Al momento in cui scriviamo, perà², tale decreto non èancora uscito in Gazzetta Ufficiale e gli ennesimi aggiustamenti dell’ultima ora non sono affatto da escludersi. Gli operatori rimangono cosଠancora nel dubbio di cosa fare nelle prassi operative di tutti i giorni.
iva
Territorialità dei servizi IVA: la natura del committente
àˆ bene ricordare che sono soggetti passivi: imprenditori e liberi professionisti, società , enti pubblici ed enti non commerciali (anche per le operazioni strettamente istituzionali).
Compensazioni IVA: il credito del 2008 e gli altri dubbi
Il primo problema riguardava l’ipotesi che dal 2008 residuasse ancora un credito d’imposta non utilizzato in compensazione, destinato a cumularsi con quello del 2009. àˆ stato precisato che le nuove norme sui controlli indispensabili per apporre il visto di conformità per i crediti superiori a quindicimila euro riguardano solo l’anno 2009: cosicchè, qualunque sia l’importo residuo del credito del 2008, non èrichiesto alcun controllo particolare.
Compensazione IVA: l’uso dell’home banking
Con quest’ultimo intervento dell’Agenzia, si puಠritenere che il quadro sia ormai definito, anche se niente puಠescludere che la pratica operativa farà sorgere in futuro nuove difficoltà di interpretazione.
Modello IVA Base: una novità assoluta
Non èsolo una soluzione inedita ma anche sorprendente, dato che l’ideazione del nuovo modello non era stata anticipata in alcun modo, e gli addetti ai lavori se lo sono trovati di fronte di punto in bianco.
Comunicazione dati IVA 2010
Questa èla motivazione della comunicazione dati annuale, lo scarno modello che tutti i titolari di partita IVA (salvo eccezioni) devono inviare entro il prossimo primo marzo. I valori di dettaglio sono contenuti nella dichiarazione, ma gli importi totali vanno anticipati con la comunicazione dati.
Deroghe territorialità dei servizi IVA
I servizi, perà², non sono tutti uguali fra loro: possiamo infatti distinguere i servizi “generici†da alcune categorie particolari. I servizi generici sono quelli a cui si applicano le regole descritte senza ulteriori considerazioni. I servizi particolari, invece, sono quelli a cui si applicano norme in parte divergenti, in deroga alle regole ordinarie.
Fatturazione tra soggetti Unione Europea
La fattura che dovrà emettere il prestatore del servizio, perà², oltre a recare la dicitura di esclusione avrà altre due peculiarità che la distingueranno dalle altre: sarà obbligatorio indicare il numero di identificazione (per gli italiani: il numero di partita IVA) del cliente, che normalmente non occorre specificare, e il suo ammontare non entrerà a far parte del volume d’affari, al contrario delle altre operazioni per cui vi èobbligo di fatturazione (sarà bene, dunque, compiere registrazioni a parte per non fare confusione).
Nuove regole IVA Unione Europea
àˆ da notare subito una prima novità : con le nuove regole, gli enti non commerciali (associazioni, fondazioni ecc.) sono sempre considerati soggetti passivi, anche quando acquistano servizi per finalità istituzionali, purchè identificati ai fini IVA.
Territorialità dei servizi ai fini IVA
In ogni caso, mettendo insieme il contenuto della circolare con quello della direttiva e con le analisi degli studiosi, possiamo provare a tracciare un quadro complessivo.
Direttive comunitarie IVA 2010
Tre sono i capitoli principali: le nuove regole di rimborso IVA ai non residenti (di cui abbiamo già trattato), le novità su tempistica e contenuto della comunicazione all’Agenzia delle Dogane delle operazioni intracomunitarie eseguite (questione ancora nebulosa su cui si attendono notizie con grande urgenza, data l’imminenza delle scadenze a carico dei contribuenti) e le nuove regole sulla territorialità dei servizi in materia di IVA e di rimborso iva.
Stati Uniti pronti ad adottare l’IVA
Imposte dirette e imposte indirette
In realtà , fra le varie categorie di tributi, solo le imposte riescono a riflettere la capacità contributiva dell’individuo o dell’ente. Il gettito delle imposte, perà², supera in misura schiacciante quello delle tasse e degli altri tributi, e quindi il precetto costituzionale si puಠritenere sostanzialmente rispettato.
Controlli per visto di conformità (seconda parte)
Esistono infatti alcune situazioni in cui la circolare richiede di eseguire controlli pi๠approfonditi, e (sebbene non sia detto esplicitamente) pare necessario andare nel merito dell’operazione, oltre la correttezza delle fatture o dei registri contabili. àˆ perಠancora da capire come tali controlli approfonditi debbano essere condotti.
Controlli per visto di conformità (prima parte)
I professionisti incaricati devono accertare che il credito dichiarato sia effettivamente sussistente; ma èfacile capire che, se una grande azienda emette e riceve ogni anno centinaia o migliaia di fatture, un controllo approfondito diviene un’attività enorme se non impossibile.