Salario integrale anche per il giovanissimo

L’età  minima per l’accesso all’occupazione èuno dei temi pi๠antichi nel diritto giuslavoristico: nell’Italia ultraliberale del XIX secolo, infatti, le primissime leggi di diritto del lavoro, approvate alla fine di quel centennio, riguardavano proprio la tutela dei minorenni avviati ad operare in condizioni spesso disumane.

Sono passati gli anni ma il tema rimane tuttora scottante. Secondo la normativa attuale, l’età  minima èdi sedici anni, e purchè sia stato adempiuto l’obbligo scolastico; fino ad alcuni anni fa, invece, l’unico requisito era l’aver compiuto quindici anni.

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Ascoltare musica al lavoro

Per molti anni, gli studiosi di organizzazione del lavoro sono stati concordi nell’affermare che condizioni ambientali pi๠favorevoli consentono un accrescimento delle prestazioni del singolo lavoratore.

Da cià², l’esigenza di dotare gli uffici di postazioni ergonomiche, impianti di climatizzazione, macchinette per il caffè quant’altro, nell’idea che tali investimenti, mettendo a loro agio i dipendenti, avrebbero favorito una loro maggiore efficienza.

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Prospettive dei green jobs

Da molto tempo esiste una diffusa e altrettanta vaga convinzione che i lavori legati al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente (i cosiddetti “green jobs”, e cioè“lavori verdi” facenti parte della Green Economy) siano destinati ad un’elevata crescita numerica.

Ci ha pensato l’osservatorio Ires a fare qualche studio sulla questione e a trasportare la questione dalle frasi generiche ad un’analisi pi๠approfondita.

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Numismatica, spazi di lavoro per gli appassionati

La numismatica èl’attività  di studio delle monete (metalliche e cartacee) sotto i vari punti di vista: storico, economico, tecnico e culturale.

La passione per le monete èvista per lo pi๠come un hobby, analogo a quella per i francobolli propria dei filatelici. Quelli che forse non si sa èche esiste una nicchia di mercato in crescita con interessanti prospettive lavorative per i pi๠competenti; d’altronde, in questo momento, in tutta Italia esistono venticinque università  che hanno istituito almeno un esame di numismatica all’interno dei corsi di laurea attivati.

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Previsioni sul futuro del lavoro

Nel mondo anglosassone sta facendo discutere un saggio scritto da un giornalista del Financial Times, Richard Donkin: “The future of work”, il futuro del lavoro.

Guardandosi intorno, interpellando impiegati e manager, studiando l’evoluzione delle nuove tecnologie, Donkin ha tratto una serie di conclusioni molto interessanti.

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Poco lavoro per i laureati

laurea

Un’indagine del quotidiano “Il Sole 24 Ore” non puಠche confermare quanto ègià  noto da molti anni, e cioèche moltissimi giovani laureati, spesso brillanti e intraprendenti, una volta terminato il percorso di studi devono accontentarsi di quello che gli viene offerto pur di sbarcare il lunario.

Cosଠaumenta il numero di lavoratori precari (con contratti a tempo determinato, interinali ecc.) che nel curriculum vitae vantano titoli teoricamente prestigiosi ma che di fatto si rivelano poco spendibili nel mondo del lavoro.

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Nuove misure a sostegno dei lavoratori

crisi economica

La crisi in atto ha portato molte migliaia di lavoratori a perdere l’impiego, una buona parte dei quali puಠcomunque fruire del trattamento straordinario d’integrazione salariale.

Per i cassintegrati, tuttavia, sono state previste diverse misure di tutela, alcune delle quali contenute nella recentissima manovra estiva. Quasi tutte le misure introdotte hanno il respiro calibrato sulla prevista durata della crisi: l’efficacia, infatti, sarà  a valere solo per gli anni 2009 e 2010.

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Opportunità  per lavorare all’estero

ristorante

Sebbene le offerte di lavoro a disposizione fuori dai confini italiani non siano poche, la contrazione della domanda ha colpito anche in quest’ambito.

Tuttavia, per quelle persone (soprattutto giovani) che sperano di passare i mesi estivi in qualche angolo d’Europa per un lavoro stagionale e magari per imparare una lingua, qualche possibilità  c’, a cercare bene.

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Cambiare lavoro crea molti timori

Molte statistiche dimostrano come i lavoratori siano sempre pi๠timorosi all’idea di cambiare lavoro, anche quando viene offerta una prospettiva professionale vantaggiosa e ricca di opportunità .

