Consumatori sempre pi๠prudenti e smaliziati

crisi dei consumi

L’istituto di statistiche economiche Mc Kinsey ha diffuso nei giorni scorsi un’ampia e complessa disamina dei comportamenti dei consumatori dei maggiori Paesi europei, Italia inclusa, nella prima metà  del 2009, e dunque nella fase pi๠acuta della crisi del potere d’acquisto.

Senza scendere nel dettaglio della ricerca, molto ampia ed elaborata, èsufficiente sottolineare i risultati messi in luce dai ricercatori, e cioèl’uniforme tendenza dei cittadini europei a razionalizzare sempre pi๠i consumi.

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Etichette sui pesci per garantire i consumatori

pesce fresco

Alcune misure a sostegno delle imprese e dei consumatori sono state varate di recente con la legge 99 del 2009. Fra le varie norme, èstato stabilito che, a determinate condizioni, i pesci immessi sul mercato devono essere contrassegnati da un’apposita etichetta che indichi una serie di informazioni a tutela della trasparenza.

Le condizioni per l’etichettatura sono che l’animale superi i quindici chilogrammi di peso, che provenga da allevamento o che sia stato catturato in mare, purchè in quest’ultimo caso il peschereccio che ha effettuato la cattura sia lungo oltre quindici metri. La norma, dunque, non riguarda l’attività  dei piccoli esercenti, magari dilettanti.

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Regole severe per i gestori di internet point

navigare-in-internet

Nati alla fine del secolo scorso, gli internet point sono un classico esempio di attività  imprenditoriale sorta dal nulla per venire incontro ad una nuova esigenza espressa dal mercato, di cui un tempo, per ovvi motivi, i consumatori non avvertivano il bisogno.

Gli internet point propriamente detti sono i negozi in cui al cliente èofferto come servizio principale la navigazione nella rete delle reti, e come servizi secondari, normalmente, l’attività  di fotocopiatura o la cessione di cancelleria.

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Promozioni e discount dominano la spesa degli italiani

saldi e sconti

L’Istat, in collaborazione con altre istituzioni, ha diffuso i dati sui consumi delle famiglie italiane nei primi sei mesi del 2009, in coincidenza cioècon la fase pi๠acuta della grande crisi.

E i risultati, in verità , non appaiono poi cosଠdisastrosi come sarebbe stato facile immaginare. Infatti, si registra una spesa complessiva pari a 29,9 miliardi di euro, ossia quasi il 2% in pi๠rispetto al primo semestre del 2008.

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Sconti pesanti contro la crisi dei consumi

supermercato

Ormai sempre pi๠imprese, anche di grande fama, scelgono la strada di apportare pesanti tagli ai prezzi dei propri listini, magari per brevi periodi promozionali la cui durata èperಠcontinuamente prorogata.

La soluzione pi๠semplice per venire incontro alle difficoltà  dei consumatori èquella di dare una netta sforbiciata ai prezzi di vendita; ma c’ anche chi sceglie soluzioni pi๠complesse che comunque portano, di fatto, allo stesso risultato, come ricorrere a formule del genere “tre per due”, oppure dare in omaggio accessori gratuiti a chi effettua acquisti di un certo peso, o ancora regalare buoni sconto a chi semplicemente richiede un preventivo.

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Viaggi e supermercati raccolgono il gradimento degli italiani

carrelli-del-supermercato

La società  di ricerche Busacca & associati in collaborazione con la Doxa ha diffuso la versione 2009 di un rapporto annuale stilato ormai da qualche anno: si tratta dell’indice ICSI (Italian Consumer Satisfaction Index) che si propone di misurare il grado di soddisfazione dei consumatori nei confronti del rapporto qualità /prezzo proprio dei servizi di cui fruiscono.

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Adeguare il servizio di call center

call-center

Essendo ormai diffusi non solo presso le grandi aziende ma anche fra quelle di media dimensione, le associazioni dei consumatori hanno riscontrato una serie di disservizi tipici dei call center, segnalando all’Autorità  Garante delle Comunicazioni (Agcom) l’esigenza di intervenire.

L’Agcom ha cosଠemanato un provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 giugno, dando a tutte le imprese interessate un tempo piuttosto ristretto (due mesi dalla data di pubblicazione) per adeguare il servizio offerto alle inefficienze e inadeguatezze segnalate. Lo scopo èquello di rendere i servizi di call center molto pi๠“user friendly”.

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La procedura della class action

Se i consumatori ritengono di vantare dei diritti come quelli descritti nei confronti di un’impresa, possono avviare la class action, come soluzione giudiziaria alternativa rispetto alle consuete cause di risarcimento di stampo individuale.
Ovviamente, aderendo ad una class action non èconsentito nè avviare una successiva procedura individuale nè proseguirne una già  in essere.

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Class action, a luglio si parte

class_action

Prevista nel 2006 e già  rinviata infinite volte, sembra che la normativa sulle azioni collettive di risarcimento (le famose “class actions”) sia ormai definita sotto tutti gli aspetti e sia dunque pronta a trovare applicazione già  oggi, sebbene l’ultimo decreto milleproroghe abbia fissato la data di avvio al prossimo primo luglio.

La class action èl’azione giudiziaria con la quale una pluralità  di consumatori fa fronte comune contro un’unica controparte per un medesimo diritto violato.

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Telecom multata dall’Antitrust

Autorità  garante

L’antitrust nell’ultimo periodo ha fatto fioccare una miriade di multe nei confronti di molte società  per scorretta comunicazione nei confronti del cliente finale.

In pi๠occasioni l’Antitrust ha rilevato irregolarità  nei confronti di compagnie per lo pi๠telefoniche che non sarebbero in grado di mantenere le promesse fatte durante le campagne pubblicitarie o di non rispettare la legge.

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Contratti a distanza e diritti del consumatore

call-center

Il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e alcune delibere dell’Autorità  Garante per le Comunicazioni (Agcom) hanno definito regole dettagliate a garanzia dei consumatori per i contratti stipulati al di fuori dei locali commerciali.

Il discorso probabilmente pi๠attuale e interessante riguarda i cosiddetti “contratti a distanza”, nei quali il rapporto fra venditore e acquirente avviene via Internet o telefono, senza dunque un contatto fisico diretto.

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (II)

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In realtà , la competenza del Garante Antitrust non èassoluta. Esistono due eccezioni significative: in ambito bancario, l’unica autorità  con funzioni esclusive di vigilanza èla Banca d’Italia, anche per le questioni inerenti la concorrenza; mentre nel settore dell’editoria e delle telecomunicazioni esiste un’altra specifica Authority, presieduta attualmente dal professor Corrado Calabrà².

In tutti i casi, si tratta di organismi indipendenti incaricati di tutelare la concorrenza nell’interesse sia dei consumatori che delle stesse imprese.

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (I)

antitrust

I provvedimenti del Garante contro il vero o presunto cartello dei pastai offre l’occasione giusta per approfondire la legislazione posta a tutela della concorrenza nel nostro Paese: si tratta della cosiddetta “disciplina antitrust”, sebbene i trust (o cartelli) siano solo uno delle numerosissime fattispecie che possono ostacolare il libero mercato.

La legge italiana si pone con un raggio d’azione residuale: esistono infatti tre grandi tipologie di atti perseguiti (le intese, gli abusi di posizione dominante e le concentrazioni), e per tutti e tre i casi l’eventuale superamento di certi limiti fa scattare la competenza delle autorità  antitrust dell’Unione Europea.

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