Adesione ai processi verbali di constatazione

Attraverso l’adesione al processo verbale di constatazione il contribuente puಠdefinire la propria situazione, sulla base di quelli che sono i rilievi e i contenuti dell’atto ricevuto, ottenendo in cambio una riduzione a 1/6 delle sanzioni e il pagamento rateizzato delle somme dovute senza che sia necessario fornire garanzie.

Per poter aderire al processo verbale di constatazione ènecessario che il contribuente provveda ad inviare una semplice comunicazione all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente e all’organo che ha emesso il verbale utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

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Accertamento con adesione

L’accertamento con adesione consiste in una sorta di accordo tra l’Agenzia delle Entrate e il contribuente, con definizione in contraddittorio delle maggiori imposte dovute e con l’applicazione di una riduzione delle sanzioni amministrative, che saranno dovute nella misura di 1/3 del minimo previsto dalla legge.

L’accertamento con adesione puಠavvenire sia su iniziativa dell’ufficio, che puಠinvitare il contribuente a tentare una forma di definizione concordata prima di procedere ad un avviso di accertamento, che su richiesta del contribuente nei cui confronti sono stati effettuati accessi, ispezioni o verifiche, mediante apposita richiesta all’ufficio competente.

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Acquiescenza all’accertamento

I contribuenti che ricevono avvisi di accertamento su dati difficilmente contrastabili possono ricorrere all’acquiescenza all’accertamento, ossia rinunciare a presentare ricorso ottenendo in cambio una riduzione delle sanzioni.

In particolare, le sanzioni amministrative sono ridotte di 1/3 qualora il contribuente: rinunci ad impugnare l’avviso di accertamento; rinunci a presentare istanza di accertamento con adesione; provveda a pagare, entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, la somma dovuta, tenendo ovviamente conto della riduzione concessa.

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Remissione in bonis

La remissione in bonis, introdotta dal decreto legge 16/2012, consiste in una particolare forma di ravvedimento operoso attraverso la quale il contribuente puಠrimediare a dimenticanze riguardanti comunicazioni o adempimenti formali non eseguiti entro le scadenze previste, evitando cosଠdi perdere i benefici che ne derivano.

L’opportunità  di non perdere il beneficio ricorrendo alla remissione in bonis èaccordata qualora la violazione non sia già  stata constatata e non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche; il contribuente sia in possesso dei requisiti previsti per fruire di tali agevolazioni fiscali; il contribuente provveda ad assolvere l’adempimento richiesto entro il termine ordinario di presentazione della prima dichiarazione dei redditi utile.

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Ravvedimento operoso e dichiarazione integrativa

Il ravvedimento operoso, ossia l’istituto attraverso il quale il contribuente puಠregolarizzare omissioni e irregolarità  beneficiando al contempo di una riduzione delle sanzioni amministrative ordinarie, in determinati casi implica la presentazione da parte del contribuente di una dichiarazione integrativa obbligatoria.

Tale dichiarazione deve essere presentata dal soggetto interessato, secondo le stesse modalità  previste per la dichiarazione originaria, entro i termini di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale l’errore o l’omissione si sono verificati.

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Dichiarazione correttiva errori modello TR

Qualora in sede di liquidazione periodica dell’Iva sorga in capo al contribuente un credito, poichè l’imposta a debito risulta minore dell’imposta a credito, questo puಠessere utilizzato per compensare l’imposta a debito dei successivi periodi (compensazione verticale).

Tuttavia, una situazione particolare si verifica nel caso in cui il credito sia superiore a 2.582,28 euro e qualora ricorra una delle seguenti condizioni:

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Comunicazione inizio attività  senza imposta di bollo

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 24/E dell’8 aprile 2013 ha chiarito che non va assoggettata all’imposta di bollo la dichiarazione di inizio attività , la dichiarazione di cessazione attività  o quella per la modifica di un’attività  produttiva. Questo sempre che non sia previsto il rilascio di provvedimenti o certificazioni.

Al contrario, èsoggetto al pagamento di una marca da bollo da 14,62 euro a foglio il rilascio del nulla osta di fattibilità  che i titolari delle attività  soggette al controllo dei Vigili del fuoco possono richiedere preventivamente al Comando provinciale.

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Conguaglio a rate pensioni dipendenti pubblici da aprile 2013

L’Inps, nell’ambito di un chiarimento sul motivo che ha portato alcuni pensionati a ricevere lo scorso marzo un assegno di soli pochi euro, ha comunicato attraverso una nota che il conguaglio fiscale sulle pensioni degli ex dipendenti pubblici relativo al 2012 sarà  rateizzato dal mese di aprile di quest’anno.

