In questa direzione, e cioèdi non costringere le imprese a drammatiche crisi di liquidità , si muove anche un’altra riforma, le cui linee-guida sono appena state approntate dal Ministero delle Finanze.
crediti
Rimborso IVA
Si èaccennato, ad esempio, che le dichiarazioni IVA che presentano un credito superiore a diecimila euro dovranno presentare il visto di un esperto che attesti l’esistenza di questo credito, qualora lo si voglia impiegare in compensazione o richiederlo a rimborso.
Credito IVA, raffica di novità
Le nuove regole, premettiamo, saranno operative solo dal 2010, poichè alcune questioni tecniche da risolvere richiederanno un po’ di tempo. Fino ad allora continueranno ad impiegarsi le norme previgenti.
Contribuenti minimi: l’imposta sostitutiva sul reddito (sesta parte)
Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che essa costituisce a tutti gli effetti un costo per il contribuente, che quindi potrà portare l’ammontare della rettifica in deduzione della base imponibile secondo, ancora una volta, il criterio di cassa. Va ricordato che anche questa rettifica puಠessere pagata ratealmente, con tutte le relative conseguenze.
Dichiarazione IVA per contribuenti minimi (seconda parte)
Essi, dunque, non devono registrare nè gli acquisti nè le cessioni, limitandosi a conservare le fatture e gli altri documenti e ad esibirli a richiesta delle autorità finanziarie (nulla vieta, ovviamente, che essi decidano spontaneamente di tenere ugualmente le scritture contabili); non devono compiere le liquidazioni periodiche (mensili o trimestrali) nè versare l’acconto di dicembre; non devono presentare la dichiarazione IVA nè la comunicazione annuale dei dati rilevanti.
Crediti e debiti in valuta estera
Pi๠complesso, semmai, èil discorso che si pone quando il credito o debito con la controparte sorge in valuta estera: sterline, dollari, rubli eccetera. In questo caso, infatti, si applicano regole ben diverse in ambito civilistico-contabile rispetto all’ambito fiscale.
Chiedere rimborso IVA (III)
In realtà , questa regola generale trova un’eccezione a favore di due categorie di imprenditori. I primi sono coloro che operano in maniera elevata nell’import-export: poichè le cessioni all’esportazione sono operazioni non imponibili mentre le importazioni lo sono, l’imprenditore ècostretto a versare continuamente l’IVA ai suoi fornitori e a non riceverne dai suoi clienti, trovandosi costantemente a credito con tutti i problemi di liquidità che ne seguirebbero.
Chiedere rimborso IVA (I)
In generale, chi vanta un credito d’imposta puಠscegliere se chiederlo a rimborso o conservarlo per compensarlo con altri debiti. Ma proprio perchè i crediti in materia di imposta a valore aggiunto sono cosଠnumerosi e frequenti, il legislatore ha preferito adottare in questo ambito una serie di cautele per evitare che possano esserci abusi.