Le stime pi๠recenti parlano, per i dodici mesi ormai in conclusione, di una riduzione complessiva degli investimenti pubblicitari del 12,5%: una cifra altissima, che ha messo ancor pi๠in crisi quei media che di pubblicità sopravvivono, come i quotidiani e le riviste.
crisi
Il rating delle PMI cala continuamente
Questa valutazione, definita comunemente “ratingâ€, incide sulle disponibilità liquide che la banca deve detenere senza investirle: senza scendere nei dettagli (esistono formule matematiche piuttosto complesse), èsufficiente dire che quanto pi๠una banca finanzia imprese con scarso rating, tanto pi๠èobbligata ad immobilizzare risorse (con tutti i relativi oneri) per non compromettere la propria stabilità finanziaria.
Per le aziende tagli netti alle consulenze
Che si tratti di singoli professionisti oppure di società (magari operanti a livello internazionale) non vi ègrande differenza, perchè si parla comunque di spese piuttosto salate.
Austerity nei consumi
In attesa, comunque, che trascorra il tempo per poter disporre di dati riferiti ad un periodo pi๠ampio, il quotidiano “Il Sole 24 Ore†ha pubblicato un’interessante disamina sugli effetti che nel frattempo un anno e pi๠di crisi ha apportato alle nostre abitudini di spesa, prendendo in considerazioni diversi settori.
Crisi del settore cucine
In realtà , il settore èsempre stato molto fiorente, e dunque le nostre aziende hanno accumulato le risorse per stringere i denti in attesa di una ripresa dei consumi, ma se le prospettive rimangono a lungo quelle di oggi, la situazione potrebbe rendersi davvero critica.
I negozi chiudono uno dopo l’altro
I risultati sono davvero negativi. Si ècalcolato che da qui fino alla fine dell’anno il saldo fra chiusure e apertura di negozi al dettaglio sarà negativo per circa diciannovemila unità , con la conseguente perdita di oltre centotrentamila posti di lavoro.
Crisi degli utili per la grande distribuzione
L’analisi èstata condotta confrontando i dati riferiti al 2008 con quelli inerenti l’anno precedente.
Salone della moto 2009 a Milano
La manifestazione fieristica, denominata anche con la sigla Eicma, capita stavolta in un anno molto particolare, con i principali eventi concorrenti in Europa posti fuori gara: la biennale di Colonia cadrà nel 2010, la fiera di Parigi èstata annullata per profonde difficoltà organizzative.
Saldo attivo delle imprese italiane
Il numero totale delle imprese attive sale cosଠa 6.095.097 (una su ogni 9,5 abitanti), confermando l’italica tendenza a diffondere le piccole e piccolissime aziende prevalentemente a carattere individuale e familiare.
L’industria del vetro èin affanno
Raramente, nelle precedenti edizioni, si èrespirata un’atmosfera tanto pesante: il settore, non lo nega nessuno, soffre oggi profonde difficoltà .
Servizio civile da riformare
Due sono le cause delle sue difficoltà : la riduzione progressiva e inesorabile dei fondi che Stato e Regioni destinano annualmente per finanziarlo e il minore appeal che esso riesce ad esercitare sui giovani, a causa della scarsa funzionalità che consente di rivestire per la successiva ricerca del posto di lavoro.
Case in legno, un segmento a gonfie vele
Nel nostro Paese resistevano pochissime aziende specializzate, che operavano per di pi๠a favore di committenti stranieri (Svizzera, Austria, Germania); per motivi di retaggio tradizionale e vicinanza geografica, queste aziende trovavano quasi tutte localizzazione nella fascia alpina, con particolare prevalenza nella Valle d’Aosta, in Brianza, nell’Alto Adige e nel Friuli.
Distretti industriali in ripresa
Distretti ne esistono in molte parti del mondo, ma raramente si ha un radicamento nella realtà locale e una capacità competitiva cosଠforte come ciಠche possiamo riscontrare nel nostro Paese.
Non desta dunque particolari sorprese il fatto che la crisi abbia inciso anche sulle vendite dei distretti ma meno che altrove, e che proprio in queste realtà produttive si stiano in queste settimane verificando, finalmente, i primi dati positivi.
Crisi nel settore fieristico
E tuttavia, altri fenomeni sembrano indicare una direzione opposta per la crisi, come potrebbe dimostrare la soppressione (almeno per quest’anno) della fiera internazionale del marmo a Carrara.
Mercato della pasta: le cessioni interne
In generale, comunque, possiamo notare una crescita delle cessioni dei prodotti pi๠tradizionali a discapito delle specialità pi๠innovative, le quali, essendo mediamente pi๠costose, hanno perso appeal.