Uno dei modi che i contribuenti hanno per saldare i propri conti con il fisco èl’utile procedura della compensazione debiti – crediti, con cui sia i privati, cioèle persone fisiche, sia le imprese, possono richiedere il pagamento di debiti erariali con crediti che si vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Questa procedura comporta almeno due grandi vantaggi. Da una parte si ha la possibilità di rendere pi๠snella la burocrazia, dall’altra di semplificare il processo dei pagamenti per i contribuenti.Â
compensazioni
Modello F24 telematico – Nuove regole per i pagamenti online delle compensazioni
A partire dal 1 ottobre 2014, come abbiamo indicato in un artico pubblicato prima di questo, diventerà obbligatorio per tutti i contribuenti italiani effettuare pagamenti online con il modello F24 digitale e non pi๠in versione cartacea per tutti i pagamenti di importo superiore ai 1000 euro e per tutti i contribuenti il cui modello F24 avrà un saldo positivo in presenza di compensazioni debiti – crediti. Ma devono essere fatte anche alcune precisazioni.Â
Allargamento compensazione crediti fiscali e commerciali
L’area delle compensazione dei crediti fiscali e commerciali si amplia progressivamente e il limite massimo di utilizzo verrà in alcuni casi raddoppiato. In particolare infatti per quanto riguarda i crediti tributari, previdenziali e assistenziali potranno essere usati in pagamento degli stessi debiti fino al limite di 2 milioni di euro. In precedenza il limite era di 1 milione, ma adesso per quanto riguarda le società che possiedono un bilancio certificati il limite raddoppia.
Compensazione debiti tributari iscritti a ruolo
Questo, infatti, èquanto prevede il Decreto Legge numero 78 del 2010 che sbarra la strada alle compensazioni se ci sono debiti iscritti a ruolo e scaduti nei termini per importi superiori ai 1.500 euro. Questo significa che prima il contribuente salda i debiti iscritti a ruolo scaduti, facendo decadere la preclusione alla compensazione dei crediti erariali, e poi potrà sfruttare la compensazione per pagare in tutto o in parte altri debiti con crediti fiscali maturati.
Compensare crediti verso la P.A. con debiti fiscali
Com’ noto, le imprese italiane vantano crediti immensi verso la Pubblica Amministrazione per servizi e forniture di ogni tipo, e devono attendere molti mesi (o anni) per vedersi saldati tali crediti; ciಠpuಠcreare pesantissimi squilibri di liquidità per le aziende stesse, che allo stesso tempo (e in termini molto pi๠stringenti e inesorabili) devono perಠfronteggiare le proprie pendenze fiscali.
Compensazioni IVA, nel 2010 un crollo verticale
Per poter impiegare crediti di entità superiore, infatti, occorre presentare nella dichiarazione IVA il visto di conformità , apposto da professionisti abilitati (iscritti in appositi elenchi e dotati di polizza assicurativa dedicata).
Manovra 2010: riscossioni rapide e limiti alle compensazioni
Innanzitutto, scompare la cartella di pagamento successiva all’avviso di accertamento. Secondo le norme oggi vigenti, un contribuente che subisce controlli sostanziali da parte dell’Agenzia delle Entrate riceve, in caso di contestazioni, un avviso di accertamento con l’indicazione delle somme da versare: ha sessanta giorni di tempo per pagare (con sanzioni ridotte), o impugnare l’atto, o ancora presentare un’istanza di accertamento con adesione.
Sanzioni per F24 a saldo zero
La compensazione avviene tramite modello F24 e, associando ad ogni importo indicato il codice che contraddistingue il versamento e il periodo di riferimento, si gestisce il problema con estrema rapidità e semplicità . Non a caso, il modello italiano, istituito una dozzina di anni fa, èstudiato da parecchi Paesi che intendono introdurlo anche nei rispettivi ordinamenti.
Compensazioni IVA: il credito del 2008 e gli altri dubbi
Il primo problema riguardava l’ipotesi che dal 2008 residuasse ancora un credito d’imposta non utilizzato in compensazione, destinato a cumularsi con quello del 2009. àˆ stato precisato che le nuove norme sui controlli indispensabili per apporre il visto di conformità per i crediti superiori a quindicimila euro riguardano solo l’anno 2009: cosicchè, qualunque sia l’importo residuo del credito del 2008, non èrichiesto alcun controllo particolare.
Compensazione IVA: l’uso dell’home banking
Con quest’ultimo intervento dell’Agenzia, si puಠritenere che il quadro sia ormai definito, anche se niente puಠescludere che la pratica operativa farà sorgere in futuro nuove difficoltà di interpretazione.
Assicurazione sul visto di conformità IVA
La normativa, in realtà , èin gran parte ricalcata sulle norme del 1999 inerenti l’analoga assicurazione richiesta per “vistare†la dichiarazione dei redditi.
Lo Statuto del Contribuente: decadenze e compensazioni
Ma non basta: tutti gli atti emessi da qualunque ente dell’Amministrazione Finanziaria devono indicare il nome del responsabile del procedimento e, se si tratta di un atto impugnabile, devono precisare termini e modalità mediante cui presentare ricorso.
Compensare debiti a ruolo e rimborsi d’imposta
Compensazioni IVA, novità dal maxiemendamento
Fra le modifiche, qualche novità in merito al nuovo sistema delle compensazioni in materia di IVA, rivoluzionato per combattere il diffuso fenomeno degli abusi basati su crediti inesistenti.
Fermo restando l’impianto generale della nuova legge, stabilito in sede di emanazione del decreto 78/2009, il maxiemendamento èvenuto incontro alle proteste di molte categorie di operatori sulla controversa questione del visto di conformità .
Rimborso IVA
Si èaccennato, ad esempio, che le dichiarazioni IVA che presentano un credito superiore a diecimila euro dovranno presentare il visto di un esperto che attesti l’esistenza di questo credito, qualora lo si voglia impiegare in compensazione o richiederlo a rimborso.