Proprio nei luoghi di lavoro possono avvenire episodi di mobbing, ossia una serie di comportamenti violenti che vengono perpetrati da un gruppo di persone nei confronti di una persona in particolare, che viene presa di mira con una serie di angherie, vessazioni, umiliazioni e che se condotti dall’alto possono portare nelle aziende e nelle imprese anche al demansionamento. Tutto ciಠèstato codificato come reato da parte del nostro ordinamento giuridico e il modello sottostante rappresenta il fax-simile di una denuncia per mobbing.
demansionamento
Demansionamento lede dignità lavoratore
Un decreto legge di questa estate ha trattato il tema del demansionamento e rinnovo contratti precari; adesso proprio negli scorsi giorni la Corte di Cassazione si èpronunciata sul tema del demansionamento e della dignità del lavoratore in tali situazioni.
Demansionamento e rinnovo contratti precari
Il nuovo decreto sul lavoro ha introdotto delle novità a tutela dei lavoratori in caso di demansionamento e per quanto riguarda il tema del rinnovo dei contratti precari. Una serie di norme che rivedono tutto il corpo di legge della riforma Fornero e le fanno compiere uno scatto in avanti in tema di tutela dei lavoratori dalla flessibilità del mercato del lavoro.
Demansionamento legittimo se mansioni inferiori non prevalgono
Al riguardo, tuttavia, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4301 del 22 febbraio 2013 ha sancito la possibilità di adibire un lavoratore dipendente a mansioni inferiori, purchèrisulti prevalente l’espletamento di quelle corrispondenti al suo livello di inquadramento.
Demansionamento e onere della prova
Qualora l’imprenditore agisca in violazione di tale divieto, il lavoratore dipendente non solo ha il diritto di rifiutarsi di svolgere le mansioni di livello inferiore senza il rischio di incorrere in sanzioni disciplinari, ma puಠanche agire in giudizio nei confronti del datore di lavoro per ottenere un risarcimento danni.
Deroghe al divieto di demansionamento
Da tale divieto deriva il legittimo rifiuto del lavoratore allo svolgimento di mansioni inferiori senza che ciಠcomporti il rischio di incorrere in sanzioni disciplinari, nonchè il suo diritto alla restituzione delle mansioni originarie o equivalenti, oppure in alternativa al risarcimento del danno causato alla sua professionalità .
Risarcimento danno non patrimoniale per demansionamento
Nel caso in cui il datore di lavoro agisca in violazione di tale norma, dunque, il lavoratore èlegittimato ad intraprendere un’azione legale finalizzata ad ottenere un risarcimento del danno subito. Tale risarcimento, tuttavia, come stabilito dalla sentenza n. 19413 emessa dalla Corte di Cassazione in data 23 settembre 2011, puಠessere non solo di natura patrimoniale ma anche di natura non patrimoniale.
Risarcimento demansionamento o dequalificazione
La Corte di Cassazione, tuttavia, con la sentenza n. 5237 del 4 marzo 2011 ha stabilito che in caso di demansionamento o dequalificazione professionale, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale non ricorre automaticamente.