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Restituzione del mutuo senza mora, ecco quando

Il tasso della mora supera il tasso di usura? Allora in questo caso viene previsto solo la restituzione del mutuo senza altri oneri. Ottima notizia in un certo modo per tutti coloro che stipulato un mutuo e che si trovano a dover fare i conti con la restituzione del capitale con tassi di mora molto alti.

mutuo

La notizia arriva in seguito a quando stabilito da un’ordinanza della Cassazione il 4 ottobre scorso, che ha rigettato il ricorso di Bancapulia s.p.a. nei confronti di Fallimento Extramoenia – Matera Congressi s.p.a. Secondo la Suprema Corte il tasso soglia d’usura non riguarderebbe solo gli interessi che normalmente sono dovuti alla banca, ma anche quelli previsti in relazione alla mora.

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Differenza fra T.A.N. e T.A.E.G.

soldi euro

Le sigle T.A.N. e T.A.E.G. sono utilizzate con grande frequenza nei contratti di natura finanziaria: mutui, leasing, factoring, aperture di credito, piccolo prestito, prestito personale e cosଠvia. Tuttavia, non tutti sono a conoscenza del loro significato, e poichè si parla di oneri finanziari spesso rilevanti, averne un’esatta percezione puಠconsentire di evitare salassi inaspettati.

Le due sigle indicano rispettivamente il “Tasso Annuo Nominale” e il “Tasso Annuo Effettivo Globale”.

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Moratoria dei debiti bancari: le modalità  applicative

mutui e banche

Se, al termine dell’istruttoria, la banca decide di concedere la moratoria all’impresa richiedente, i risultati saranno i seguenti.

La quota-capitale che deve essere restituita in un contratto di mutuo a medio-lungo termine è“congelata” per un periodo che puಠarrivare a dodici mesi; al termine, si tornerà  a versarla negli stessi termini precedenti. Nei mesi intermedi, perà², occorrerà  continuare a versare gli interessi calcolati al tasso concordato e sull’ammontare del debito residuo.

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L’home banking si diffonde in Italia

palmare

Negli ultimi anni il conto corrente online èdiventato una realtà  anche nel panorama bancario italiano.

Sono ormai quasi l’8% gli italiani che utilizzano per la gestione del proprio conto bancario l’home banking, ovvero la possibilità  di gestire il proprio conto, dall’effettuazione di bonifici al monitoraggio dell’andamento dei risparmi alle altre comuni operazioni, direttamente dal proprio computer di casa.

Negli ultimi anni la possibilità  di gestire il proprio conto si èulteriormente allargata anche a telefoni cellulari e palmari, di modo che praticamente si puಠoperare come se si fosse davanti allo sportello bancario ovunque ed a qualunque ora del giorno e della notte.

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Ridotta l’aliquota sulle rate dell’IRPEF

acconti irpef

Il saldo dell’IRPEF del 2008, cosଠcome il 40% dell’acconto sull’IRPEF del 2009, doveva essere versato entro il 16 giugno scorso, data prorogata al 6 luglio per i soggetti sottoposti agli studi di settore.

In alternativa al versamento di queste intere somme, èperಠconsentito rateizzare i pagamenti in tante quote di pari importo, da versare mensilmente. Il numero delle rate, fino ad un massimo di sei, èa scelta del contribuente.

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Cambiamenti per gli interessi passivi?

pagamento delle tasse

Quando il Governo Prodi introdusse il meccanismo descritto, l’intenzione era quella di spingere le imprese verso un percorso virtuoso. Appare evidente, infatti, che a parità  di condizioni risultano nettamente avvantaggiate le imprese con un reddito operativo lordo pi๠ragguardevole e con un grado di indebitamento inferiore.

Al contrario, le imprese fortemente indebitate (e dunque con un pesante carico di interessi passivi) e con una situazione produttiva infelice, in cui le scarse vendite non consentono di superare abbondantemente i costi operativi (e dunque con un R.O.L. ridotto quando non nullo o negativo) si ritrovano nell’impossibilità  di dedurre buona parte degli oneri finanziari sostenuti.

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Interessi passivi

Si ipotizzi una Srl che nel 2008 abbia interessi attivi per 1.000, interessi passivi per 30.000 e il R.O.L. pari a 50.000. Supponiamo che tutti i proventi siano imponibili e che dunque le regole per la deducibilità  si applichino alla totalità  degli interessi passivi.

Perciಠrisulterà  quanto segue: 1.000 di interessi passivi sono deducibili perchè pari all’ammontare degli interessi attivi. I rimanenti 29.000 devono invece affrontare la prova del R.O.L. Ai fini del calcolo, come detto, esso èincrementato di 10.000 (solo per il 2008) e perciಠraggiunge il valore totale di 60.000.

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Nodo degli interessi passivi (I)

obblighi fiscali

Voce negativa spesso molto pesante nel Conto Economico di molte imprese, gli interessi passivi (derivanti da mutui, obbligazioni, scoperti di conto corrente, contratti di leasing ecc.) sono da anni oggetto di una disciplina fiscale piuttosto tormentata, fra regole di deducibilità  che variano al cambiare dei governi, ma ogni nuova variante introdotta dal legislatore sembra voler sempre pi๠complicare la vita di imprenditori e consulenti, col ricorso a regole di calcolo sempre pi๠astruse.

Nel 2007, il Governo Prodi eliminಠalcune regole molto complesse introdotte da Tremonti nella precedente legislatura, ma sostituendole con altri metodi di calcolo altrettanto complessi se non di pià¹.

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