Trasmissione telematica corrispettivi

Oltre ai problemi teorici, la circolare 2/2010 ha chiarito molti aspetti di natura tecnica e operativa in merito alla trasmissione telematica dei corrispettivi.

Le istruzioni hanno interesse non solo per le imprese di servizi ma anche per le ditte operanti nella grande distribuzione (e che dunque trasmettono i corrispettivi telematicamente già  dal 2005), poichè le modalità  tecniche sono state recentemente variate dall’Agenzia delle Entrate.

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Corrispettivi telematici per imprese di servizi

La legge 311/2004 consentଠalle imprese operanti nel settore della grande distribuzione di semplificare la tenuta della contabilità , sopprimendo il registro dei corrispettivi e inviando mensilmente per via telematica un file contenente tutti i ricavi del mese precedente.

L’invio telematico dei corrispettivi ha anche eliminato l’obbligo di certificare gli stessi: non vi èquindi pi๠la necessità  di emettere lo scontrino fiscale o la ricevuta; se perಠil cliente richiede la fattura, permane l’obbligo di emetterla.

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Nuova tempistica per la trasmissione telematica dei corrispettivi

supermercato

Sta entrando in vigore proprio in questi giorni il dispositivo del provvedimento emanato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate lo scorso 12 marzo e rivolto a tutti gli operatori nel settore della grande distribuzione organizzata.

Questi soggetti, identificati con supermercati e ipermercati con superficie di vendita superiore a 250 metri quadrati (o solo 150 se situati in Comuni di popolazione inferiore a diecimila abitanti), possono optare per rinunciare alla tenuta del registro contabile dei corrispettivi e a certificare con ricevute e scontrini fiscali le cessioni, purchè trasmettano telematicamente i corrispettivi stessi all’Agenzia delle Entrate.

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Psicologi e idraulici all’ipermarket

idraulica

In un articolo pubblicato pochi giorni addietro, il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha portato in evidenza un fenomeno del tutto nuovo e interessante nel mondo della grande distribuzione: si sta diffondendo a macchia d’olio la moda di predisporre degli spazi interni ai supermercati e soprattutto agli ipermercati dove sono svolte quelle attività  che fino a poco tempo fa era impensabile immaginare.

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Molte novità  nella trasmissione dei corrispettivi (III)

agenzia-delle-entrate-logo

La rivoluzione, infine, riguarda anche gran parte del contenuto del file da inviare telematicamente.

Secondo lo schema precedente, era necessario riportare i dati riferiti ad ogni singolo giorno, indicando globalmente i corrispettivi incassati, nonchè specificando una per una le informazioni riferite ad ogni singola operazione documentata con fattura.

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Invio telematico dei corrispettivi

logo dell'agenzia delle entrate

La scelta di inviare telematicamente i corrispettivi èfacoltativa, senza alcun obbligo. L’opzione èinoltre revocabile in un esercizio futuro.
Una volta esercitata tale scelta, l’imprenditore non ha pi๠l’obbligo nè di emettere gli scontrini (se non come puro promemoria privo di valenza fiscale a favore del cliente, e questo spiega perchè i documenti emessi dalla maggior parte degli ipermercati recano la dicitura “scontrino non fiscale”), nè di compilare il registro dei corrispettivi. Rimane perಠl’obbligo di emettere fattura quando vi fosse l’espressa richiesta da parte del cliente.

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Trasmissione dei corrispettivi: molte novità  (I)

agenzia delle entrate

La legge Finanziaria per il 2005 (L. 311/2004) aveva previsto per le imprese di grande distribuzione la facoltà  di inviare periodicamente per via telematica i dati sui corrispettivi registrati giorno per giorno, eliminando nello stesso tempo sia l’obbligo di certificare gli stessi tramite scontrino fiscale sia l’obbligo di compilare il tradizionale registro dei corrispettivi.

La stessa legge aveva demandato ad un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate il compito di specificare nel dettaglio i dati da inviare e le modalità  della trasmissione. Il direttore provvide con un atto emanato l’otto luglio del 2005, il quale ha regolato la materia in questi anni.

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Disoccupazione in crescita, ma alcune aziende assumono

Se le previsioni vedono un’Italia a rischio recessione con un tasso di discoccupazione in forte crescita fino a raggiungere l’8% (nella crisi del ’29 era il 30%) portanto cosଠad avere ben 2.000.000 di persone senza un impiego, esiste un’altra Italia che assume e regala posti di lavoro che in molti casi risultano essere anche a tempo indeterminato.

E’ la grande distribuzione a far da padrone in questa situazione come ad esempio IKEA, Media World e i settori legati all’energia come Enel ed Eni che nella scorsa settimana abbiamo visto in forte crisi.

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