enti non commerciali
Black list, arrivano le istruzioni
Indagine UE sulle agevolazioni fiscali alla Chiesa
Varcati i confini nazionali, perà², della questione si sta interessando ai massimi livelli anche l’Unione Europea: ancora una volta èmessa sotto accusa la possibile violazione delle norme di libera concorrenza. Come noto, infatti, le aziende che operano nel territorio comunitario devono essere poste nelle stesse condizioni da parte delle leggi dei vari Stati.
Cinema: credito d’imposta per il digitale
Il primo ha la funzione di agevolare il passaggio verso la tecnologia digitale per tutti coloro che svolgono attività di esercizio cinematografico, inclusi gli enti non commerciali: non solo i cinema in senso stretto, dunque, ma anche le sale parrocchiali o le associazioni culturali.
Intra 12 e 13, i modelli definitivi
Come èormai noto, tutti gli acquisti e le cessioni di beni e, dal 2010, anche di servizi eseguiti fra imprese e professionisti italiani e fornitori e clienti residenti in altri Paesi membri dell’Unione Europea devono essere comunicati all’Agenzia delle Dogane in via telematica.
Intrastat 2010 novità
Fino al 2009, tutte le cessioni e gli acquisti di beni da e verso operatori comunitari andavano comunicati periodicamente all’Agenzia delle Dogane, con i modelli INTRA. La periodicità era mensile, trimestrale o annuale secondo il volume delle operazioni intracomunitarie, e l’invio poteva avvenire telematicamente o presentando il modello cartaceo.
Il contenuto del modello EAS (quinta parte)
Comunque sia, per ottenere i relativi benefici fiscali, l’atto deve essere stato registrato: occorre dunque indicare la data di registrazione, numero e serie attribuiti e il codice catastale del Comune in cui si trova l’ufficio del Registro coinvolto.
Il contenuto del modello EAS (quarta parte)
Il contenuto del modello EAS (terza parte)
Nel quinto rigo, ad esempio, èrichiesto se l’ente costituisce una semplice articolazione di un’altra e pi๠grande associazione, specificandone in tal caso il relativo codice fiscale. Il rigo 7, invece, vuole sapere se per prendere le varie decisioni gli associati sono sentiti individualmente oppure convocati tutti insieme.
Il contenuto del modello EAS (Seconda Parte)
Come accennato, si tratta di dichiarazioni sottoscritte dal rappresentante legale su natura e organizzazione dell’ente, suddivise in trentotto righi, che costituiscono un autentico questionario.
Il contenuto del modello EAS (Prima Parte)
Nel primo riquadro l’ente si presenta: occorre dunque indicare il codice fiscale, il numero di partita IVA, la denominazione sociale, l’indirizzo della sede legale, la data di costituzione e la data d’effettivo inizio dell’attività .
I termini per la spedizione del modello EAS
Il modello EAS, rilevante per la comunicazione dei dati, deve essere inviato secondo una tempistica piuttosto varia.
Innanzitutto, per gli enti già esistenti alla citata data di entrata in vigore del DL anticrisi, la scadenza per la trasmissione telematica èquella del prossimo 30 ottobre.
Scatta il censimento delle associazioni
Gli enti non commerciali consistono in tutte le organizzazioni private di ogni genere ad eccezione delle società (dunque, principalmente le associazioni, ma non soltanto), le quali non svolgano in maniera esclusiva o principale un’attività d’impresa, oppure che la esercitino solo in via secondaria, per raccogliere fondi destinati a sostenere l’attività istituzionale.