Stipendi donne bassi e ruoli minori

Il centro studi Sintesi ha elaborato, sulla base dei dati forniti dall’ISTAT, un’analisi aggiornata sulla situazione delle donne nel mondo del lavoro all’interno del nostro Paese.

Il quadro èsconfortante, soprattutto se posto in confronto con le medie degli Stati nordeuropei e con gli obiettivi prefissati dai trattati comunitari.

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Importi 2010 delle indennità  INPS

All’inizio di ogni anno, l’INPS ridetermina una pluralità  di importi sulla base del tasso di inflazione registrato dall’ISTAT. Con la circolare 18 dello scorso 5 febbraio, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha diffuso gli importi applicabili per l’anno in corso.

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Disoccupazione, quattrocentomila posti persi in un anno

disoccupazione in crescita

L’ISTAT ha diffuso numerosi dati macroeconomici che fotografano l’attuale situazione generale del nostro Paese. E la logica dei numeri, per quanto arida, èquella che di gran lunga aiuta di pi๠a comprendere a fondo come vanno le cose.

Le informazioni pi๠interessanti e, purtroppo, pessimistiche, arrivano dal mondo del lavoro.

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Il Censis fotografa la crisi del Paese

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L’istituto Censis ha diffuso i risultati di un’indagine statistica sullo stato del Paese a metà  del 2009, confrontando i dati con quelli analoghi rilevati dodici mesi prima.

L’analisi ènorme (oltre settecento pagine) e prende in considerazione decine di fattori economici; vediamone, dunque, solamente gli aspetti pi๠interessanti.

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Disoccupazione destinata ad aumentare

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Esiste una sfasatura temporale fra l’abbattersi di una crisi economica e lo sviluppo dei suoi effetti negativi sull’occupazione.

Infatti, occorre sempre un certo periodo di tempo prima che un’azienda prima in buona salute vada in una situazione di crisi cosଠprofonda da dover tagliare posti di lavoro o, addirittura, a chiudere i battenti. Per i motivi inversi, passa del tempo prima che l’arrivo della ripresa porti ad un aumento dell’occupazione.

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PIL e disoccupazione, anche il 2010 sarà  durissimo

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La Commissione Europea ha diffuso pochi giorni fa la sua periodica relazione sulle previsioni dell’andamento dell’economia comunitaria e dei singoli Stati.

Gli scenari prefigurati per l’Italia, tanto per cambiare, sono pessimi. Via via che il 2009 prosegue, si consolidano le previsioni sulla caduta del Prodotto Interno Lordo, la pi๠drammatica da molti decenni a questa parte: secondo la relazione, il 2009 si chiuderà  con un -4,4% su base annua rispetto ad un 2008 che a sua volta era stato tutt’altro che esaltante.

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Curriculum vitae perfetto

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Nell’elencare le esperienze nel proprio Curriculum Vitae, èbene ricorrere all’ordine cronologico, partendo possibilmente dall’evento pi๠recente.

Puಠessere utile variare il contenuto del curriculum vitae a seconda del destinatario: èvidente che le proprie conoscenze linguistiche saranno pi๠apprezzate da un albergo rispetto ad un supermercato.

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Come redigere il curriculum vitae

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Per motivi opposti a quelli descritti, un curriculum vitae non deve nemmeno essere troppo breve: esso offrirebbe non solo l’immagine di un lavoratore completamente inesperto ma anche di un documento redatto con sciatteria e scarsa attenzione; e nessuno èdisposto ad assumere un lavoratore cosଠpigro da non prestare cura nemmeno ai propri interessi.

Se proprio non si hanno troppe esperienze da enumerare, ci si concentri sugli aspetti formativi (studi compiuti, eventuali corsi seguiti…), o, alla peggio, sulle note di natura caratteriale.

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Versioni di curriculum vitae

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Oltre che nel contenuto, la forma di un Curriculum Vitae assume connotati fondamentali per riuscire ad acquisire credito presso il destinatario: sintesi e completezza, correttezza grammaticale, capacità  di evidenziare gli aspetti pi๠interessanti sono ormai elementi imprescindibili per sperare che il proprio documento riesca ad emergere rispetto alla massa di quelli inviati giorno dopo giorno.

Da molto tempo sono state emanate dall’Unione Europea alcune linee-guida, progressivamente aggiornate, mediante le quali redigere il proprio curriculum vitae.

