Al riguardo ricordiamo che il coefficiente determinato di mese in mese sulla base delle variazioni del costo della vita rilevate dall’Istat serve a garantire ai lavoratori dipendenti un’adeguata rivalutazione della somma accantonata a titolo di TFR nel corso dell’anno in cui ha luogo l’interruzione in via definitiva del rapporto di lavoro.
diritti dei lavoratori
Coefficiente di rivalutazione TFR febbraio 2013
Tale coefficiente, ricordiamo, interessa i lavoratori che hanno sottoscritto un rapporto di lavoro subordinato per il quale èprevisto il diritto al TFR e che hanno interrotto in via definitiva lo svolgimento della prestazione lavorativa, per qualunque causa, nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il 14 febbraio 2013.
Controllare il pc del dipendente non èsempre consentito
In particolare, il datore di lavoro puಠeffettuare dei controlli finalizzati a verificare l’effettivo adempimento della prestazione lavorativa e il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro, ma rispettando la libertà e la dignità dei lavoratori.
Modello variazione nucleo familiare Inps
A tale modello in alcuni casi specifici devono essere allegati documenti da cui risulta la variazione. Ad esempio, qualora questa riguardi i figli equiparati di coniugi legalmente separati o divorziati, ènecessario allegare la dichiarazione di responsabilità del richiedente e le relative sentenze.
Come richiedere il congedo di paternità
Per quanto riguarda il congedo obbligatorio, sebbene il datore di lavoro abbia l’obbligo di concederlo, esso viene riconosciuto al lavoratore solo dietro sua esplicita richiesta entro i primi cinque mesi di vita del bambino.
Fac-simile richiesta congedo di paternità facoltativo
Il congedo facoltativo di paternità , ricordiamo, puಠessere fruito dal lavoratore padre nei cinque mesi successivi alla nascita del bambino in sostituzione del congedo obbligatorio spettante alla madre.
Fac-simile richiesta congedo di paternità obbligatorio
In virt๠dell’entrata in vigore della lagge, dunque, i lavoratori padri di bambini nati a partire dal 1° gennaio 2013 devono obbligatoriamente astenersi dallo svolgimento della prestazione lavorativa per un giorno entro i cinque mesi di vita del bambino.
Sospensione ASpI per nuovo lavoro
Ne deriva quindi che nel caso in cui durante il periodo coperto dall’indennità il soggetto beneficiario venga assunto con un nuovo contratto di lavoro subordinato, l’ASpI viene automaticamente sospesa dall’Inps sulla base delle comunicazioni obbligatorie.
Congedo di paternità obbligatorio e facoltativo
Il congedo obbligatorio di un giorno si affianca al congedo facoltativo di due giorni. Il termine per la fruizione, anche in questo caso, èdi cinque mesi dalla nascita del bambino. Sia il congedo obbligatorio che quello facoltativo non possono essere frazionati a ore, quindi devono essere fruiti per un’intera giornata.
ASpI spetta anche in caso di risoluzione consensuale
Essa consiste in un’indennità mensile spettante ai lavoratori subordianti che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà .
Divieto di videosorveglianza dei dipendenti
A fronte di tale divieto, dunque, una società èstata costretta a spegnere un impianto posto in un call center e composto da quattro telecamere orientabili e dotate di zoom, di cui tre in grado di captare anche l’audio all’interno del locale dove erano collocate le postazioni dei dipendenti.
Stretta sui permessi per disabili nella Legge di stabilità 2013
In particolare, la nuova normativa prevede che i tre giorni al mese che spettano al lavoratore dipendente per l’assistenza di un parente disabile in determinati casi siano retribuiti non integralmente ma solo al 50%.
Riposi per allattamento in caso di parto plurimo
Questo significa quindi che alle madri lavoratrici che hanno avuto un parto gemellare spettano durante il primo anno di vita dei bambini quattro ore di permesso giornaliero, anzichè due. Nel caso in cui l’orario di lavoro non superi le sei ore, invece, le ore di permesso spettanti saranno due anzichè una.
Fac-simile richiesta riposi per allattamento
La concessione di tali ore di riposo non èautomatica ma èsubordinata ad apposita richiesta del dipendente. Qualora sussistano i requisiti previsti dalla legge per il riconoscimento di tale diritto, il datore di lavoro èobbligato a concedere le ore di allattamento.