Interessi sullo stipendio per pagamento in ritardo

Il lavoratore ha diritto a ricevere lo stipendio nel periodo del mese stabilito dal contratto collettivo nazionale o dalla legge, per cui nel caso in cui il datore di lavoro paghi lo stipendio in ritardo il lavoratore ha diritto al pagamento oltre che dello stipendio anche degli interessi di mora maturati per ogni giorno di ritardo a partire dalla data in cui lo stipendio sarebbe dovuto essere corrisposto.

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Permessi ex festività 

Le disposizioni contrattuali vigenti prevedono per i lavoratori un numero annuo di permessi giornalieri retribuiti che corrispondono a giorni non pi๠considerati festività .

Nell’arco di ogni anno i giorni di permesso ex festività  sono cinque: il 19 marzo (San Giuseppe), il 13 maggio (Ascensione), il 3 giugno (Corpus Domini), il 29 giugno (Santi Pietro e Paolo) e il 4 novembre (Unità  Nazionale).

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Facebook èil miglior posto di lavoro del 2010

Da un sondaggio realizzato da Glassdoor su un campione di 150.000 lavoratori di aziende con pi๠di 500 dipendenti èmerso che Facebook èin assoluto il miglior posto di lavoro del 2010 in termini di soddisfazione dei suoi dipendenti, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti.

Il sondaggio èstato realizzato chiedendo alle persone intervistate di esprimere un voto sull’azienda basandosi su determinati fattori, tra cui lo stipendio, la competenza dei capi, le opportunità  di carriera, la correttezza e il rispetto.

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Retribuzioni ottobre 2010 +1,5%

In base a quanto diffuso dall’Istat ad ottobre 2010 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie èrimasto invariato rispetto al mese precedente mentre èstato registrato un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se si considerano i primi dieci mesi dell’anno, invece, l’incremento rispetto allo scorso anno ammonta complessivamente al 2,2%.

La variazione nulla rispetto al mese precedente ècausata principalmente da una serie di adeguamenti contrattuali, tra cui l’aggiornamento degli importi relativi alle indennità  a livello locale per il settore dell’edilizia e l’erogazione dell’incremento tabellare per i dipendenti in relazione all’accordo delle case di cura private.

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Licenziamento per superamento periodo di comporto

Il licenziamento individuale per superamento del periodo di comporto rientra nella fattispecie di licenziamento per giustificato motivo e non in quella del licenziamento disciplinare, di conseguenza il datore di lavoro non ha l’obbligo di contestare le singole assenze del lavoratore ma si puಠlimitare ad indicare il numero totale di assenze relative ad un determinato periodo.

A confermarlo èstata la sentenza della Corte di Cassazione n. 23920 del 2010, che di fatto annulla il precedente orientamento adottato dalla Corte stessa e che prevedeva per il datore di lavoro l’obbligo di indicare i giorni di assenza, in modo tale da consentire al lavoratore di poter replicare.

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Part time diventa full time se orario supera i limiti

Un rapporto di lavoro a tempo parziale puಠtrasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo pieno anche senza che le parti manifestino la loro volontà  in merito, purchè di fatto il lavoratore svolga un orario di lavoro prossimo a quello che dovrebbe svolgere se il suo rapporto di lavoro fosse a tempo pieno.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 21160/2010, pronunciata a seguito della richiesta proveniente da parte di un addetto al casello autostradale, che ha chiesto al Tribunale di accertare che il suo rapporto di lavoro a tempo parziale si era concretamente svolto secondo orari che superavano i limiti fissati dal contratto collettivo.

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Novità  Collegato lavoro

E’ in vigore da poche ore la la legge 183, meglio conosciuta come Collegato lavoro, approvata il 4 novembre e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 262 del 9 novembre.

Le novità  introdotte da questa nuova legge in materia di lavoro sono diverse e interessano pi๠categorie di lavoratori, a partire dall’abbassamento dell’età  per poter sottoscrivere un contratto di apprendistato, che passa a 15 anni dai 16 precedentemente richiesti, pur sussistendo l’obbligo di istruzione.

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Licenziamento durante il periodo di prova

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 23224 del 17 novembre 2010 ha chiarito alcuni dubbi interpretativi in merito al licenziamento durante il periodo di prova.

La fattispecie èdisciplinata dall’art. 2096 del codice civile, il quale al 3° comma stabilisce che “durante il periodo di prova ciascuna delle parti puಠrecedere dal contratto, senza l’obbligo di preavviso o d’indennità . Se perಠla prova èstabilita per un tempo minimo necessario, la facoltà  di recesso non puಠesercitarsi prima della scadenza del termine“.