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PIL in caduta libera

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Sempre peggiori le previsioni sullo stato dell’economia italiana. L’aggiornamento delle risultanze del Centro Studi di Confindustria rivede al ribasso le stime già  nere elaborate appena pochi mesi fa, nel dicembre scorso.

I dati pi๠negativi riguardano il Prodotto Industriale Lordo, il cui valore su base annua dovrebbe essere pari a -3,5% rispetto al già  malconcio 2008.

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Contro la crisi Ikea annuncia assunzioni di massa

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A fronte delle notizie quotidiane di imprese che si apprestano a licenziare centinaia di dipendenti quando non lo hanno già  fatto, una boccata d’ossigeno ci voleva davvero.

Ikea, la popolare multinazionale svedese del settore degli arredi che negli ultimi anni ha acquisito una fama enorme per i bassi prezzi praticati a dispetto della buona qualità  dei suoi prodotti, ha annunciato l’intenzione di aprire nel corso del 2009 altri quattro punti-vendita: a Collegno (TO), a Villesse (GO), a Rimini e a Salerno, che vanno ad aggiungersi ai quattordici già  esistenti sul suolo italiano.

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Lavoro interinale in crisi profonda

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Anche questa èuna spia dei tempi che corrono.

I contratti di somministrazione di lavoro da parte delle agenzie per il lavoro (ancora note nel linguaggio corrente come “agenzie interinali”, sebbene la legge Biagi ne abbia riformulato il nome e le funzioni) sono scesi notevolmente nel corso del 2008, sia pure in maniera piuttosto difforme fra le varie aree del territorio nazionale.

Secondo i dati forniti dalle associazioni di settore, infatti, si registra un calo generalizzato delle missioni attivate nel corso dell’anno trascorso rispetto al medesimo dato riferito al 2007;

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Sull’Europa il flagello della disoccupazione

crisi economica

Fra i vari effetti della crisi, la perdita dei posti di lavoro èforse quello che pi๠preoccupa e colpisce le famiglie italiane ed europee.

I nuovi dati diffusi dalla Commissione Europea e riferiti all’anno 2009, non lasciano in effetti presagire niente di buono.

Si calcola che da gennaio a dicembre dell’anno in corso avranno perso il posto circa tre milioni e mezzo di lavoratori europei: circa l’1,6% della forza-lavoro complessiva. Di essi, la maggior parte saranno i precari cui non sarಠconfermato il contratto alla scadenza, ma ci sarà  spazio anche per molti licenziamenti individuali e di massa, soprattutto nei settori dell’automobile, dei servizi finanziari, dei trasporti e dell’industria meccanica.

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Disoccupazione in crescita, ma alcune aziende assumono

Se le previsioni vedono un’Italia a rischio recessione con un tasso di discoccupazione in forte crescita fino a raggiungere l’8% (nella crisi del ’29 era il 30%) portanto cosଠad avere ben 2.000.000 di persone senza un impiego, esiste un’altra Italia che assume e regala posti di lavoro che in molti casi risultano essere anche a tempo indeterminato.

E’ la grande distribuzione a far da padrone in questa situazione come ad esempio IKEA, Media World e i settori legati all’energia come Enel ed Eni che nella scorsa settimana abbiamo visto in forte crisi.

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ISFOL: punto sull’occupazione in Italia

Sergio Trevisanato, presidente dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), ha illustrato alla Camera dei Deputati gli sconfortanti risultati dell’analisi sull’occupazione in Italia condotta dall’ente nel 2008.

Il quadro presenta molti punti che generano sconforto. La situazione èmolto grave soprattutto per quello che riguarda le Regioni meridionali: si calcola che siano quasi un milione e mezzo i lavoratori in nero, includendo sia quelli del tutto privi del contratto di lavoro (tre su quattro) che quelli che un contratto l’hanno stipulato ma ècome se non esistesse, in quanto orari e retribuzione sono ben lontani dall’essere rispettati.

Nel Sud, il tasso di disoccupazione si aggira intorno all’11%, contro il 6% del Nord, ma le punte sono in realtà  ben pi๠elevate se consideriamo le persone senza un’elevata qualificazione professionale, e soprattutto i giovani e le donne (oltre il 50% delle donne meridionali non lavora).

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