corrispettivi
Scontrini fiscali inutili secondo gli esperti
Il saggio (“La materia oscura dell’IVAâ€) descrive una situazione raccapricciante sullo stato dell’imposta, fatto di evasione dilagante (intorno ai 25 miliardi l’anno) e compensazioni indebite (che vedrebbero coinvolti l’ottanta percento dei soggetti passivi).
Trasmissione telematica corrispettivi
Le istruzioni hanno interesse non solo per le imprese di servizi ma anche per le ditte operanti nella grande distribuzione (e che dunque trasmettono i corrispettivi telematicamente già dal 2005), poichè le modalità tecniche sono state recentemente variate dall’Agenzia delle Entrate.
Corrispettivi telematici per imprese di servizi
L’invio telematico dei corrispettivi ha anche eliminato l’obbligo di certificare gli stessi: non vi èquindi pi๠la necessità di emettere lo scontrino fiscale o la ricevuta; se perಠil cliente richiede la fattura, permane l’obbligo di emetterla.
Nuova tempistica per la trasmissione telematica dei corrispettivi
Questi soggetti, identificati con supermercati e ipermercati con superficie di vendita superiore a 250 metri quadrati (o solo 150 se situati in Comuni di popolazione inferiore a diecimila abitanti), possono optare per rinunciare alla tenuta del registro contabile dei corrispettivi e a certificare con ricevute e scontrini fiscali le cessioni, purchè trasmettano telematicamente i corrispettivi stessi all’Agenzia delle Entrate.
Alcuni “minimi†devono tenere il registro corrispettivi
Si pensi agli edicolanti: la legge consente loro di non emettere ricevute o scontrini, considerato che sarebbe molto gravoso ottemperare a quest’obbligo a causa del continuo afflusso di clienti per acquisti di scarsa entità .
Molte novità nella trasmissione dei corrispettivi (III)
Secondo lo schema precedente, era necessario riportare i dati riferiti ad ogni singolo giorno, indicando globalmente i corrispettivi incassati, nonchè specificando una per una le informazioni riferite ad ogni singola operazione documentata con fattura.
Invio telematico dei corrispettivi
Una volta esercitata tale scelta, l’imprenditore non ha pi๠l’obbligo nè di emettere gli scontrini (se non come puro promemoria privo di valenza fiscale a favore del cliente, e questo spiega perchè i documenti emessi dalla maggior parte degli ipermercati recano la dicitura “scontrino non fiscaleâ€), nè di compilare il registro dei corrispettivi. Rimane perಠl’obbligo di emettere fattura quando vi fosse l’espressa richiesta da parte del cliente.
Trasmissione dei corrispettivi: molte novità (I)
La stessa legge aveva demandato ad un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate il compito di specificare nel dettaglio i dati da inviare e le modalità della trasmissione. Il direttore provvide con un atto emanato l’otto luglio del 2005, il quale ha regolato la materia in questi anni.