L’istituto di previdenza sociale ha anzitutto precisato che il debito d’imposta risultante dal conguaglio fiscale del 2012 per coloro che percepiscono una pensione superiore a 18.000 euro l’anno èstato recuperato in un’unica soluzione mediante ritenuta sulla rata di pensione del mese di marzo 2013, nei limiti della capienza della rata di pensione.

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Domanda 5 per mille entro il 7 maggio 2013

L’Agenzia della Entrate con la circolare 6/E del 21 marzo 2013 ha comunicato che il termine ultimo per la presentazione della domanda di iscrizione all’elenco dei possibili beneficiari del cinque per mille scadrà  il 7 maggio 2013.

La domanda di iscrizione dovrà  essere inoltrata per via telematica utilizzando l’apposito software scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli elenchi provvisori verranno pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 14 maggio prossimo ed eventuali errori potranno essere corretti fino al giorno 20 dello stesso mese. Gli elenchi definitivi dei possibili destinatari saranno invece pubblicati il 27 maggio.

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Anagrafe dei conti correnti comunicazioni da ottobre 2013

L’anagrafe dei conti correnti, introdotta dal cosiddetto decreto Salva Italia e frutto di una collaborazione tra le banche e l’Agenzia delle Entrate, ha come scopo quello di contrastare la lotta all’evasione fiscale attraverso un controllo sui movimenti e sui saldi di conti correnti e di altri strumenti finanziari.

In particolare, entro il 31 ottobre di quest’anno le banche dovranno provvedere a comunicare all’anagrafe tributaria i dati riguardanti i rapporti attivi nel corso del 2011, mentre le informazioni riguardanti i rapporti attivi nel 2012 dovranno essere trasmesse entro il 31 marzo 2014. Per gli anni successivi, la data entro cui bisognerà  inoltrare la comunicazione èil 20 aprile.

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Imposta di registro per modifica contratto anche con cedolare secca

Qualora le parti contraenti di un contratto di locazione abbiano concordato una modifica del contratto stesso, ad esempio stabilendo una riduzione del canone di locazione, e desiderino registrare tale modifica, essi sono chiamati al versamento dell’imposta di registro anche nel caso in cui per tale contratto di affitto sia stata scelta l’opzione della cedolare secca.

Tale obbligo deriva dal fatto che la modificazione dell’accordo, determinando la riduzione della base imponibile, non comporta alcun obbligo di registrazione, semplicemente serve a dare a tale modifica data certa nei confronti di soggetti terzi. In quest’ottica, dunque, l’imposta di registro èda considerare come una sorta di corrispettivo per un servizio che viene chiesto volontariamente all’Agenzia delle Entrate.

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Esenzione Imu per terreni incolti di collina e di montagna

Con la circolare 5/E del 2013 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i terreni incolti di collina e di montagna sono esenti dall’Imu, tuttavia sono soggetti all’Irpef sulla base del reddito domenicale.

La normativa di riferimento èl’articolo 8 del Dlg 23/2011, in base al quale gli immobili soggetti all’imposta municipale unica, se non locati, non devono assolvere l’Irpef sulla rendita fondiaria. Al riguardo viene inoltre ricordato che tale agevolazione, di cui èpossibile usufruire per la prima volta con il modello Unico 2013, èriservata soltanto alle persone fisiche e alle società  semplici.

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Dichiarazione dei redditi sempre integrabile

La dichiarazione dei redditi inviata dal contribuente, anche per via telematica, puಠessere sempre integrata, a prescindere dal fatto che essa sia già  arrivata nella mani dell’amministrazione tributaria.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 6318 del 13 marzo 2013, in forza della quale la dichiarazione resa dal contribuente deve essere considerata un documento che in qualunque momento puಠessere corretto o integrato su esplicita richiesta del soggetto interessato.

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Interessi di mora 2013 Agenzia delle Entrate

Con provvedimento direttoriale del 4 marzo scorso, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato il nuovo tasso per gli interessi di mora in vigore a partire dal 1° maggio 2013, determinato in misura del 5,2233% in ragione annuale.

Gli interessi di mora, ricordiamo, sono disciplinati dall’articolo 30 del Dpr 29 settembre 1973 n. 602, il quale prevede che debbano essere applicati dalla data della notifica della cartella e fino alla data di pagamento, qualora siano inutilmente decorsi sessanta giorni dalla notifica della cartella di pagamento.

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Detrazione consulenza negata se manca un contratto

La fattura riguardante una consulenza puಠessere portata in detrazione solo in presenza di un apposito contratto siglato con il professionista. In mancanza di tale accordo scritto, infatti, il fisco puಠgiudicarla falsa e quindi negare la detrazione.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione, sesta sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6203 del 12 marzo 2013, con la quale èstato respinto il ricorso presentato da una società  che aveva detratto dei costi a fronte di una generica fattura per consulenza rinvenuta durante un’ispezione ad opera della Guardia di Finanza.

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