Tali chiarimenti, in particolare, sono stati forniti in risposta all’interpello avanzato dall’ANCI, che chiedeva se l’età avanzata del coniuge convivente, superiore agli 80 anni, potesse essere considerata una fattispecie presuntiva di uno stato invalidante, oppure se anche in quest’ultima circostanza fosse comunque necessaria una certificazione medica attestante l’eventuale stato patologico.
lavoro
Durata del periodo di comporto per malattia
Il periodo durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro prende il nome di periodo di comporto e ha una durata che varia a seconda del contratto collettivo nazionale di riferimento.
Trasformazione co.co.pro. in contratto a tempo indeterminato
A fronte di cià², dunque, il personale ispettivo potrà procedere alla riqualificazione del rapporto di collaborazione in un rapporto di natura subordinata a tempo indeterminato, informando al contempo i competenti istituti di previdenza, qualora non ravvisi nel contratto uno specifico progetto, oppure nel caso in cui questo sia presente ma non abbia le caratteristiche indicate dalla normativa di riferimento.
Contratto a progetto inapplicabile ad alcuni lavori
In tema di co.co.pro, ricordiamo, la normativa attualmente in vigore prevede che tale tipologia contrattuale debba riferirsi unicamente ad un progetto specifico collegato ad un risultato finale che si intende perseguire. Il progetto deve inoltre essere descritto nel contratto e deve essere obiettivamente verificabile.
Reperibilità del lavoratore dipendente
In altre parole, durante il periodo di reperibilità il lavoratore deve poter essere immediatamente rintracciato dal suo datore di lavoro e deve poter giungere sul posto di lavoro entro breve per compiere la sua prestazione lavorativa in virt๠di esigenze improvvise e non prevedibili.
Assegnazione mansioni superiori
L’assegnazione, inoltre, diviene definitiva una volta trascorso un determinato periodo di tempo stabilito dal contratto collettivo nazionale di riferimento e che in ogni caso non puಠessere superiore a tre mesi, questo sempre che l’assegnazione di mansioni superiori non abbia avuto luogo a fronte della necessità di sostituzione di un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Demansionamento e onere della prova
Qualora l’imprenditore agisca in violazione di tale divieto, il lavoratore dipendente non solo ha il diritto di rifiutarsi di svolgere le mansioni di livello inferiore senza il rischio di incorrere in sanzioni disciplinari, ma puಠanche agire in giudizio nei confronti del datore di lavoro per ottenere un risarcimento danni.
Detrazione spese casa-ufficio
In tal caso èpossibile ottenere degli sconti sotto forma di deduzioni o detrazioni delle spese sostenute, purchè colui che svolge l’attività professionale direttamente da casa sia titolare di partita Iva.
Livelli contratto del commercio
A ciascun livello corrisposte una diversa retribuzione, crescente a mano a mano che si sale di livello. In particolare, il primo livello fa riferimento alla direzione esecutiva, mentre l’ultimo riguarda i dipendenti che sono addetti alle mansioni di pulizia o a mansioni equivalenti.
Deroghe al divieto di demansionamento
Da tale divieto deriva il legittimo rifiuto del lavoratore allo svolgimento di mansioni inferiori senza che ciಠcomporti il rischio di incorrere in sanzioni disciplinari, nonchè il suo diritto alla restituzione delle mansioni originarie o equivalenti, oppure in alternativa al risarcimento del danno causato alla sua professionalità .
Rettifiche comunicazioni telematiche obbligatorie
Lo stesso Ministero del Lavoro, inoltre, con la nota n. 7191/2012 ha anche illustrato le novità riguardanti le rettifiche di dati inviati mediante comunicazioni telematiche obbligatorie.
Proposta Ue a favore delle quote rosa
Per migliorare l’equilibrio tra i sessi, la Commissione europea ha formulato alcune proposte concrete. Tra queste figura la proposta che prevede l’obbligo di una quota minima del 40% per il sesso sottorappresentato tra i membri non esecutivi dei Cda.
Chi puಠfare l’amministratore dopo la riforma del condominio
In tema di requisiti per svolgere tale professione, occorre distinguere a seconda che si tratti di un soggetto fisico esterno al condominio stesso, di un condomino o di una società .
Pause rinnovi contratti a termine possono essere ridotte dai CCNL
La nuova normativa, ricordiamo, prevede che in caso di rinnovo di un contratto a tempo determinato debba intercorrere una pausa non inferiore a 90 giorni (dai precedenti 20 giorni), oppure di 60 giorni (dai precedenti 10) in caso di contratti fino a sei mesi.
Durata preavviso contratto del commercio
All’interno dello stesso contratto occorre inoltre distinguere a seconda del livello di appartenenza e degli anni di servizio presso l’azienda stessa.