Il saldo della bilancia commerciale italiana èpositivo a luglio 2014

Nel mese di luglio 2014 le importazioni e le esportazioni italiane hanno dimostrato una tendenza in calo, anche se a fine mese il saldo commerciale della bilancia italiana èrisultato essere comunque positivo. A luglio 2014, infatti, le esportazioni sono calate dell’1,6 per cento rispetto al mese precedente di giugno, mentre le importazioni hanno avuto un calo del 2,5 per cento sempre su base congiunturale. 

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La Russia blocca le importazioni UE e USA per un anno

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L’andamento economico europeo continua  ad essere travagliato in questo periodo dalle tensioni geopolitiche esistenti sul fronte russo – ucraino e anche a soffrirne in particolare per tutto il comparto produttivo europeo sarà  il settore delle esportazioni. Dopo le misure restrittive imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti alla Russia, infatti, il governo di Mosca ha risposto annunciando il blocco delle importazioni UE e USA per un anno. 

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Macchine utensili, crollo del mercato interno

Il 30 giugno scorso l’agevolazione fiscale nota come Tremonti-ter, che favoriva con una notevole detassazione degli investimenti in un ampio novero di macchinari e di impianti, ha cessato i propri effetti.
Le conseguenze, dal punto di vista del mercato delle macchine utensili, sono di proporzioni enormi: si stima, infatti, che nel III trimestre 2010 le cessioni verso clienti italiani siano crollate del 22,6% rispetto al medesimo periodo (da luglio a settembre) del 2009.

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Esportazione vino indispensabile

In Italia, come nel resto d’Europa, il consumo di vino èin calo da parecchi anni, probabilmente in via definitiva. I motivi sono diversi, ma principalmente due: le crescenti difficoltà  del potere d’acquisto e un sostanziale cambiamento dei gusti della popolazione (con interessanti riflessioni anche dal punto di vista culturale).

Comunque sia, questo graduale e irrefrenabile calo rischia di mettere in ginocchio i produttori vitivinicoli italiani.

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Comparto grafico sostenuto dalle esportazioni

Il settore grafico sta vivendo un periodo di sostanziale stagnazione. La crisi sembra, nei suoi accenni pi๠acuti, ormai alle spalle, ma una decisa ripresa appare ancora di là  da venire.

Lo dimostra un’indagine condotta da un’associazione imprenditoriale di categoria, Federgrafica, che ha intervistato nelle scorse settimane un buon numero di titolari di aziende del settore.

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Pomodori cinesi, rientra l’allarme

Nei giorni scorsi si era diffuso a macchia d’olio un allarme lanciato da alcune associazioni dei consumatori. Il problema riguardava le presunte e massicce importazioni di pomodori dalla Cina: il timore era che vi fosse, in questi prodotti orientali, una totale mancanza di rispetto delle rigide norme igieniche e di salute previste dalle norme europee e dunque che sulle nostre tavole arrivassero pomodori nocivi per la salute.

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Italia leader nell’esportazione del riso

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L’Italia si conferma anche per il 2010 come il Paese europeo in vetta alle classifiche dell’esportazione del riso verso i Paesi extracomunitari.

In effetti, nel periodo dal primo gennaio al 20 agosto le esportazioni hanno sfiorato quota centoventisettemila tonnellate, contro le centomila preventivate all’inizio dell’anno e contro, soprattutto, le settantaduemila tonnellate raggiunte l’anno scorso nel medesimo periodo.

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Crisi profonda per il tessile di Treviso

I distretti produttivi, orgoglio della produzione manifatturiera italiana e che tanto lustro hanno regalato al made in Italy negli anni del boom economico, vivono oggi momenti molto pesanti.

L’avvento della persistente crisi globale, infatti, ha accentuato le difficoltà  che già  si erano andate manifestando fin dagli anni Novanta, e derivanti principalmente dalla concorrenza della Cina e delle altre tigri asiatiche, con i loro modesti costi del lavoro e la loro sistematica copiatura di tutti i nostri prodotti.

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Industria, forte ripresa degli ordini

L’ISTAT ha diffuso dati molto incoraggianti sulla ripresa del nostro sistema industriale. Con riferimento al mese di maggio 2010, infatti, gli ordini pervenuti alle aziende manifatturiere del nostro Paese sono cresciute del 3,2% rispetto al mese precedente e del 26,6% rispetto a dodici mesi prima.

Un dato trainato principalmente dagli ordinativi provenienti dall’estero: rispetto al maggio 2009, gli ordini provenienti da clienti stranieri sono cresciuti addirittura del 49,2%. E anche per il fatturato non ci si puಠproprio lamentare: in maggio la crescita su base annua èstata del 12,5%.

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Crisi settore nautico

La nautica costituisce da sempre una delle punte avanzate dell’esportazione italiana: per volume d’affari, infatti, èil quinto comparto nel totale dell’export made in Italy. Inoltre, l’Italia èil primo Paese al mondo nelle esportazioni di prodotti nautici.

Nonostante questi dati, tuttavia, il settore ha sofferto e soffre tuttora pesantemente della crisi globale. Nel 2009 gli affari sono crollati di oltre il 30%: un dato spaventoso che ha fatto vacillare anche i principali colossi aziendali. Nel dettaglio, la costruzione di motori e la componentistica sono gli ambiti che hanno ricevuto i colpi pi๠duri.

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Esportazione di formaggi in grande ascesa

Per parecchi anni, il saldo della bilancia commerciale del mondo di formaggi e latticini era negativo: i prodotti provenienti dall’estero superavano quelli che le nostre aziende riuscivano a vendere oltreconfine.

Proprio il 2009, invece, che ha visto un crollo delle esportazioni in moltissimi comparti, si èrivelato un anno eccezionale per i formaggi: il saldo fra export e import supera 150 milioni di euro, cifra impensabile anche solo nel 2008.

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L’illuminotecnica punta tutto sull’export

In Italia operano numerose fabbriche specializzate nell’ampio e diversificato settore delle tecniche di illuminazione.

Come per quasi ogni altro settore manifatturiero, anche l’illuminotecnica ha sofferto sensibilmente per la crisi. Un’occasione d’incontro per fare il punto della situazione èstata offerta dalla recente fiera internazionale di Francoforte, in Germania: come in eventi analoghi che hanno coinvolto altri comparti industriali, anche in questo caso l’aria che si respira èquella di un moderato ottimismo sulle possibilità  di ripresa.

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Export italiano affidato ai BRIC

Nel linguaggio economico, l’acronimo BRIC èoggi molto utilizzato: altro non èche l’unione delle iniziali di Brasile, Russia, India e Cina, ossia le quattro principali potenze emergenti, i Paesi non ad avanzata industrializzazione che pi๠di tutti gli altri mostrano i segni di raggiungere nei prossimi decenni i livelli occidentali.

Se poi si considera che tutti questi Paesi hanno un tessuto interno formato da centinaia di milioni di persone, èfacile comprendere quanto gli esportatori tendano a guardare con interesse ed attenzione a questi mercati.

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Trionfo dello spumante sullo champagne

spumante italiano

Negli ultimi anni il vino italiano ha dovuto affrontare la concorrenza di agguerriti avversari provenienti da ogni angolo del globo, dalla California al Cile fino all’Australia, ma il nostro principale competitor sui mercati mondiali rimane sempre il pi๠tradizionale, e cioèla Francia.
Sul fronte dei frizzanti, perà², possiamo dire senza falsa modestia che il nostro prodotto nazionale, lo spumante, ha letteralmente fatto a pezzi il cavallo di razza dei cugini d’Oltralpe, il blasonatissimo champagne.

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