Il quadro èsconfortante, soprattutto se posto in confronto con le medie degli Stati nordeuropei e con gli obiettivi prefissati dai trattati comunitari.
disoccupazione
Importi 2010 delle indennità INPS
Disoccupazione, quattrocentomila posti persi in un anno
Le informazioni pi๠interessanti e, purtroppo, pessimistiche, arrivano dal mondo del lavoro.
Il Censis fotografa la crisi del Paese
L’analisi ènorme (oltre settecento pagine) e prende in considerazione decine di fattori economici; vediamone, dunque, solamente gli aspetti pi๠interessanti.
Disoccupazione destinata ad aumentare
Infatti, occorre sempre un certo periodo di tempo prima che un’azienda prima in buona salute vada in una situazione di crisi cosଠprofonda da dover tagliare posti di lavoro o, addirittura, a chiudere i battenti. Per i motivi inversi, passa del tempo prima che l’arrivo della ripresa porti ad un aumento dell’occupazione.
PIL e disoccupazione, anche il 2010 sarà durissimo
Gli scenari prefigurati per l’Italia, tanto per cambiare, sono pessimi. Via via che il 2009 prosegue, si consolidano le previsioni sulla caduta del Prodotto Interno Lordo, la pi๠drammatica da molti decenni a questa parte: secondo la relazione, il 2009 si chiuderà con un -4,4% su base annua rispetto ad un 2008 che a sua volta era stato tutt’altro che esaltante.
Curriculum vitae perfetto
Puಠessere utile variare il contenuto del curriculum vitae a seconda del destinatario: èvidente che le proprie conoscenze linguistiche saranno pi๠apprezzate da un albergo rispetto ad un supermercato.
Come redigere il curriculum vitae
Se proprio non si hanno troppe esperienze da enumerare, ci si concentri sugli aspetti formativi (studi compiuti, eventuali corsi seguiti…), o, alla peggio, sulle note di natura caratteriale.
Versioni di curriculum vitae
Da molto tempo sono state emanate dall’Unione Europea alcune linee-guida, progressivamente aggiornate, mediante le quali redigere il proprio curriculum vitae.
PIL in caduta libera
I dati pi๠negativi riguardano il Prodotto Industriale Lordo, il cui valore su base annua dovrebbe essere pari a -3,5% rispetto al già malconcio 2008.
Contro la crisi Ikea annuncia assunzioni di massa
Ikea, la popolare multinazionale svedese del settore degli arredi che negli ultimi anni ha acquisito una fama enorme per i bassi prezzi praticati a dispetto della buona qualità dei suoi prodotti, ha annunciato l’intenzione di aprire nel corso del 2009 altri quattro punti-vendita: a Collegno (TO), a Villesse (GO), a Rimini e a Salerno, che vanno ad aggiungersi ai quattordici già esistenti sul suolo italiano.
Lavoro interinale in crisi profonda
I contratti di somministrazione di lavoro da parte delle agenzie per il lavoro (ancora note nel linguaggio corrente come “agenzie interinaliâ€, sebbene la legge Biagi ne abbia riformulato il nome e le funzioni) sono scesi notevolmente nel corso del 2008, sia pure in maniera piuttosto difforme fra le varie aree del territorio nazionale.
Secondo i dati forniti dalle associazioni di settore, infatti, si registra un calo generalizzato delle missioni attivate nel corso dell’anno trascorso rispetto al medesimo dato riferito al 2007;
Sull’Europa il flagello della disoccupazione
I nuovi dati diffusi dalla Commissione Europea e riferiti all’anno 2009, non lasciano in effetti presagire niente di buono.
Si calcola che da gennaio a dicembre dell’anno in corso avranno perso il posto circa tre milioni e mezzo di lavoratori europei: circa l’1,6% della forza-lavoro complessiva. Di essi, la maggior parte saranno i precari cui non sarಠconfermato il contratto alla scadenza, ma ci sarà spazio anche per molti licenziamenti individuali e di massa, soprattutto nei settori dell’automobile, dei servizi finanziari, dei trasporti e dell’industria meccanica.
Disoccupazione in crescita, ma alcune aziende assumono
E’ la grande distribuzione a far da padrone in questa situazione come ad esempio IKEA, Media World e i settori legati all’energia come Enel ed Eni che nella scorsa settimana abbiamo visto in forte crisi.
ISFOL: punto sull’occupazione in Italia
Il quadro presenta molti punti che generano sconforto. La situazione èmolto grave soprattutto per quello che riguarda le Regioni meridionali: si calcola che siano quasi un milione e mezzo i lavoratori in nero, includendo sia quelli del tutto privi del contratto di lavoro (tre su quattro) che quelli che un contratto l’hanno stipulato ma ècome se non esistesse, in quanto orari e retribuzione sono ben lontani dall’essere rispettati.
Nel Sud, il tasso di disoccupazione si aggira intorno all’11%, contro il 6% del Nord, ma le punte sono in realtà ben pi๠elevate se consideriamo le persone senza un’elevata qualificazione professionale, e soprattutto i giovani e le donne (oltre il 50% delle donne meridionali non lavora).