Che la crisi incida sui consumi delle famiglie èchiaro ma che cambi le abitudini di spesa non era ancora stato acclarato. Mentre la sopravvivenza alla ridotta capacità di spesa ècomprensibile, per l’adozione di un nuovo stile di vita, c’èbisogno di tempo. Ecco quello che spiega invece la Confesercenti.Â
crisi globale
Franchising: pi๠affari e meno occupati
Il numero di aziende istituite in Italia impiegando questa soluzione contrattuale, infatti, si mantiene alto anno dopo anno: alla fine del 2009 risultavano 53.313, con un lieve calo percentuale rispetto all’anno precedente. Le reti di franchising (ossia le organizzazioni che contano almeno tre ditte affiliate) risultavano 869, e hanno movimentato un giro d’affari superiore a 21 miliardi di euro complessivi (+1,7% rispetto al 2008, nonostante il 2009 sia stato l’anno peggiore della crisi).
Produzione industriale in crescita ad agosto
Non bisogna farsi eccessive illusioni poichè agosto èun mese particolarissimo (molte aziende chiudono per ferie o comunque rallentano la produzione, perciಠi dati sono inevitabilmente sfasati), ma, anche facendo la tara sui giorni di effettiva apertura, un margine ampiamente positivo rimane.
Comparto grafico sostenuto dalle esportazioni
Lo dimostra un’indagine condotta da un’associazione imprenditoriale di categoria, Federgrafica, che ha intervistato nelle scorse settimane un buon numero di titolari di aziende del settore.
Ripresa del settore edile
Disoccupazione in crescita a luglio
In effetti, se qua e là si colgono segnali sempre pi๠frequenti di una, sia pur cauta, ripresa delle aziende, dal punto di vista degli occupati l’Italia resta in una situazione pesante.
Traffico dei container in forte crescita
E poichè, prima della catastrofe economica, il settore mostrava segnali ininterrotti di crescita, èauspicabile una nuova primavera per il comparto.
Sviluppo a rilento per i porti turistici
Agricoltura fra crisi e ripresa
La conseguenza èintuitiva: redditi sempre pi๠bassi per gli esercenti l’attività economica primaria. Ed èun calo drammatico: si stima che la flessione media negli ultimi dieci anni sia stata addirittura del 36%. Nel biennio alle nostre spalle, il calo medio a livello comunitario èstato pari all’11,6%, ma in Italia ha raggiunto il 20,6%.
Crisi settore nautico
Nonostante questi dati, tuttavia, il settore ha sofferto e soffre tuttora pesantemente della crisi globale. Nel 2009 gli affari sono crollati di oltre il 30%: un dato spaventoso che ha fatto vacillare anche i principali colossi aziendali. Nel dettaglio, la costruzione di motori e la componentistica sono gli ambiti che hanno ricevuto i colpi pi๠duri.
Crisi, gli italiani non vanno in vacanza
Prato la pi๠colpita dalla crisi
Analizzando le dinamiche dei territori, scopriamo che sono il Centro e il Nord-Est ad aver sofferto di pià¹, mentre il Nord-Ovest e il Mezzogiorno sono rimasti nel complesso quasi immuni (sebbene nel 2009 le cose siano poi andate presumibilmente in modo diverso e pi๠drammatico per tutti).
Studi di settore 2009, i risultati
Due sono i fattori che hanno inciso su questi risultati: l’avvento della crisi globale, che ha iniziato ad interessare le imprese italiane proprio negli ultimi mesi del 2008, e la nascita del regime contabile dei contribuenti minimi, in vigore dal primo gennaio di quell’anno.
Fallimenti in continua ascesa
Cosà¬, mentre qua e là si avvertono distintamente i segni di ripresa, l’onda lunga della crisi sta tuttora producendo i suoi effetti catastrofici sulle aziende pi๠colpite.
Borse tornate ai livelli pre-crisi
In realtà , i primi mesi dell’anno scorso sono stati ugualmente difficili, con valori negativi che hanno segnato a febbraio-marzo il punto pi๠acuto della crisi finanziaria (quella industriale si sarebbe invece manifestata in primavera), ma da allora in poi vi èstato un crescendo che ha in pratica riportato i valori assoluti della fine del 2009 ai livelli presenti nell’estate del 2008, e dunque a prima della crisi.