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Stress da lavoro, nuova circolare sulla misurazione

In attuazione del Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro, il ministero del Lavoro ha diramato una circolare firmata dal direttore generale della Tutela delle condizioni di lavoro, Giuseppe Umberto Mastropietro, relativa alla valutazione dello stress lavoro-correlato.

La circolare, in particolare, recepisce le indicazioni della Commissione consultiva istituita dal Testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e stabilisce che il datore di lavoro, sia pubblico che privato, non solo èobbligato a tenere conto dei rischi da lavoro in tutte le sue scelte di tipo organizzativo e gestionale, ma deve anche considerare tutti i potenziali rischi per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli immateriali, proprio come quelli che riguardano lo stress lavoro-correlato.

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Maternità  e scadenza del contratto di lavoro

La circolare ministeriale del 1 dicembre 2004 riconosce il diritto alla maternità  anticipata o obbligatoria anche in caso di scadenza del contratto di lavoro, mentre la sentenza della Corte Costituzionale n. 405/2001 lo riconosce anche in caso di licenziamento per giusta causa, dovuto ad una colpa grave della lavoratrice.

La disciplina, tuttavia, varia seconda del periodo di tempo che intercorre tra la scadenza del contratto e la presunta data del parto.

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Lavoro familiare ancora a carico delle donne

Nel suo ultimo rapporto l’Istat ha sottolineato la forte disuguaglianza che ancora esiste nella divisione del carico di lavoro familiare tra i due partner.

Secondo quanto rilevato dall’Istituto, che ha basato il suo rapporto su un sondaggio a cui hanno preso parte oltre 18.000 famiglie e 40.000 persone, oltre il 76% del lavoro familiare èancora a carico delle donne. La situazione, dunque, resta pressochè immutata rispetto a circa sette anni fa, quando la percentuale era appena superiore al 77%.

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Bonus contributivo per chi continua a lavorare

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2010 èstato pubblicato il Decreto del 30 luglio 2010 (decreto Lavoro ed Economia) che prevede l’accredito figurativo ai fini pensionistici a favore dei lavoratori che, nel corso del 2010, beneficiano di misure a sostegno del reddito non collegate a ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro, che hanno almeno 35 anni di anzianità  contributiva e che hanno accettato un nuovo lavoro che prevede una retribuzione di misura inferiore di almeno il 20% rispetto a quella relativa al precedente lavoro.

In questo caso, quindi, se il lavoratore decidesse di continuare a lavorare perderebbe il trattamento a sostegno del reddito che ai fini pensionistici potrebbe essere per lui pi๠vantaggioso.

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Risarcimento infortunio sul lavoro ridotto per gli stranieri

Nel caso in cui la vittima di un infortunio sul lavoro sia un lavoratore straniero l’ammontare del risarcimento dovrà  essere proporzionato al valore del denaro dell’economia in cui vive il danneggiato.

Questo èil principio stabilito dalla sentenza n. 1637 del 2000 della Corte di Cassazione e a cui ha fatto riferimento anche una recente sentenza emessa dal tribunale di Torino a seguito della richiesta di risarcimento da parte dei familiari di un operaio albanese dipendente di un’azienda italiana morto mentre si trovava sul posto di lavoro, probabilmente a causa del mancato rispetto della normativa inerente alla sicurezza sul lavoro.

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Lettera di presentazione

La lettera di presentazione puಠessere definita come una sorta di introduzione al curriculum vitae, dal momento che ha la funzione di catturare l’attenzione del destinatario mettendo in risalto lo stretto collegamento esistente tra le proprie capacità  e i requisiti richiesti.

Per far si che il destinatario sia realmente attratto e che continui nella lettura del curriculum èbene che la lettera di presentazione sia compilata rispettando alcune semplici regole.

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Lavori socialmente utili

I lavori socialmente utili sono regolati dal D.L. n.468 del 1 dicembre 1997 e riguardano attività  che hanno ad oggetto la realizzazione di opere o la fornitura di servizi di utilità  collettiva.

Progetti di questo tipo possono essere promossi da amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici, società  a prevalente partecipazione pubblica e cooperative che forniscono servizi sanitari e educativi o da quelle che hanno come scopo principale l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nonchè quelle che hanno già  partecipato a progetti di questo tipo assumendo almeno il 50% dei lavoratori impegnati in precedenti progetti.

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