Visto di conformità , nuove istruzioni

iva

La circolare 57/2009 dell’Agenzia delle Entrate ritorna sul tema del visto di conformità  da apporre sulla futura dichiarazione IVA, indispensabile per compensare in F24 eventuali crediti superiori a quindicimila euro.

Contemporaneamente èstato varata la nuova bozza della dichiarazione IVA: èla terza versione, presumibilmente quella definitiva. Non a caso sono state rilasciate anche le istruzioni per la compilazione, che in genere sono il segnale che altre variazioni non vi saranno.

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Rapporto 2009 della Guardia di Finanza

guardia di finanza

Il generale Cosimo Arrigo, comandante della Guardia di Finanza, ha presentato a Roma il tradizionale rapporto annuale sull’attività  delle Fiamme Gialle fra il mese di gennaio e quello di novembre dell’anno ormai agli sgoccioli.

La lotta all’evasione fiscale, già  molto accesa negli ultimi anni, si èulteriormente intensificata, e a quest’attività  si èdedicato il 50% dell’attività  complessiva dei funzionari. Sono stati eseguiti oltre centomila fra controlli e verifiche, che hanno portato all’emersione di oltre trenta miliardi di euro di redditi non dichiarati, oltre a quasi cinque miliardi e mezzo di IVA non fatturata e/o non versata.

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Nuova procedura rimborsi IVA ai non residenti

soldi euro

Dovrebbe essere ormai imminente il varo da parte del Governo di alcune novità  di grande peso all’interno della legge sull’IVA e del rimborso IVA, in ossequio alle direttive europee.

Fra le novità  pi๠interessanti, la rivoluzione semplificatrice della disciplina con cui i soggetti passivi non residenti possono ottenere i rimborsi sull’IVA sborsata in un altro Paese comunitario. Precisiamo che, con il concetto di “soggetti passivi”, facciamo riferimento a chi esercita attività  d’impresa, arte e professione, escludendo dunque tutti i privati consumatori (per cui esistono altre forme di rimborso).

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Pro-rata di detraibilità  (seconda parte)

Per determinare quanta IVA addebitata dai fornitori èpossibile recuperare per chi esegue in tutto o in parte operazioni esenti, occorre innanzitutto determinare l’imposta “teoricamente detraibile”, ossia quella che si detrarrebbe se non ci fossero ulteriori complicazioni.

Ci riferiamo, dunque, all’imposta a monte totalmente o parzialmente recuperabile secondo le ordinarie regole sulla detraibilità . Una volta determinata questa quantità , l’applicazione del pro-rata di detraibilità  consente di individuare l’esatto ammontare che potremo confrontare con l’IVA a debito per il calcolo finale.

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Pro-rata di detraibilità  (prima parte)

Per rientrare nel campo di applicazione dell’IVA, un’operazione deve consistere in una cessione di beni o prestazione di servizi eseguita sul suolo italiano nell’esercizio di impresa, arte o professione.

La presenza dei requisiti descritti (soggettivo, oggettivo e territoriale) rende un’operazione imponibile; laddove perಠsussistessero motivi socio-politici tassativamente indicati dalla legge (principalmente l’art. 10 del DPR 633/1972), l’operazione èsente dall’imposta: esempi tipici sono le prestazioni sanitarie, quelle didattiche, quelle assicurative.

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Assicurazione sul visto di conformità  IVA

soldi euro

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti sull’assicurazione che tutti gli intermediari abilitati ad Entratel dovranno procurarsi per ottenere il diritto ad apporre il famigerato visto di conformità  sul credito IVA che emergerà  in dichiarazione.

La normativa, in realtà , èin gran parte ricalcata sulle norme del 1999 inerenti l’analoga assicurazione richiesta per “vistare” la dichiarazione dei redditi.

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Visto sul credito IVA, arrivano le prime istruzioni

iva

Una delle novità  fiscali pi๠importanti che saranno operative dal prossimo primo gennaio èquella del visto di conformità  sul credito IVA: per poter impiegare in compensazione orizzontale sul modello F24 eventuali crediti derivanti dall’ultima dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto oltre una soglia tollerata di quindicimila euro, occorrerà  che sul frontespizio della medesima dichiarazione sia apposto un visto da parte di un intermediario abilitato al servizio telematico Entratel.

