“Il Sole 24 Oreâ€, esaminando i dati forniti dal ministero, ha eseguito una ricognizione dello stato di fruizione di tali incentivi dopo le prime due settimane. Si nota subito come le numerose misure possono essere suddivise in tre macrocategorie: quelle che hanno avuto un successo strepitoso tanto da mandare già i fondi disponibili in stato di esaurimento, quelle che, al contrario, si sono al momento rivelate un insuccesso e quelle che si collocano a metà strada.
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Consumi abbattuti dalla recessione
Consumi, la crisi non èfinita
Internet aiuta la spesa della famiglie
Alcuni siti web, per esempio, consentono di mettere a confronto i prezzi dei prodotti pi๠comuni nei diversi punti-vendita.
Aggiornamento paniere ISTAT
Il paniere èmolto ampio e ricomprende decine di oneri di varia natura, a cui ovviamente non èattribuito lo stesso peso statistico: la ponderazione propria del pane o del latte ènaturalmente molto pi๠rilevante rispetto alle armi o alle cure di bellezza.
Austerity nei consumi
In attesa, comunque, che trascorra il tempo per poter disporre di dati riferiti ad un periodo pi๠ampio, il quotidiano “Il Sole 24 Ore†ha pubblicato un’interessante disamina sugli effetti che nel frattempo un anno e pi๠di crisi ha apportato alle nostre abitudini di spesa, prendendo in considerazioni diversi settori.
Troppi consumi rivelano un’evasione fiscale diffusa
L’analisi pubblicata alcuni giorni dal quotidiano “Il Sole 24 Oreâ€, perà², dimostra il fenomeno partendo da un inedito punto di vista, e cioèil livello dei consumi nel nostro Paese: emerge che, mediamente, gli italiani spendono il 19% in pi๠di quello che teoricamente potrebbero in base ai redditi da loro dichiarati.
Viaggi e lavatrici in testa ai sogni per la ripresa
Ci ha pensato la società Nielsen, che ha interrogato un vasto campione di cittadini per sapere a quali sacrifici hanno dovuto andare incontro nei lunghi mesi di cinghia ristretta e dunque quali saranno le prime spese che si permetteranno non appena sarà finalmente possibile.
L’inflazione raggiunge minimi record
In particolare, il tasso di crescita su base annua dei prezzi al consumo secondo il paniere di beni per le famiglie di impiegati e operai rilevato dall’ISTAT – nella versione al netto dei consumi di tabacchi – nel mese di maggio si èattestato allo 0,9% (in aprile era all’1,2%).
Per molte imprese il Natale ègià arrivato
Ed èper cercare di reagire alla situazione senza uscita in cui sembra essere precipitato il comparto della distribuzione che molti negozi, e soprattutto le grandi catene di ipermercati e supermercati, hanno deciso di anticipare di ben due mesi le promozioni riservate tradizionalmente al mese di dicembre, in occasione delle festività natalizie e della ricezione delle tredicesime da parte di dipendenti e pensionati.
Nuove strategie contro la crisi dei consumi
A risentirne sono soprattutto i beni non considerati essenziali, sempre pi๠sacrificati: come l’elettronica, che sconta un’inversione di tendenza dopo lunghi anni positivi.