Agevolazioni fiscali partita iva inattiva

Molti giovani, non trovando un posto di lavoro fisso, ma anche a termine presso un’azienda, spesso tentano la strada del mettersi in proprio, in base alle proprie attitudini ed alle proprie aspirazioni. In tal caso una delle prime cose da fare èquella di aprire una partita Iva; ma se le cose vanno male si getta la spugna e la partita Iva, per Legge, si deve chiudere, altrimenti possono scattare sanzioni pecuniarie che arrivano fin oltre i duemila euro.

A quanto pare perಠin Italia ci sono molti “smemorati”, ovverosia ex lavoratori in proprio che hanno la partita iva inattiva in quanto non presentano ogni anno la dichiarazione dei redditi. Insomma, la partita Iva èsistente, ma non si emettono fatture per cessione di beni e/o servizi.

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Aprire la partita Iva online

Nel momento in cui si decide di avviare una nuova attività  tra le prime cose da fare c’èsenza dubbio quella di aprire una partita Iva.

Grazie ad internet e al processo di telematizzazione posto in essere dai vari enti al fine di facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini èpossibile sbrigare questa pratica semplicemente, gratuitamente e comodamente seduti davanti al proprio computer, senza doversi recare di persona presso gli uffici preposti e fare delle interminabili code.

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Che cos’èuna nota di accredito (nota di credito)

Nel caso in cui dopo l’emissione di una fattura viene meno completamente o soltanto in parte l’operazione per la quale èstata emessa, oppure si verifica una diminuzione del prezzo o dell’imponibile Iva, il soggetto che ha emesso fattura puಠeffettuare la variazione dovuta mediante una cosiddetta nota di accredito.

L’emissione di una nota di accredito, tuttavia, èpossibile solo nelle ipotesi espressamente previste dalla normativa di riferimento, ovvero: dichiarazione di nullità  del contratto, annullamento, revoca, risoluzione o rescissione del contratto stesso; mancato pagamento in tutto o in parte di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose; applicazione di abbuoni o sconti.

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Modifiche alle sanzioni fiscali manovra correttiva 2011

Tra le novità  in materia fiscale contenute nella manovra finanziaria di stabilizzazione dello scorso luglio figurano anche alcune modifiche al decreto legislativo n. 472 del 1997 riguardanti le sanzioni in materia di riscossione delle imposte.

La prima modifica riguarda l’aggiunta all’articolo 16 del Dlgs 472/1997 del nuovo comma 7-bis, il quale stabilisce che le sanzioni che vengono rideterminate dall’ufficio sulla base delle deduzioni difensive presentate dal contribuente sono definibili, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, con il pagamento di 1/3 del loro importo.

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Chiarimenti imposta bollo dossier titoli 2011

Con la circolare n. 40/E del 04 agosto 2011 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’imposta di bollo dovuta sulle comunicazioni relative ai depositi titoli inviate dagli intermediari finanziari ai propri clienti.

La nuova normativa, ricordiamo, ha lasciato immutato l’importo previsto per i depositi al di sotto dei 50.000 euro, mentre per importi superiori sono stati determinati tre scaglioni (da 50.000 a 150.000, da 150.000 a 500.000 e da 500.000 in su) a cui sono stati abbinati i relativi importi d’imposta di bollo, dovuta al momento dell’emissione della comunicazione. Tali importi sono poi destinati a crescere a partire dal 2013.

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Accredito rimborsi fiscali su conto corrente

I rimborsi fiscali spettanti possono essere ottenuti anche mediante accredito sul proprio conto corrente, una modalità  di pagamento semplice e comoda che viene scelta da un numero sempre maggiore di contribuenti.

Ottenere i rimborsi direttamente sul proprio corrente bancario èmolto semplice, basta compilare un apposito modello nel quale vengono indicate le coordinate bancarie e gli altri dati relativi al proprio conto. Per i bonifici internazionali èinoltre necessario indicare il codice Bic o Swift.

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Calcolo Ires e base imponibile

Tra le imposte che le società  di capitali sono tenute a versare figura anche l’Ires, in vigore da 1° gennaio 2004.

Pi๠nel dettaglio, i soggetti obbligati a versare questa imposta sono tutte le società  di capitali, le società  cooperative e di mutua assicurazione; gli enti pubblici e privati, diversi dalle società , che hanno per oggetto principale attività  commerciale; gli enti pubblici e privati, non società , che non svolgono in maniera prevalente attività  commerciale; le società  ed enti non residenti nel territorio dello stato. Al contrario, invece, risultano esenti dal pagamento dell’Ires le società  di persone e le ditte individuali.

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Istruzioni agevolazioni fiscali rientro in Italia dei cervelli

Al fine di incoraggiare il rientro in Italia dei lavoratori che si sono recati all’estero per approfondire il proprio bagaglio di esperienze culturali e professionali, la legge 238/2010 ha introdotto delle agevolazioni fiscali a favore di tali soggetti.

