Soggetti esclusi dall’ASpI

L’Assicurazione sociale per l’impiego èun istituto introdotto dalla riforma del lavoro e operativo a partire dal 1° gennaio 2013. La sua funzione èquella di fornire un sostegno economico ai lavoratori che hanno perduto involontariamente la loro occupazione mediante il pagamento di un’indennità  mensile, andando cosଠa sostituire la disoccupazione ordinaria non agricola, la disoccupazione speciale edile e in maniera graduale anche la mobilità  indennizzata.

L’Aspi èriconosciuta a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro subordinato, agli apprendisti, ai soci lavoratori di cooperativa, ai dipendenti a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche, ai soci lavoratori delle cooperative e ai lavoratori del settore artistico, teatrale e cinematografico con rapporto di lavoro subordinato.

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Le figure professionali pi๠richieste dopo la riforma del mercato del lavoro

Le figure professionali pi๠richieste dopo la riforma del mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, letteralmente sconvolgendo il panorama italiano del lavoro, avrebbe altresଠcontribuito a modificare competenze, capacità  e professionalità  richieste a tutti colori i quali, avvicinandosi per la prima volta al mondo del lavoro, intenderebbero conquistare un posto di lavoro pi๠o meno fisso.

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Ricorso sentenza licenziamento riforma del lavoro

Ricorso sentenza licenziamento riforma del lavoro

Abbiamo recentemente avuto modo di vedere come la riforma del mercato del lavoro, fortemente voluta dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, abbia modificato, a partire da mercoledଠ18 luglio 2012, la normativa relativa all’impugnazione del licenziamento considerato illegittimo da parte del lavoratore apparentemente ingiustamente licenziato nonchè, naturalmente, relativa alla successiva udienza.

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La Perugina offre lavoro ai figli dei dipendenti

La Perugina offre lavoro ai figli dei dipendenti

Ha davvero fatto molto discutere negli ultimi giorni, tanto da scatenare la pi๠dura reazione sindacala, la soluzione, a dire il vero scandalosa (ma solamente per lungimiranza ed intelligenza), che la Perugina avrebbe proposto a tutti i propri dipendenti, assunti a tempo pieno ed indeterminato, non solamente per cercare di uscire dalla crisi, mantenendo, se non addirittura aumentando, l’attuale produttività , bensଠanche, e soprattutto, per favorire quelle particolari forme di flessibilità  in entrata ed in uscita che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero vorrebbe diventasse il caposaldo del nuovo mercato del lavoro italiano.

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Assunzioni agevolate riforma del mercato del lavoro

Assunzioni agevolate riforma del mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro, che come certamente saprete sarebbe entrata in vigore in data mercoledଠ18 luglio 2012, avrebbe profondamente modificato, tra le altre cose, anche la disciplina che regolerebbe l’assegnazione di un bonus grazie al quale verrebbe agevolata l’assunzione, da parte di tutti i datori di lavoro italiani, di personale disoccupato di età  superiore ai 50 anni o di sesso femminile.

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Dettagli mini – ASPI Governo Monti

Dettagli mini - ASPI Governo Monti

Dopo avervi a lungo ed approfonditamente parlato dell’introduzione nell’ordinamento italiano, grazie alla riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, riforma sottoscritta dal Governo Monti ed approvata con voto di fiducia, nonostante le numerose polemiche sorte in proposito, dal Parlamento della Repubblica Italiana, dell’Assicurazione Sociale Per l’Impiego che, dopo un consistente periodo di transizione e messa a punto, andrà  da 2017 ad affiancare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria sostituendo buona parte degli ammortizzatori sociali oggi esistenti, continuiamo ad approfondire l’argomento descrivendo gli altri sussidi ideati dal Governo Monti per la tutela della disoccupazione e, in particolar modo, della cosiddetta mini – ASPI.

