Le esportazioni, nell’ultimo mese di rilevazione, che èstato quello di agosto, sono state molto buone e in crescita e fanno ben sperare per il futuro dei prodotti made in Italy. Le statistiche dell’Istat sono state commentate da tutti i rappresentanti di categoria, in modo positivo.Â
esportazioni
Il saldo della bilancia commerciale italiana èpositivo a luglio 2014
Nel mese di luglio 2014 le importazioni e le esportazioni italiane hanno dimostrato una tendenza in calo, anche se a fine mese il saldo commerciale della bilancia italiana èrisultato essere comunque positivo. A luglio 2014, infatti, le esportazioni sono calate dell’1,6 per cento rispetto al mese precedente di giugno, mentre le importazioni hanno avuto un calo del 2,5 per cento sempre su base congiunturale.Â
La Russia blocca le importazioni UE e USA per un anno
L’andamento economico europeo continua  ad essere travagliato in questo periodo dalle tensioni geopolitiche esistenti sul fronte russo – ucraino e anche a soffrirne in particolare per tutto il comparto produttivo europeo sarà il settore delle esportazioni. Dopo le misure restrittive imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti alla Russia, infatti, il governo di Mosca ha risposto annunciando il blocco delle importazioni UE e USA per un anno.Â
Macchine utensili, crollo del mercato interno
Le conseguenze, dal punto di vista del mercato delle macchine utensili, sono di proporzioni enormi: si stima, infatti, che nel III trimestre 2010 le cessioni verso clienti italiani siano crollate del 22,6% rispetto al medesimo periodo (da luglio a settembre) del 2009.
Esportazione vino indispensabile
Comunque sia, questo graduale e irrefrenabile calo rischia di mettere in ginocchio i produttori vitivinicoli italiani.
Comparto grafico sostenuto dalle esportazioni
Lo dimostra un’indagine condotta da un’associazione imprenditoriale di categoria, Federgrafica, che ha intervistato nelle scorse settimane un buon numero di titolari di aziende del settore.
Pomodori cinesi, rientra l’allarme
Italia leader nell’esportazione del riso
In effetti, nel periodo dal primo gennaio al 20 agosto le esportazioni hanno sfiorato quota centoventisettemila tonnellate, contro le centomila preventivate all’inizio dell’anno e contro, soprattutto, le settantaduemila tonnellate raggiunte l’anno scorso nel medesimo periodo.
Crisi profonda per il tessile di Treviso
L’avvento della persistente crisi globale, infatti, ha accentuato le difficoltà che già si erano andate manifestando fin dagli anni Novanta, e derivanti principalmente dalla concorrenza della Cina e delle altre tigri asiatiche, con i loro modesti costi del lavoro e la loro sistematica copiatura di tutti i nostri prodotti.
Industria, forte ripresa degli ordini
Un dato trainato principalmente dagli ordinativi provenienti dall’estero: rispetto al maggio 2009, gli ordini provenienti da clienti stranieri sono cresciuti addirittura del 49,2%. E anche per il fatturato non ci si puಠproprio lamentare: in maggio la crescita su base annua èstata del 12,5%.
Crisi settore nautico
Nonostante questi dati, tuttavia, il settore ha sofferto e soffre tuttora pesantemente della crisi globale. Nel 2009 gli affari sono crollati di oltre il 30%: un dato spaventoso che ha fatto vacillare anche i principali colossi aziendali. Nel dettaglio, la costruzione di motori e la componentistica sono gli ambiti che hanno ricevuto i colpi pi๠duri.
Esportazione di formaggi in grande ascesa
Proprio il 2009, invece, che ha visto un crollo delle esportazioni in moltissimi comparti, si èrivelato un anno eccezionale per i formaggi: il saldo fra export e import supera 150 milioni di euro, cifra impensabile anche solo nel 2008.
L’illuminotecnica punta tutto sull’export
Come per quasi ogni altro settore manifatturiero, anche l’illuminotecnica ha sofferto sensibilmente per la crisi. Un’occasione d’incontro per fare il punto della situazione èstata offerta dalla recente fiera internazionale di Francoforte, in Germania: come in eventi analoghi che hanno coinvolto altri comparti industriali, anche in questo caso l’aria che si respira èquella di un moderato ottimismo sulle possibilità di ripresa.
Export italiano affidato ai BRIC
Se poi si considera che tutti questi Paesi hanno un tessuto interno formato da centinaia di milioni di persone, èfacile comprendere quanto gli esportatori tendano a guardare con interesse ed attenzione a questi mercati.
Trionfo dello spumante sullo champagne
Sul fronte dei frizzanti, perà², possiamo dire senza falsa modestia che il nostro prodotto nazionale, lo spumante, ha letteralmente fatto a pezzi il cavallo di razza dei cugini d’Oltralpe, il blasonatissimo champagne.