Un aspetto molto sottolineato èla necessità di tenere sotto controllo l’andamento del volume d’affari, per assicurarsi non solo “se†ma anche “quando†si dovesse superare la soglia dei duecentomila euro.
iva
Regime IVA semplificato per gli agriturismi
Una delle categorie interessate èquella degli esercenti attività agrituristiche. Per essi èinfatti stabilito che l’IVA a credito del periodo di nostro interesse (mese o trimestre che sia) èpari al 50% esatto dell’IVA a debito. In altre parole, il calcolo avviene in maniera forfetizzata.
Chiedere rimborso IVA (III)
In realtà , questa regola generale trova un’eccezione a favore di due categorie di imprenditori. I primi sono coloro che operano in maniera elevata nell’import-export: poichè le cessioni all’esportazione sono operazioni non imponibili mentre le importazioni lo sono, l’imprenditore ècostretto a versare continuamente l’IVA ai suoi fornitori e a non riceverne dai suoi clienti, trovandosi costantemente a credito con tutti i problemi di liquidità che ne seguirebbero.
Chiedere rimborso IVA (II)
Tuttavia, poichè il debito puಠessere versato anche in ritardo di qualche mese aggiungendo gli interessi e la scadenza per l’invio della dichiarazione èdi molto successivo (quest’anno èil 30 settembre), puಠanche capitare che l’accertamento del saldo IVA avvenga diversi mesi dopo.
Chiedere rimborso IVA (I)
In generale, chi vanta un credito d’imposta puಠscegliere se chiederlo a rimborso o conservarlo per compensarlo con altri debiti. Ma proprio perchè i crediti in materia di imposta a valore aggiunto sono cosଠnumerosi e frequenti, il legislatore ha preferito adottare in questo ambito una serie di cautele per evitare che possano esserci abusi.
Dati fiscali del 2007
I contribuenti IRPEF sono stati oltre quaranta milioni, con un reddito dichiarato superiore del 5,7% rispetto all’anno precedente.
Uno su quattro, perà², riportava un reddito cosଠbasso o comunque azzerato da deduzioni e detrazioni, che di fatto non aveva imposte da pagare. Considerando solo i restanti tre quarti, si calcola un’imposta media pari a 4.480 euro pro-capite.
Impegno crescente nella lotta all’evasione
Nel corso di una conferenza stampa, Befera e i suoi collaboratori hanno illustrato i risultati complessivi ottenuti nel 2008, dimostrando l’erroneità di tali convinzioni (“Abbiamo deciso di far parlare i numeriâ€).
IVA e bollo alternativi sulle quietanze di pagamento
Il Testo Unico sull’Imposta di Bollo (DPR 642/1972)stabilisce all’articolo 13 una regola generale: i documenti con i quali un soggetto dichiara di aver ricevuto un corrispettivo sono soggetti ad imposta quando l’ammontare del compenso – al lordo di eventuali ritenute – supera l’importo di 77,47 euro. Un esempio classico èquello delle ricevute rilasciate in seguito a prestazioni occasionali.
Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (III)
àˆ da notare che l’editore che adotta il sistema forfettario èsentato dal fatturare le cessioni, al contrario di quanto avviene nell’altra ipotesi.
Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (II)
Per loro, anzi, gli acquisti e cessioni di tali beni sono “fuori campo†IVA, e non devono nemmeno comparire in dichiarazione. Chiaramente, l’onere dell’imposta ricade sul consumatore finale, che acquistando il prodotto rimborsa l’imposta alla casa editrice.
Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (I)
Alla scadenza, l’accipiens restituisce i beni al tradens oppure, in sostituzione, il corrispondente valore in denaro.
Obblighi Intrastat per le operazioni intracomunitarie
Sapere quante e quali merci attraversano i nostri confini èinfatti necessario ai fini della programmazione economica pubblica.
Cessioni e acquisti intracomunitari
Secondo la disciplina oggi vigente, che prevede l’assoggettamento ad IVA nel Paese di destinazione, le cessioni intracomunitarie sono operazioni non imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto: questo significa che dovranno essere regolarmente fatturate e l’ammontare entrerà a far parte del volume d’affari, ma non si applicherà il tributo.
Detrazione IVA per vitto e alloggio: circolare discutibile n. 6/2009
Molti operatori, tuttavia, in questi mesi hanno preferito rinunciare a tale beneficio fiscale per motivi di pura semplicità : soprattutto per le imprese di grandi dimensioni in cui molti dipendenti sono impegnati continuamente in trasferte di lavoro, contabilizzare ogni singola fattura separando imponibile e imposta sarebbe risultata un’operazione lunga e complessa.
Deduzione spese auto: un po’ di chiarezza (VI)
La tassa di circolazione e la polizza sulla responsabilità civile, che sono escluse da IVA, non sono fatturate, ma per dedurre il costo èsufficiente conservare le relative ricevute.
In tutti i casi, èbene che tali documenti riportino anche la targa del veicolo cui si fa riferimento, per evitare dubbi e contestazioni.