Il decreto ministeriale del 3 giugno scorso ha definito nel dettaglio i requisiti che tali soggetti devono possedere per poter usufruire degli sconti fiscali, in particolare deve trattarsi di cittadini dell’Unione europea nati dopo il 1° gennaio 1969 che sono stati assunti o che hanno deciso di avviare un’attività  d’impresa o di lavoro autonomo in Italia trasferendovi il proprio domicilio e residenza entro 3 mesi dall’assunzione o dall’avvio dell’attività .

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Spese deducibili professionisti con partita Iva

I professionisti titolari di partita Iva hanno la possibilità  di dedurre diverse tipologie di spese sostenute nel corso del periodo di riferimento. A tal fine èbene conoscere prima quelle utili in tal senso, in modo tale da adoperarsi in tempo per chiedere e conservare la fattura o altro tipo di ricevuta che provi l’avvenuto acquisto del bene o del servizio.

Risulta quasi impossibile fornire un elenco esaustivo di tutte le spese per le quali il fisco concede uno sconto, tuttavia èpossibile stilare un elenco delle spese pi๠frequenti che vengono portate in deduzione dai professionisti titolari di partita Iva.

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Chiarimenti Abi imposta bollo dossier titoli

Come ogni modifica al sistema fiscale, anche quella che prevede un aumento del costo del bollo sul dossier titoli contiene degli aspetti controversi che necessitano di chiarimenti. In attesa di un intervento da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’Abi ha inviato alle banche un’informativa attraverso la circolare tributaria n. 13 del 29 luglio 2011.

Con tale circolare, in particolare, l’Associazione bancaria italiana ha evidenziato alcuni degli aspetti problematici relativi alla nuova versione dell’imposta di bollo prevista per le comunicazioni relative ai depositi titoli rilasciate alla clientela.

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Proroga scadenza versamenti sostitutiva premi produttività 

Con la circolare 36/E del 28 luglio l’Agenzia delle Entrate ha spostato dal 1° agosto al 16 dicembre la scadenza per il versamento dell’importo dovuto dai sostituti di imposta che nel corso dei primi due mesi dell’anno hanno applicato la detassazione su voci variabili della retribuzione, pur in assenza di accordi o contratti collettivi di secondo livello.

In questo caso, tuttavia, l’allungamento della scadenza non deriva dalla necessità  di prorogare il temine per l’adempimento degli obblighi fiscali in vista delle vacanze estive, come già  accaduto per la proroga delle scadenze fiscali al 22 agosto, ma dalla considerazione delle difficoltà  manifestate dagli stessi sostituti d’imposta obbligati ad effettuare il versamento.

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Proroga scadenze fiscali al 22 agosto 2011

Delle vacanze estive tiene conto anche il fisco. Il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 12 maggio scorso ha infatti spostato al 20 agosto le scadenze fiscali del periodo compreso tra il 1° e il 20 agosto stesso. Il 20 agosto, tuttavia, quest’anno cade di sabato, per cui il giorno ultimo per l’adempimento degli obblighi fiscali slitta a lunedଠ22 agosto.

Slittano al 22 agosto anche le scadenze fissate al 31 luglio, in quanto quest’anno cade di domenica e fa quindi rientrare tali scadenze in quelle oggetto della proroga.

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Nuove tasse casa manovra finanziaria 2011

Tra le novità  introdotte dalla manovra finanziaria figurano alcune misure che vanno a colpire i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale, i proprietari di immobili concessi in locazione e gli inquilini di immobili in affitto.

Per i primi la brutta notizia riguarda la reintroduzione dell’Irpef sulla prima casa, ovvero una riduzione della deduzione dall’imponibile Irpef. Il regime attuale prevede infatti una deduzione pari alla rendita catastale dell’immobile adibito ad abitazione principale e delle relative pertinenze, mentre in forza di quanto stabilito dalla manovra tale deduzione non sarà  pi๠integrale ma sarà  ridotta del 5% nel 2013 e del 20% dal 2014.

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Detrazione fiscale ticket ricette mediche

Per i contribuenti residenti in una delle regioni che hanno già  approvato l’introduzione del ticket sanitario da 10 euro sulle ricette mediche inerenti a visite mediche specialistiche ed esami (esami del sangue, radiografie, ecc.) una seppur magra consolazione riguarda la già  esistente detrazione Irpef del 19% sulle spese mediche e che interesserà  anche il costo pagato per il nuovo ticket sulle ricette.

Per poter usufruire di tale detrazione, tuttavia, come già  accadeva prima dell’introduzione del nuovo ticket, occorre che le spese mediche sostenute nell’ambito di un determinato anno di imposta superino i 129,11 euro, in caso contrario non si avrà  diritto ad alcuna detrazione.

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Dichiarazione prevalente destinazione abitativa condominio

Per i lavori di ristrutturazione edilizia, di restauro e risanamento conservativo e per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati su immobili a prevalente destinazione abitativa èprevista l’applicazione dell’Iva agevolata al 10% sia sul costo dei lavori che su quello dei materiali utilizzati, purchè questi vengano forniti dalla stessa impresa che si occupa della realizzazione dei lavori e purchè questi non abbiano un valore significativo nell’ambito dell’intervento inteso nel suo complesso.

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