Da punto di vista dell‘inflazione le cose sono cambiate nel mese di giugno, rispetto al precedente mese di maggio. L’inflazione era rimasta stabile nel mese di maggio, ma a giugno il livello dei prezzi èsensibilmente aumentato e quindi fare la spesa costerà di pi๠per tutti i consumatori italiani. Dei dati e delle rilevazioni che potrebbero aggravare la situazione dei consumi in Italia, che sono nettamente crollati ormai da diversi trimestri.
Istat
Redditometro 2013
Parliamo in questo articolo del redditometro, il nuovo strumento anti evasione che dovrebbe basare i suoi calcoli sui redditi certi. Tali dati permetteranno ai funzionari del fisco di calcolare il reddito presunto, il quale per poter essere oggetto di un accertamento dovrà comune superare di almeno il 20 per cento il reddito dichiarato.
Assegni familiari Inps
Dal 1° gennaio di quest’anno sono variati i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione del pagamento degli assegni familiari 2012-2013, oltre ai limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni nei confronti di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Inflazione resta stabile nel mese di maggio
L’Istat ha diffuso i dati relativi all’inflazione nel mese di maggio, che si presenta stabile su base mensile. Il potere di acquisto degli italiani èrimasto stabile rispetto al mese precedente dello stesso anno 2013, ma le notizie su base annua non sono incoraggianti. L’aumento rispetto all’anno scorso, prendendo come riferimento il mese di maggio del 2012, èdell’1,5%.
Produzione industriale crolla del 6,8%
Crolla la produzione industriale. A febbraio 2012 il calo èstato dello 0,7% rispetto al mese di gennaio (dato destagionalizzato) mentre l’indice corretto per gli effetti del calendario (a febbraio 2012 i giorni lavorativi sono stati 21 rispetto ai 20 del corrispondente mese 2011) èsceso su base annua del 6,8%. Nel trimestre dicembre-gennaio-febbraio, la produzione industriale èdiminuita dell’1% in confronto al trimestre immediatamente precedente, mentre nel primo bimestre del 2012 c’ stato un -5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I risultati, resi noti dall’Istat, sono i peggiori registrati a partire dal novembre 2009, quando la produzione segnಠun calo del 9,3%.
Tasso disoccupazione Italia sfiora il 9%
Il numero degli occupati anno su anno èsceso di 23 mila unità per effetto di un aumento degli occupati donne, ed un calo invece della componente maschile. Concentrando l’attenzione sulle nuove generazioni, l’Istat ha rilevato nel mese di dicembre del 2011 un tasso di disoccupazione giovanile in calo dello 0,2% al 31% a fronte dei cosiddetti inattivi, tra i 15 ed i 64 anni, che allo stesso modo sono scesi dello 0,2%, e che corrispondono a -34 mila unità .
Disoccupazione in Italia a giugno 2011 ferma all’8%
Nel mese considerato, in particolare, gli occupati sono risultati pari a 22.917 unità , ovvero in diminuzione dello 0,1% rispetto a maggio 2011 e in aumento dello 0,1% rispetto a giugno 2010. Il tasso di occupazione, pari al 56,9%, èinvece risultato stabile sia su base mensile che su base annua.
Produzione industriale in calo a maggio 2011
Secondo i dati diffusi dall’Istat, in particolare, a maggio l’indice corretto per i giorni lavorativi ha registrato un incremento dell’1,8% su base annua rispetto +3,8% di aprile. Si tratta di un calo atteso dagli addetti ai lavori e che grazie all’ottima performance di aprile non dovrebbe incidere negativamente sul dato trimestrale relativo alla produzione e su quello relativo al Pil.
Assegno di maternità 2011
Durante l’anno in corso, in particolare, gli aventi diritto che ne faranno richiesta riceveranno un assegno di importo pari a 316,25 euro mensili per cinque mesi, per un totale di 1.581,25 euro.
Disoccupazione in Italia nel 2010 all’8,4%
Nel corso dello scorso anno il tasso di disoccupazione giovanile ha registrato una crescita di 2,4 punti percentuali al 27,8%, mentre per le donne residenti nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 40,6%.
Posti di lavoro vacanti in crescita a febbraio 2011
Nell’industria, in particolare, il tasso di posti vacanti èrisultato pari allo 0,5%, ossia superiore di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel settore dei servizi, invece, èrisultato pari allo 0,7%, ovvero in aumento di 0,2 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Retribuzioni in aumento nel 2010, lo rileva l’Istat
L’Istat ha anche precisato che il tasso di inflazione medio annuo nel 2010 èstato pari all’1,5%, per cui l’incremento delle retribuzioni èstato superiore rispetto a quello dei prezzi al consumo. Per quanto riguarda dicembre, invece, il tasso di inflazione annuo èstato pari all’1,9%, quindi l’incremento delle retribuzioni èstato inferiore a quello dei prezzi al consumo.
Disoccupazione novembre 2010 a 8,7%
A novembre, in particolare, il numero di occupati risulta in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,1% rispetto a novembre 2009.
Disoccupazione ottobre 2010 ai massimi dal 2004
Se si considera il terzo trimestre dell’anno, invece, il tasso di disoccupazione risulta pari all’8,3%, ossia in calo rispetto all’8,4% del secondo trimestre e in aumento rispetto all’8,0 dello stesso periodo dello scorso anno.
Retribuzioni ottobre 2010 +1,5%
La variazione nulla rispetto al mese precedente ècausata principalmente da una serie di adeguamenti contrattuali, tra cui l’aggiornamento degli importi relativi alle indennità a livello locale per il settore dell’edilizia e l’erogazione dell’incremento tabellare per i dipendenti in relazione all’accordo delle case di cura private.