Il 2014 per l’Italia sarà un anno di recessione, in cui il PIL, il prodotto interno lordo, calerà complessivamente di uno 0,1 per cento. A confermare questi dati questa volta èil Fondo Monetario Internazionale, FMI, che coglie l’occasione di mettere in luce alcuni problemi dell’Italia in questo periodo. Primo fra tutti l’alta disoccupazione.Â
disoccupazione
Il mercato del lavoro italiano èuno dei pi๠contraddittori e inefficienti in Europa
Il quadro economico complessivo dell’Italia, a confronto con molti altri paesi europei, èmeno entusiasmante e pi๠contraddittorio.  A pesare sono soprattutto le sproporzioni del mercato del lavoro, il quale, a conti fatti, nonostante i dati Ocse e Eurostat produce una situazione ai limiti del paradossale. Ecco infatti quali sono le principali contraddizioni del sistema italiano.Â
La disoccupazione sale al 7,4 per cento nell’Eurozona a luglio 2014
Il mese di luglio 2014 non ha portato buone novità sul fronte dell’occupazione in tutta l’Eurozona. Il livello di disoccupazione dell’area OCSE nel mese èinfatti salito al 7,4 per cento, guadagnando uno 0,1 per cento sul mese di giugno 2014. Lo rivela in una indagine dell’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi. I disoccupati europei, quindi raggiungevano allora i 44,8 milioni di persone.Â
Cala il numero dei disoccupati in Europa nel 2014 ma non in Italia
L’OCSE ha da poco fotografato la situazione del lavoro e della disoccupazione nei paesi che appartengono all’area dell’Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, rilevando come al momento i lavoratori disoccupati abbiano raggiunto il livello di circa 45 milioni, con un incremento di 11,9 milioni rispetto agli anni precedenti la crisi economica – prima del 2007.Â
L’OCSE lancia l’allarme su disoccupazione e precariato in Italia
La disoccupazione in Italia ha raggiunto nel corso del 2014 il livello record del 12,9 per cento e potrà forse tornare a calare solo nel 2015, quando il livello scenderà al 12,5 per cento. Su questo tema lancia l’allarme l’OCSE, che analizza da vicino la situazione italiana del lavoro, in particolare quella dei giovani.Â
La disoccupazione sale al 12,6 per cento nel mese di luglio 2014
Nel mese di luglio 2014 la disoccupazione in Italia ètornata a salire, acquisendo uno 0,3 per cento rispetto al mese precedente di giugno 2014. Nel mese scorso, infatti, secondo le stime dell’Istat, il numero dei disoccupati italiani èsalito al 12,6 per cento, con un balzo di 0,5 punti su base annua, rispetto la mese di luglio del 2013.Â
Sempre pi๠numerosi gli over 50 costretti ad emigrare dall’Italia
Da qualche tempo si registra un fenomeno nuovo in Italia nel mercato del lavoro, soprattutto in quello che si dirige verso altri paesi. Se per anni il maggior numero di persone che decideva di emigrare all’estero dall’Italia aveva una età che non superava la soglia dei 40 anni, oggi aumentano sempre di pi๠gli emigrati italiani over 50, con una età decisamente superiore ai 40.Â
Cala la disoccupazione a giugno 2014 ma aumenta quella giovanile
Nel mese di giugno 2014 si èverificato un po’ in sordina un fenomeno che anche ai tecnici dell’Istat deve essere sembrato piuttosto strano. E’ infatti per la prima volta dopo molto tempo calata in Italia la percentuale di disoccupazione, assestatasi al 12,3 per cento. Eppure questo dato stabile non puಠessere esteso a tutti i livelli del mercato del lavoro.Â
Aumento casi di lavoro nero causa crisi economica
La crisi economica ha portato una drastica diminuzione dei posti di lavoro e gravissime emergenze sociali. Il Governo ha cercato costantemente di reperire risorse per la cassa integrazione e di estendere la base sociale degli ammortizzatori sociali in questi anni. Ad esempio sono stati sbloccati pagamenti per cassa integrazione e mobilità in deroga.
Beneficiari indennità disoccupazione Aspi
La circolare Inps n. 144 dell’8 ottobre 2013 ha chiarito una serie di aspetti della nuova indennità di disoccupazione Aspi. L’istituto nazionale per la previdenza sociale si èoccupato nell’ultima comunicazione della liquidazione AsPi indennità di disoccupazione e di una serie di aspetti relativi ai beneficiari di tale diritto.
Obbligo dichiarazione disoccupazione per Aspi
Le ultime novità della riforma Fornero sul lavoro annunciano l’obbligo da parte del lavoratore di dichiarare il proprio stato di disoccupazione al Centro per l’Impiego e di provvedere anche a rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare. Questi sono due passaggi necessari per poter ottenere l’indennità di disoccupazione, ovvero l’Aspi o la mini Aspi a seconda dei casi.
Borse lavoro per disoccupati
La lotta alla disoccupazione ha portato all’introduzione di una nuova misura da parte del comune di Asti, che ha pensato di creare delle borse lavoro da concedere ai soggetti disoccupati.
Anticipo Aspi e mini Aspi lavoro autonomo
La circolare n. 145 dell’Inps pubblicata lo scorso 9 ottobre ha fornito una serie di istruzioni operative relative alla facoltà di ciascun lavoratore disoccupato di richiedere l’indennità di disoccupazione Aspi o mini Aspi. La stessa circolare ha anche chiarito tutte le operazioni da effettuare per richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione degli importi che sono inerenti il trattamento e che non sono ancora stati percepiti.
Reddito minimo garantito introdotto con legge di stabilità
La legge di stabilità introdurrà anche in Italia il reddito minimo garantito. E’ questa la dichiarazione a sorpresa del ministro del Lavoro Enrico Giovannini, ex responsabile dell’Istat. L’affermazione del ministro èqualcosa di epocale. Il reddito minimo garantito èstato uno dei cavalli di battaglia di forze politiche come il Movimento 5 Stelle, ma adesso bisogna vedere come sarà attuata la misura.
Requisiti incentivi assunzione giovani
Il testo di legge del Governo Letta, il cosiddetto decreto occupazione, adesso ènoto e definito e sono stati esplicati tutti i requisiti per accedere agli incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani under 29 anni. Il decreto occupazione èstato approvato lo scorso 28 giugno 2013 nel corso del Consiglio dei Ministri ed èpassato con il numero di legge  n. 76.