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Dettagli una tantum co.co.pro. riforma del lavoro

Dettagli una tantum co.co.pro. riforma del lavoro

Grazie alla riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, che voi tutti certamente saprete sarebbe stata recentemente approvata a pieni voti, seppur con voto di fiducia, dal Parlamento della Repubblica Italiana, a venir tutelati non saranno solamente i lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato, i lavorati dipendenti della Pubblica Amministrazione, assunti a qualsiasi titolo e per qualsiasi periodo di tempo, ed i soci lavoratori di qualsiasi cooperativa sociale italiana (ovverosia le categorie che sarebbero in grado di sfruttare o la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria o la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria o l’Assicurazione Sociale Per l’Impiego recentemente introdotta dal Governo Monti), bensଠanche, e soprattutto, i lavoratori cosiddetti co. co. pro.

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Dettagli ASPI riforma del mercato del lavoro

Dettagli ASPI riforma del mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro promossa e proposta dal Governo Monti e, in particolar modo, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, la quale, come certamente saprete, avrebbe ricevuto negli scorsi giorni la definitiva approvazione del Parlamento della Repubblica italiana, sarebbe da considerarsi, anche e soprattutto, quale una vera e propria riforma del welfare che, come molti sicuramente sapranno, avrebbe inteso rivoluzionare, completamente e definitivamente, gli ammortizzatori sociali ai quali i lavoratori da sempre avrebbero l’opportunità  di accedere nel caso in cui, purtroppo, si trovino nella spiacevole e sgradita condizione di aver perso il proprio posto di lavoro.

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Indennità  di disoccupazione non esclude incentivi alle assunzioni

L’Inps, con messaggio n. 10378, ha fornito alcuni chiarimenti in merito allo stato di disoccupazione, in particolare èstata fornita una risposta al quesito riguardante il dubbio sulla concorrenza o meno dell’indennità  di disoccupazione per la formazione del reddito rilevante ai fini della perdita dello stato di disoccupazione.

Al riguardo, in particolare, l’istituto di previdenza sociale ha affermato che l’indennità  di disoccupazione non produce reddito da attività  lavorativa, per cui non determina la perdita dello stato di disoccupazione.

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Assunzioni disoccupati incentivate

Assunzioni disoccupati incentivate

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 di venerdଠ2 marzo 2012 sarebbe stato pubblicato il testo del decreto del 31 ottobre del 2011 che, come forse alcuni sapranno, avrebbe prorogato, almeno sino al 31 dicembre 2012, la possibilità , per tutti i datori di lavoro italiani, di assumere disoccupati ottenendone, in cambio, sostanziose incentivazioni.

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Mobilità  dipendenti pubblici entro marzo 2012

Nonostante l’Italia non stia economicamente e finanziariamente soffrendo quanto la Grecia, l’Irlanda o il Portogallo (sebbene i recentemente diffusi dati Eurostat sull’entità  degli stipendi annuali lordi percepiti dai lavoratori italiani lascerebbero intendere l’esatto contrario) dovrà  subire, per lo meno nel corso del prossimo biennio 2012-2013, una serie di riforme, il cui scopo sarebbe quello di colmare le carenze strutturali tipicamente italiane, che potrebbero causare, in virt๠dei tagli, che diverranno di giorno in giorno pi๠vistosi, alla spesa pubblica, una consistente riduzione dei posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

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Tasso disoccupazione Italia sfiora il 9%

E’ aumentato in Italia, nello scorso mese di dicembre del 2011, il tasso di disoccupazione. Questo stando ai dati provvisori comunicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che nel dicembre del 2011 rispetto al mese precedente ha rilevato un tasso di disoccupazione che si èattestato in crescita dello 0,1% all’8,9%, ed in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2010.

Il numero degli occupati anno su anno èsceso di 23 mila unità  per effetto di un aumento degli occupati donne, ed un calo invece della componente maschile. Concentrando l’attenzione sulle nuove generazioni, l’Istat ha rilevato nel mese di dicembre del 2011 un tasso di disoccupazione giovanile in calo dello 0,2% al 31% a fronte dei cosiddetti inattivi, tra i 15 ed i 64 anni, che allo stesso modo sono scesi dello 0,2%, e che corrispondono a -34 mila unità .

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