Il timore dipende dall’incertezza legata alla scarsa conoscenza della nuova azienda in cui si va ad operare, e al rischio che all’iniziale fortuna segua un’imprevedibile e successiva fase di difficoltà .

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Contro la crisi Ikea annuncia assunzioni di massa

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A fronte delle notizie quotidiane di imprese che si apprestano a licenziare centinaia di dipendenti quando non lo hanno già  fatto, una boccata d’ossigeno ci voleva davvero.

Ikea, la popolare multinazionale svedese del settore degli arredi che negli ultimi anni ha acquisito una fama enorme per i bassi prezzi praticati a dispetto della buona qualità  dei suoi prodotti, ha annunciato l’intenzione di aprire nel corso del 2009 altri quattro punti-vendita: a Collegno (TO), a Villesse (GO), a Rimini e a Salerno, che vanno ad aggiungersi ai quattordici già  esistenti sul suolo italiano.

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (IV)

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La seconda fattispecie di atto contrario alla libera concorrenza èl’abuso di posizione dominante. Si dice che un operatore economico ha assunto una “posizione dominante” in un dato settore di mercato quando ha acquistato un tale dominio in quell’ambito da essere in grado, letteralmente, di non temere la concorrenza: spesso i consumatori identificano il tipo di prodotto con quel produttore, tanto da far sଠche egli possa attuare le politiche di marketing che preferisce senza che le contromosse dei concorrenti lo possano impensierire, quasi si agisse in monopolio.

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Sull’Europa il flagello della disoccupazione

crisi economica

Fra i vari effetti della crisi, la perdita dei posti di lavoro èforse quello che pi๠preoccupa e colpisce le famiglie italiane ed europee.

I nuovi dati diffusi dalla Commissione Europea e riferiti all’anno 2009, non lasciano in effetti presagire niente di buono.

Si calcola che da gennaio a dicembre dell’anno in corso avranno perso il posto circa tre milioni e mezzo di lavoratori europei: circa l’1,6% della forza-lavoro complessiva. Di essi, la maggior parte saranno i precari cui non sarಠconfermato il contratto alla scadenza, ma ci sarà  spazio anche per molti licenziamenti individuali e di massa, soprattutto nei settori dell’automobile, dei servizi finanziari, dei trasporti e dell’industria meccanica.

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Disciplina del collocamento obbligatorio

Un tempo l’incontro fra domanda e offerta di lavoro avveniva per lo pi๠tramite la mediazione pubblica, mediante il sistema degli uffici di collocamento: chi abbisognava di una segretaria o di un commesso presentava domanda all’ufficio di competenza, che pescava il nominativo dalla graduatoria degli iscritti.

Oggi che il mercato del lavoro èliberalizzato, questa procedura appare quasi antidiluviana, anche se èrimasta in vigore fino agli anni Novanta.

Ma esiste un ambito in cui una disciplina analoga ètuttora esistente e che anzi èandata rafforzandosi negli anni.

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Lavoro minorile e lavoratrici-madri (VI)

Il congedo di maternità  èobbligatorio per legge: nè il datore di lavoro nè la lavoratrice-madre (o padre, quando èlui a fruirne) possono porre alcuna deroga. Discorso diverso per il cosiddetto “congedo parentale”: esso, infatti, èuna libera scelta del genitore.

Al termine del periodo di maternità , pertanto, la lavoratrice-madre (o, in alternativa, il padre) puಠchiedere un ulteriore congedo fino al massimo di sei mesi, o, se vi èun unico genitore, fino a dieci mesi. Si possono avere ulteriori proroghe se il figlio èportatore di handicap.

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Lavoro minorile e lavoratrici-madri (V)

Stabilito, dunque, che le donne in quanto tali nel nostro tempo non hanno pi๠bisogno di specifica protezione, il legislatore ha perಠdedicato un’attenzione particolare alla lavoratrice che èanche madre di famiglia.

Qui il discorso, infatti, èdel tutto differente: non ètutelato il “sesso debole” ma la particolare funzione che la donna assume in quanto madre.

La legge prevede, dunque, una serie di protezioni contenute oggi nella legge 151/2001, che ha anche introdotto una notevole innovazione rispetto al passato: la possibilità  di estendere o trasferire le tutele al lavoratore-padre, in tutte le ipotesi in cui non sia la madre a fruirne, per scelta o impossibilità .

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