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Cessioni di beni per cui non fu detratta l’IVA (seconda parte)

iva

Abbiamo accennato alle ipotesi di indetraibilità  soggettiva dell’IVA e alla percentuale di detrazione ammessa per chi fattura operazioni esenti da imposta: pensiamo, ad esempio, ad un medico.

Senza scendere nei complessi calcoli e modalità  di applicazione del pro-rata di deducibilità , diciamo sinteticamente che se egli emette fatture esenti da IVA per il 90% del suo complessivo volume d’affari, allora egli detrarrà  l’IVA sugli acquisti solo per il 10%.

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Cessioni di beni per cui non fu detratta l’IVA (prima parte)

euro

Alcune norme fiscali sono molto tecniche, e in genere non sono molto rilevanti per i non addetti ai lavori. La regola che analizziamo oggi, perà², pur essendo piuttosto complessa, ha un raggio d’applicazione che capita frequentemente nella vita di imprese e professionisti, ed èbene dunque chiarire qualche aspetto.

Talvolta al soggetto passivo capita di rivendere a terzi un bene strumentale per il quale, a suo tempo, l’IVA non era stata detratta (totalmente o parzialmente). La successiva cessione di questo bene va assoggettata all’imposta sul valore aggiunto oppure no?

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Imprese non residenti e rappresentanti fiscali

azienda residente all'estero

Negli ultimi tempi, il legislatore sta rivedendo diverse norme tributarie in materia di cittadini e imprese non residenti nel nostro Paese, talvolta per propria iniziativa e talvolta per adeguarsi alle decisioni dell’Unione Europea.

Una delle ultime novità  èstata stabilita all’interno del decreto legge 135/2009, entrato in vigore alla fine di settembre. In generale, infatti, coloro che non hanno la residenza nel territorio italiano (la cittadinanza non ha rilievo) devono nominare un rappresentante fiscale con finalità  di mandatario per gli adempimenti legati all’IVA.

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Contro le frodi-carosello, estensione del reverse-charge

settore auto

Non esiste una definizione precisa di quelle che giornalisticamente vengono chiamate “frodi-carosello”.

In generale, si usa questo termine per le truffe che sfruttano le normative comunitarie sull’IVA per fare in modo che una stessa operazione intracomunitaria, che passi attraverso la partecipazione di diversi soggetti fra cedenti, cessionari e intermediari, sia svolta in maniera tale che alla fine della fiera nessuno versi l’IVA dovuta.

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Nuove regole IVA nei trasporti pubblici

autobus

Anche il settore dei trasporti pubblici urbani si adegua al regime monofase, già  previsto per l’editoria.

Il Ministero delle Finanze ha infatti emanato il decreto attuativo delle modifiche apportate dal legislatore all’articolo 74 del Testo Unico sull’IVA, che contiene norme sparse sull’applicazione dell’imposta in alcuni settori particolari.

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Intrastat 2010 dettagli e modifiche

intrastatOltre alle novità  in materia di territorialità  dei servizi, la direttiva europea toccherà  diversi aspetti della trasmissione all’Agenzia delle Dogane del modello riepilogativo delle operazioni intracomunitarie, noto come Intrastat.

Le novità  introdotte avranno la funzione di combattere le frodi in materia di IVA a livello intracomunitario, riducendo le semplificazioni e rendendo pi๠pressanti le scadenze.

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Servizi intracomunitari, novità  iva 2010

Servizi intracumunitari

Mancano ormai pochi mesi ad alcune rivoluzioni che coinvolgeranno tutti i titolari di partita IVA che operano assiduamente od occasionalmente con altri Paesi aderenti all’Unione Europea.

In verità  siamo ancora in attesa della norma italiana che recepirà  nel dettaglio la direttiva comunitaria n. 2008/08, ma dovremmo ormai essere in dirittura d’arrivo, e comunque già  la norma europea contiene le linee-guida del cambiamento su cui èquindi possibile trarre conclusioni.

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L’IVA sulle operazioni inesistenti

FAN2027606

Talvolta (diciamo pure: spesso) due contribuenti dotati di partita IVA si accordano perchè il primo emetta una o pi๠fatture intestate al secondo a fronte di operazioni in realtà  mai avvenute. I vantaggi fiscali sono evidenti: il presunto cliente potrà  recuperare l’IVA indicata in fattura e considerare i costi fittizi per abbattere l’imponibile IRPEF e IRAP; il presunto fornitore, invece, si troverà  a dover dichiarare un reddito inesistente, ma se egli èin perdita in realtà  non si troverà  a dover pagare alcuna imposta.

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