A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7021 del 25 marzo 2011, con la quale èstato rigettato il ricorso presentato da una società che aveva licenziato un suo dipendente perchèquesti aveva svolto attività lavorativa per quattro giorni alle dipendenze di un’altra società durante il periodo di congedo familiare.
licenziamento
Fac simile lettera di licenziamento per giustificato motivo
In questo caso, infatti, il motivo che ha portato all’interruzione del rapporto di lavoro èmeno grave e quindi consente la prosecuzione del rapporto di lavoro, seppur limitata al solo periodo di preavviso.
Licenziamento per giustificato motivo
L’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo èdisciplinata dall’art. 3 della Legge n. 604 del 1966, secondo cui questa fattispecie si realizza un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo soggettivo) oppure per motivi inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento dell’attività lavorativa (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo oggettivo).
Fac simile lettera di licenziamento per giusta causa
Il licenziamento deve essere notificato mediante apposita lettera di licenziamento, èinfatti assolutamente inefficace il licenziamento orale. Di seguito un esempio di lettera di licenziamento per giusta causa.
Licenziamento per giusta causa
La violazione del rapporto fiduciario deve essere verificata caso per caso e prendendo in considerazione diversi elementi, tra cui la qualità del rapporto tra le parti e il grado di fiducia che lo caratterizza, la posizione occupata dal lavoratore e l’intensità dell’elemento intenzionale.
Fac simile impugnativa licenziamento
Il lavoratore, in particolare, puಠimpugnare il licenziamento quando èprivo di giusta causa o giustificato motivo, quando èprivo dei requisiti formali previsti dall’art. 2 della Legge 604/1966 e quando si basa su ragioni discriminatorie o su motivazioni illecite. Di seguito il modello della lettera da inviare al datore di lavoro per informarlo dell’intenzione di agire legalmente.
Impugnare un licenziamento illegittimo
In determinati casi il lavoratore ha la possibilità di impugnare il licenziamento, in particolare quando ricorre la fattispecie di licenziamento illegittimo, ovvero: quando èprivo di giusta causa o giustificato motivo; quando èprivo dei requisiti formali sanciti dall’art. 2 della Legge 604/1966; quando èstato intimato per ragioni discriminatorie o sostenuto da motivazioni illecite.
Lettera di licenziamento
Nel caso in cui il lavoratore intenda licenziarsi deve presentare al datore di lavoro una lettera di dimissioni, in caso contrario èil lavoratore che deve far recapitare al lavoratore la lettera di licenziamento.
Licenziamento per prevedibilità malattia durante il periodo di ferie
Con questa sentenza, in particolare, la Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato da un lavoratore licenziato dopo essersi recato per l’ennesima volta in Madagascar ed aver contratto di nuovo alcune malattie endemiche.
Impugnazione licenziamento lavoratori a tempo determinato e co.co.co.
In forza di questa norma, dunque, il recesso del committente nei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa deve essere impugnato entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione.
Tassazione indennità di licenziamento ingiustificato
La Suprema Corte, in particolare, ha richiamato gli articoli 6 e 16 del D.P.R. n. 917 del 22 dicembre 1986, in forza dei quali tutte le indennità conseguite dal lavoratore a titolo di risarcimento del danno consistenti nella perdita dei redditi costituiscono redditi da lavoro dipendente, quindi sul lavoratore grava l’onere di dimostrare che l’indennità riguarda voci di cosiddetto risarcimento puro e quindi esenti da tassazione.
Diritto alla retribuzione in caso di licenziamento orale
Licenziamento per negligenza e scarso rendimento
Licenziamento per falsa condotta violenta del datore di lavoro
Il riferimento èla sentenza n. 24138 del 29 novembre 2010, con la quale èstata giudicata la vicenda che vede come protagonista una lavoratrice che, dopo essere stata pi๠volte invitata dal suo datore di lavoro a ritornare alla sua postazione, da cui si era allontanata senza autorizzazione, èstata ulteriormente invitata a ritornare al suo posto con una presa per il braccio da parte del datore di lavoro.
Licenziamento per superamento periodo di comporto
A confermarlo èstata la sentenza della Corte di Cassazione n. 23920 del 2010, che di fatto annulla il precedente orientamento adottato dalla Corte stessa e che prevedeva per il datore di lavoro l’obbligo di indicare i giorni di assenza, in modo tale da consentire al lavoratore di poter replicare.