Sono molti gli utenti che perಠci chiedono un esempio pratico di contratto a progetto ed èper questo che abbiamo pensato di caricare sul portale anche un vero fac-simile di un contratto realmente usato in una impresa italiana.
contratti
Copia degli ordini verbali a disposizione del cliente
In pratica, i call-center, una volta convinto il cliente, avviano una registrazione in cui raccolgono la sua intenzione di accettare le condizioni del contratto: in questo modo, si parano dal rischio di successive contestazioni.
Stipendi dopo il rinnovo dei contratti di lavoro
La CGIL, come già detto, ha partecipato alla riunione senza perಠfirmare l’accordo. Guglielmo Epifani ha in pi๠occasioni espletato le proprie critiche a questo nuovo modello contrattuale che avrà la durata di 3 anni e avrà un aumento del salario in proporzione all’aumento della produttività dell’azienda.
Riforma del modello contrattuale
Tra i sindacati che hanno firmato c’erano CISL e UIL. Durante tutto il periodo di 7 mesi nei quali saranno necessari continui colloqui e trattative per il rinnovo dei contratti sarà vietato scioperare.
Contratto di inserimento
L’idea èquella secondo cui l’impresa offre al lavoratore di acquisire una base di esperienza che gli sarà utile nella sua successiva carriera lavorativa.
Modifica al contratto di lavoro: jus variandi
Nei contratti di lavoro, perà², il legislatore ha tenuto conto del fatto che la realtà di ogni ambiente lavorativo èprofondamente dinamica, suscettibile di variazioni di grande impatto anche da un giorno all’altro.
Proprio per semplificare la vita degli imprenditori, la legge ha riconosciuto ai datori di lavoro un potere particolare di cui al contrario i lavoratori non dispongono: lo jus variandi, secondo l’antica dizione del diritto romano.
In sostanza, èil diritto riconosciuto al datore di lavoro di apportare unilateralmente delle modifiche al rapporto di lavoro successivamente alla stipulazione del contratto, a fronte di sopravvenute esigenze della realtà aziendale, in merito all’oggetto delle prestazioni.
Trattamento di fine rapporto: prima parte
La componente di retribuzione differita, chiamata nel linguaggio comune “liquidazioneâ€, èdefinita dalla legge come “trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato†(TFR).
Mentre l’ammontare della retribuzione immediata èriservata alla libera contrattazione (a livello individuale o sindacale), l’entità della retribuzione differita èstabilita rigidamente dalla legge.
Attualmente, infatti, la determinazione del TFR èstabilita dall’art. 2120 del Codice Civile, che assunse l’attuale formulazione nel 1982, per avvicinare l’Italia alle norme comunitarie.
Nullità del contratto di lavoro
Tuttavia, nell’ipotesi di un contratto di lavoro, il legislatore ha voluto porre dei correttivi a questa regola generale, a tutela della parte debole del contratto, ossia il lavoratore dipendente.
L’art. 2126 del Codice Civile, pertanto, stabilisce che la dichiarazione di nullità non pregiudica i diritti acquisiti dal lavoratore fino al momento in cui tale nullità viene accertata dal giudice. Questo significa che egli ha comunque diritto alla retribuzione e agli altri diritti maturati (indennità , TFR ecc.), e questo nonostante il rapporto di lavoro, in teoria, ècome se non fosse mai esistito.
Offerta al pubblico
Nella maggior parte dei casi, anzi, già la semplice accettazione della proposta rende definitivo il contratto: si parla in tal senso di “contratti consensualiâ€, quando cioèèsufficiente l’incontro della volontà delle parti perchè sorga il contratto, e tutto ciಠche viene dopo (come il pagamento) èsolo una conseguenza.
Contratto di locazione
La legge che regolamenta le locazioni èla n. 431 del 9/12/1998; i contratti di locazione pi๠diffusi nel nostro sistema sono: a canone libero e a canone concordato.
Cosa si intende per contratto di locazione a canone libero?
E’ un accordo tra inquilino e proprietario, col quale di comune accordo stabiliscono il prezzo, senza tenere conto di riferimenti esterni.
Contratto mini co.co.co
Con la circolare n. 1/2004, il Ministero del Lavoro, interpretando l’art. 61 del d.lgs. n. 276/2003 ha introdotto anche una nuova forma di contratto, che data la sua particolare struttura èstato definito “mini co.co.co.â€
Sostanzialmente questo rapporto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa si definisce parasubordinato, pochèha la caratteristica di lavoro autonomo e subordinato.
La stipulazione di questo tipo di contratto prevede: