L’imposta èesigibile e detraibile una volta trascorso un anno dall’operazione, mentre chi riceve fattura con la dicitura “Iva per cassa” puಠdetrarre subito l’imposta, a meno che a sua volta non abbia scelto di usufruire del medesimo regime.
IVA per cassa
Iva per cassa a partire dal 1° dicembre 2012
Ne deriva quindi che per chi sceglierà questo regime anche la detrazione d’imposta sarà possibile solo dopo che sarà stato effettuato il pagamento al fornitore.
Le nuove regole sull’IVA per cassa del decreto Sviluppo
Ennesima rivoluzione IVA in arrivo da Bruxelles
Sarà quindi indispensabile che l’Italia adotti le ultime novità in arrivo da Bruxelles, anche se non subito. Le nuove regole, infatti, dovranno entrare in vigore nel 2013, cosicchè gli Stati hanno due anni e mezzo a disposizione per varare le necessarie modifiche normative.
Scarsa diffusione dell’IVA per cassa
In sintesi, èpossibile rinviare la data in cui l’imposta sul valore aggiunto diviene esigibile dall’Erario dal momento della fatturazione a quello in cui avviene l’effettivo incasso.
Alcune riflessioni sull’IVA per cassa
Un aspetto molto sottolineato èla necessità di tenere sotto controllo l’andamento del volume d’affari, per assicurarsi non solo “se†ma anche “quando†si dovesse superare la soglia dei duecentomila euro.
IVA per cassa al debutto
In estrema sintesi, esso consiste nella possibilità di rinviare l’insorgenza del debito IVA dal momento dell’emissione della fattura al momento in cui si percepirà l’incasso, fino ad un termine massimo di un anno dalla data di emissione, e solo purchè il cessionario sia a sua volta titolare di partita IVA.