Fare impresa con Start it up

Si chiama “Start it up – Nuove imprese di cittadini stranieri“, ed èun importante progetto che, sul territorio nazionale, la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali promuove insieme ad Unioncamere.

“Start it up – Nuove imprese di cittadini stranieri”, in particolare, èfinalizzato a permettere a quattrocento cittadini extracomunitari, occupati o disoccupati, in possesso di regolare permesso di soggiorno, di fruire di servizi legati alla creazione di un’impresa.

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Medici e infermieri stranieri in aumento

Nel nostro Paese, in cui l’assistenza sanitaria ègarantita a tutti i cittadini e in cui il numero degli anziani tende a salire, il lavoro per chi opera nel settore sanitario non manca.
Tuttavia, le nostre università  non riescono a sfornare un numero di operatori sufficienti rispetto alla domanda: d’altronde, il percorso di studi èmolto lungo e selettivo.

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Evasione contributiva per le colf

Secondo un’approfondita indagine dell’istituto Censis, in Italia circa tre lavoratori domestici su cinque non sono in regola dal punto di vista contributivo: il 39% lavora totalmente in nero, mentre il 22%, pur iscritti all’INPS, sconta irregolarità  di vario genere.

A dispetto delle previsioni, l’indagine dimostra che le situazioni di irregolarità  totale o parziale concernono principalmente i domestici di nazionalità  italiana (53,9% del totale dei connazionali), mentre gli stranieri irregolari sono il 34,7%: forse le pesanti sanzioni a carico di chi fa lavorare illecitamente gli extracomunitari e la mastodontica sanatoria dell’autunno scorso hanno spinto a sconsigliare soluzioni meno lecite.

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Disoccupati italiani e occupati stranieri

Nel corso dell’annus horribilis, il 2009, il numero dei lavoratori nel territorio italiano èsceso complessivamente di circa 428.000 unità : il numero totale, dunque, èsceso al di sotto della soglia dei ventitrè milioni.

Tuttavia, rivela l’ISTAT, che ha condotto l’indagine, in realtà  a costituire la soglia di quegli oltre quattrocentomila nuovi disoccupati vengono a ricadere due fenomeni molto diversi: il crollo verticale degli occupati di nazionalità  italiana (-530.000) e la crescita senza sosta dei nuovi occupati di origine estera (+102.000).

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Declino dei phone center

In tutte le città  di grandi e medie dimensioni, negli anni passati sono sorti come funghi i phone center destinati ai sempre pi๠numerosi immigrati, per lo pi๠extracomunitari.

A tariffe agevolate, infatti, queste aziende hanno consentito agli stranieri di tenersi in contatto con le proprie famiglie negli angoli pi๠sperduti della Terra, dall’America del Sud alle Filippine.

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Decreto-flussi 2010, spazio per ottantamila stagionali

Come ogni anno, sta per essere varato (forse nella settimana successiva a quella di Pasqua) il decreto-flussi: si tratta del provvedimento che aprirà  le porte all’assunzione di lavoratori extracomunitari stagionali, impiegati per lo pi๠in agricoltura nell’attività  di raccolta.

Quest’anno il permesso sarà  concesso ad ottantamila persone, che sono frequentemente le stesse persone già  assunte nelle stagioni scorse da parte delle imprese italiane. Le aziende disposte ad assumere, d’altronde, sono per lo pi๠sempre le stesse, e sono dispostissime a riavere nel corso della bella stagione i lavoratori immigrati già  collaudati in passato, dato che nel settore agricolo èsempre pi๠difficile coprire le esigenze produttive ricorrendo ai disoccupati italiani.

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Retribuzione immigrati

La Fondazione Moressa, un istituto veneto di ricerche sul mondo del lavoro, ha elaborato i dati messi a disposizione dall’ISTAT ed èarrivato a delle conclusioni forse prevedibili ma non in queste dimensioni.

I lavoratori stranieri (soprattutto quando extracomunitari, ma non solo) percepiscono, a parità  di mansioni, salari inferiori rispetto ai colleghi italiani. La differenza media ènotevole: il 23,3%.

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Cittadinanza italiana residenza

Esistono moltissime ipotesi per cui lo straniero che risiede nel Belpaese puಠrichiedere la cittadinanza italiana. In genere èrichiesto un primo requisito particolare e un periodo minimo di residenza entro i nostri confini (la cui durata varia secondo le distinte ipotesi).

Il primo caso èquello di colui che abbia almeno un genitore o un nonno italiano: in questo caso sono sufficienti tre anni di residenza per presentare la domanda.

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Regolarizzazione badanti: 90% di promossi

In questi mesi l’INPS e le questure di tutta Italia stanno esaminando le domande di regolarizzazione presentate da colf e badanti extracomunitari nello scorso settembre, in occasione della grande sanatoria.

La procedura prosegue a rilento per la grande mole di istanze pervenute (quasi trecentomila) e per il fatto che, contemporaneamente, occorre anche valutare le ordinarie domande di soggiorno presentate dai cittadini extracomunitari nei limiti della legge Bossi-Fini.

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Regolarizzazione colf e badanti extracomunitari

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Molti problemi affrontati dalla circolare riguardano il caso in cui il domestico da regolarizzare sia un extracomunitario: in tal caso, oltre all’INPS, scende in campo anche il ministero dell’Interno.

Se sussistono cause di forza maggiore che rendono impossibile la regolarizzazione del rapporto di lavoro (per esempio, l’assistito ènel frattempo defunto), il rapporto di lavoro si considera valido ma già  concluso: la data di sottoscrizione del contratto e la data della sua cessazione si considerano entrambe pari al giorno della morte o dell’altro evento di forza maggiore.

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A Napoli il record delle badanti regolarizzate

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Lo scorso 30 settembre si sono chiusi i termini per inviare la richiesta telematica di sanatoria per colf e badanti irregolari, e in queste settimane èntrata a regime la valutazione delle singole richieste a cura dell’INPS e, in caso di extracomunitari, anche delle questure.

In attesa di scoprire quante richieste saranno state definitivamente accolte e, dunque, di poter trarre delle conclusioni finali sull’intera operazione, si possono già  trarre molte statistiche sulla base delle istanze inviate.

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Le difficoltà  degli studenti stranieri

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Nell’ultimo anno accademico risultavano iscritti 48.885 studenti di cittadinanza straniera: poco pi๠del 3% della popolazione universitaria complessiva. Una percentuale molto ridotta, se confrontata con i dati analoghi di Gran Bretagna, Francia, Olanda o Germania.

I motivi dello scarso appeal degli atenei italiani sono diversi.

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Extracomunitari, niente flussi per molto tempo

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Il Ministero del Lavoro ha comunicato che per un po’ di tempo, forse due o tre anni, non sarà  pi๠possibile assumere nuovi lavoratori extracomunitari attualmente residenti all’estero.

Per costoro, infatti, com’ noto, da un paio d’anni èstata introdotta la procedura dell’invio telematico di un’istanza di permesso di soggiorno, da inviare in una certa data (il famigerato “click-day”) e chi tardi arriva si deve mettere in coda aspettando che si liberi un posto.

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Rinnovo del contratto di colf e badanti

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Per non trovarsi impreparati, èbene che i datori di lavoro che hanno al loro servizio uno o pi๠domestici si tengano aggiornati sulla normativa riguardante quest’ambito, nonchè sulle principali novità  derivate dal rinnovo dal contratto collettivo nazionale di categoria.

Non tutti conoscono ancora, per esempio, le nuove modalità  con cui deve essere comunicata l’assunzione di un domestico, valide anche per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro o le modifiche sopraggiunte.

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