Elsa Fornero disposta a modificare la riforma del mercato del lavoro

Elsa Fornero disposta a modificare la riforma del mercato del lavoro

Nonostante il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero si sia detto in pi๠di un’occasione convinto dell’indiscutibile bontà  della propria riforma del mercato del lavoro, avrebbe comunque recentemente avuto modo di ammettere che, tutto sommato, qualche modifica alla normativa approvata a luglio 2012, purchè non incidi sull’impianto del provvedimento in quanto tale, potrebbe sicuramente venir discussa con le parti sociali cosଠda migliorare una riforma che, purtroppo e stando a quanto dichiarato dai pi๠differenti esponenti del mondo industriale, non avrebbe sino ad oggi prodotto gli effetti sperati.

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Nuove regole per gli amministratori di condominio nella riforma

La riforma del condominio attualmente al vaglio del Parlamento contiene importanti novità  per gli amministratori di condominio.

Il testo provvisorio, in particolare, prevede che per poter svolgere questa professione bisognerà  iscriversi in un apposito registro istituito presso l’Agenzia del Territorio. L’iscrizione potrà  riguardare sia una persona fisica che una società . Sarà  inoltre necessario essere in possesso almeno del diploma di maturità  e seguire un apposito corso di formazione.

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Lo stop della Camera al decreto Esodati

Lo stop della Camera al decreto Esodati

Il decreto Esodati previsto dal primo decreto Spending review del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale dovrebbe riuscire a salvaguardare ben 55.000 esodati (portando in questo modo, in considerazione del decreto Esodati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in questi ultimi giorni in fase di attivazione, il numero degli esodati complessivamente tutelati dal Governo Monti, dopo il “pasticcio” della riforma delle pensioni del Ministro Fornero, a quota 120.000) avrebbe recentemente subito un nuovo stop, ad opera della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, dopo quello da noi segnalatovi nelle scorse settimane.

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Valutazione dello stress lavoro correlato

Valutazione dello stress lavoro correlato

Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, successivamente modificato ed integrato dal decreto legislativo numero 106 del 3 agosto 2009 recante Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, include, tra le altre cose e come certamente saprete, anche la valutazione dello stress lavoro correlato che, naturalmente, farebbe parte della ben pi๠vasta categoria della valutazione dei rischi in azienda.

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Sintomi dello stress lavoro correlato

Sintomi dello stress lavoro correlato

Abbiamo già  visto quanto l’abuso di lavoro e la dipendenza da lavoro possano diventare dannosi non solamente per l’individuo, letteralmente incapace di staccare nel secondo caso ed impossibilitato a staccare, a causa di un carico di lavoro e responsabilità  inadeguato alle proprie capacità  ed alle proprie competenza, nel primo caso, bensଠanche, e soprattutto, per l’azienda stessa che, privata del valido e fondamentale apporto dei propri pi๠validi e promettenti collaboratori potrebbe veder compromessa la propria intera produttività .

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Riposi per allattamento in caso di parto plurimo

L’art. 41 del Dlgs 151/2001 (“Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità  e della paternità ) prevede che in caso di parto plurimo le ore di permesso spettanti alla madre e al padre debbano essere raddoppiate.

Questo significa quindi che alle madri lavoratrici che hanno avuto un parto gemellare spettano durante il primo anno di vita dei bambini quattro ore di permesso giornaliero, anzichè due. Nel caso in cui l’orario di lavoro non superi le sei ore, invece, le ore di permesso spettanti saranno due anzichè una.

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Infortunio in itinere non sussiste se si usa la bicicletta

L’infortunio in itinere, ossia quello che si verifica durante il tragitto che il lavoratore percorre per andare dalla sua abitazione al luogo di lavoro, non sussiste, con conseguente perdita di ogni tipo di diritto in tema di indennizzo, nel caso in cui il lavoratore utilizzi una bicicletta nonostante il luogo di lavoro possa essere facilmente raggiunto mediante l’utilizzo di mezzi pubblici.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7970/2012, con la quale èstato rigettato il ricorso presentato da una donna che aveva avanzato richiesta di indennizzo nei confronti del proprio datore di lavoro per via di un infortunio conseguente ad una caduta in bicicletta mentre si stava recando al lavoro.

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Le figure professionali pi๠richieste dopo la riforma del mercato del lavoro

Le figure professionali pi๠richieste dopo la riforma del mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, letteralmente sconvolgendo il panorama italiano del lavoro, avrebbe altresଠcontribuito a modificare competenze, capacità  e professionalità  richieste a tutti colori i quali, avvicinandosi per la prima volta al mondo del lavoro, intenderebbero conquistare un posto di lavoro pi๠o meno fisso.

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Caratteristiche sanzione disciplinare

Nel caso in cui, al termine di un procedimento disciplinare, il datore di lavoro decida di irrogare una sanzione ad un suo dipendente, occorre che ciಠavvenga nel rispetto di determinate regole.

àˆ anzitutto necessario che una volta che venga presa tale decisione vi sia tempestività  ed immediatezza, nel senso che la sanzione disciplinare non puಠessere irrogata oltre il termine eventualmente fissato dalla contrattazione collettiva o comunque ad una eccessiva distanza dalla contestazione e dal decorso del termine a difesa.

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Procedimento disciplinare a carico del lavoratore dipendente

L’articolo 2106 del codice civile riconosce al datore di lavoro la possibilità  di sanzionare un suo dipendente qualora venga violato l’obbligo di diligenza e fedeltà , purchè la sanzione irrogata sia proporzionale alla condotta illecita tenuta. A questo limite sostanziale si aggiungono poi ulteriori limiti di carattere procedurale fissati dallo Statuto dei lavoratori e dall’interpretazione giurisprudenziale.

Tra questi figura l’obbligo di affissione del regolamento disciplinare in un luogo accessibile a tutti i lavoratori, ne deriva quindi che l’azione del datore di lavoro èsubordinata al rispetto di tale forma di pubblicità .

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Requisiti morali somministrazione e commercio

I requisiti morali, contrariamente a quanto previsto per i requisiti professionali, devono essere posseduti da coloro che svolgono attività  commerciale di somministrazione e commercio riguardante sia il settore alimentare che quello non alimentare.

Al riguardo, in particolare, l’art. 71 del decreto legislativo n° 59 del 26 marzo 2010 non fornisce un elenco dei requisiti morali di cui bisogna essere in possesso ma indica un elenco di persone che non possono svolgere attività  commerciale di alcun tipo, ovvero:

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