In effetti, soprattutto nel primo dei due ambiti sono tantissime le imprese italiane che operano e che da tempo registrano crescenti difficoltà , sia per la crisi globale che per la temibilissima concorrenza asiatica.
Ora il sostegno èarrivato, sotto forma di deduzioni IRPEF per i cittadini al fine di invogliarli all’acquisto, ma non ha ottenuto per il momento significativi consensi: alcuni produttori rilevano che troppo pochi i contribuenti che potrebbero accedere al beneficio fiscale, e dunque l’impatto sulle vendite non sarà molto ampio.
Comunque, vediamo nel dettaglio la nuova norma definita anche come bonus arredi: tutti i contribuenti che hanno iniziato lavori di ristrutturazione edilizia a partire dal primo luglio scorso, oppure li avvieranno entro il prossimo 31 dicembre, e sono ammessi alla tradizionale agevolazione fiscale legata a questo genere di lavori, possono dedurre dall’IRPEF anche una quota del 20% delle spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici (entro una soglia massima di diecimila euro) destinati ad arredare il fabbricato oggetto di ristrutturazione, purchè l’acquisto avvenga entro il 2009 e il pagamento avvenga tramite bonifico bancario da cui risulti il riferimento normativo e il codice fiscale del cliente e del venditore (per quest’ultimo, va bene anche la partita IVA).
La detrazione èda ripartirsi in dieci quote annuali di pari importo.
Questo beneficio si puಠcumulare con un’altra agevolazione esistente, concesse per chi acquista gli ecologici frigoriferi di classe A+: chi acquista tale elettrodomestico, dunque, puಠgodere congiuntamente di entrambe le detrazioni.
àˆ comunque da attendersi un chiarimento sul concetto di “elettrodomesticoâ€: èda capire, ad esempio, se un televisore o un aspirapolvere possano rientrare nella categoria.