell’economia del Paese
Nell’ultimo rapporto stilato dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico con sede a Parigi, si sono anche una serie di rilevazioni sullo stato delle piccole e medie imprese italiane, le PMI del nostro Paese, di cui èstato tracciato un rapido quadro. La crisi economica degli anni passati ha inciso profondamente sul loro tessuto portando alla chiusura 63 mila imprese di questo tipo tra il 2008 e il 2010.
La disoccupazione sale al 7,4 per cento nell’Eurozona a luglio 2014
Il mese di luglio 2014 non ha portato buone novità sul fronte dell’occupazione in tutta l’Eurozona. Il livello di disoccupazione dell’area OCSE nel mese èinfatti salito al 7,4 per cento, guadagnando uno 0,1 per cento sul mese di giugno 2014. Lo rivela in una indagine dell’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi. I disoccupati europei, quindi raggiungevano allora i 44,8 milioni di persone.Â
Cala il numero dei disoccupati in Europa nel 2014 ma non in Italia
L’OCSE ha da poco fotografato la situazione del lavoro e della disoccupazione nei paesi che appartengono all’area dell’Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, rilevando come al momento i lavoratori disoccupati abbiano raggiunto il livello di circa 45 milioni, con un incremento di 11,9 milioni rispetto agli anni precedenti la crisi economica – prima del 2007.Â
L’OCSE lancia l’allarme su disoccupazione e precariato in Italia
La disoccupazione in Italia ha raggiunto nel corso del 2014 il livello record del 12,9 per cento e potrà forse tornare a calare solo nel 2015, quando il livello scenderà al 12,5 per cento. Su questo tema lancia l’allarme l’OCSE, che analizza da vicino la situazione italiana del lavoro, in particolare quella dei giovani.Â
Quanto pesa il cuneo fiscale sullo stipendio dei lavoratori italiani?
Quante tasse pagano i lavoratori italiani in proporzione agli stipendi che percepiscono? Si èsoliti ripetere che in Italia il peso del cuneo fiscale èuno dei pi๠alti in Europa. Ma a quanto ammonta questo livello e quanto si paga invece in Europa negli altri paesi sviluppati? Una ricerca Eurispes ha risposto a questa domanda.Â
Cala il PIL italiano nel secondo trimestre 2014 secondo l’OCSE
Nel corso del secondo trimestre 2014 l’intera Eurozona si èavviata dal punto di vista economico verso una fase di rallentamento dell’attività economica, con cali che si sono fatti sentire anche nei paesi pi๠industrializzati e sviluppati. Emblematico a tal proposito anche il caso delle Germania, motore dell’economia europea. Ma nel corso del secondo trimestre 2014 èvenuto a calare anche il PIL dell’Italia.Â
Disoccupazione Ocse novembre 2010 a 8,6%
Nel rendere noto lo stato occupazionale registrato a novembre 2010, l’Ocse ha sottolineato che il tasso èrimasto stabile tra l’8,5 e l’8,6% da febbraio del 2010, nonostante i vari paesi abbiano manifestato un trend piuttosto diverso l’uno dall’altro.
Stipendio medio in Italia
Pressione fiscale, Italia terza tra i paesi Ocse
L’italia èdunque riuscita a scavalcare il Belgio per via di una crescita della pressione fiscale dal 43,3% del prodotto interno lordo del 2008 al 43,5% del 2009. Prima dell’Italia per il 2009 si collocano quindi solo la Danimarca con il 48,2% e la Svezia con il 46,4%.
Laureati italiani: pochi e disoccupati
Ad oggi, infatti, solamente il 2,4% della popolazione vivente vanta il sospirato diploma di laurea, contro il 33,5% dei cittadini statunitensi o il 14,7% dei giapponesi. Nè il Belpaese si riscatta concentrando l’attenzione sulle giovani generazioni, che hanno molte maggiori possibilità dei genitori e dei nonni: oggi come oggi, infatti, soltanto un ragazzo su tre ottiene la laurea.
Attrazione degli investimenti, Italia ultima nell’OCSE
La classifica, va detto, ètutt’altro che incontestabile (desta perplessità , ad esempio, che persino il Ruanda sia sopra di noi, al sessantasettesimo posto) e si basa sulla ponderazione delle classifiche specifiche basate su singoli fattori fra loro del tutto eterogenei.
Paradisi fiscali, nella lista OCSE restano in ventidue
In particolare, ha assunto un’importanza centrale la strategia messa a punto dall’OCSE.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, infatti, ha dato una definizione oggi riconosciuta universalmente di paradiso fiscale: uno Stato o un territorio autonomo dove l’imposizione tributaria ènulla o molto modesta, in cui non occorre svolgere un’effettiva attività economica per le imprese che vi si stabiliscono e che si oppongono a reciproci scambi di cooperazione fiscale con le autorità di altre nazioni.