Le ultime novità della riforma Fornero sul lavoro annunciano l’obbligo da parte del lavoratore di dichiarare il proprio stato di disoccupazione al Centro per l’Impiego e di provvedere anche a rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare. Questi sono due passaggi necessari per poter ottenere l’indennità di disoccupazione, ovvero l’Aspi o la mini Aspi a seconda dei casi.
mini Aspi
Anticipo Aspi e mini Aspi lavoro autonomo
La circolare n. 145 dell’Inps pubblicata lo scorso 9 ottobre ha fornito una serie di istruzioni operative relative alla facoltà di ciascun lavoratore disoccupato di richiedere l’indennità di disoccupazione Aspi o mini Aspi. La stessa circolare ha anche chiarito tutte le operazioni da effettuare per richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione degli importi che sono inerenti il trattamento e che non sono ancora stati percepiti.
Aspi in unica soluzione
In questo articolo parleremo di Aspi, la nuova indennità di disoccupazione introdotta dalla legge di riforma del lavoro Fornero e di mini Aspi, soprattutto in riferimento a chi voglia mettersi in proprio e quindi gettare le basi per un lavoro da autonomo, d’impresa o per chi intende associarsi in cooperativa.
Il tutto èstato pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta ufficiale l’8 giugno scorso.
Modulo domanda mini-ASpI
E’ inoltre richiesto che il lavoratore abbia maturato almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Contributo licenziamento colf e badanti eliminato per le famiglie
A chiarirlo èstato il Ministero del Lavoro che, dopo aver consultato i suoi tecnici, ha affermato che il comma 31 dell’articolo 2 della legge 92/2012 si applica solo alle imprese e non anche alle famiglie.
Ipotesi calcolo contributo ASpI e mini-ASpI colf e badanti
Sebbene la norma, come già anticipato sopra, sia entrata in vigore a partire dallo scorso gennaio, l’Inps ha rimandato a future determinazioni le modalità di calcolo e versamento del contributo.
Apprendistato e diritto all’ASpI e alla mini-ASpI
Queste due prestazioni a sostegno del reddito, infatti, a partire dal 1° gennaio 2013 hanno sostituito rispettivamente l’indennità di disoccupazione ordinaria e quella con requisiti ridotti. Essendo entrambe riconosciute a favore degli apprendisti a partire dal 2009, ne deriva che l’ASpI e la mini ASpI spettano automaticamente anche a questa tipologia di lavoratori dipendenti.
Requisiti e durata mini-ASpI
Pi๠nel dettaglio, per poter ottenere tale indennità ènecessario, oltre ad aver perso involontariamente il lavoro, poter far valere lo status di disoccupato ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, e successive modificazioni, nonchèaver versato almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Ricorso per rifiuto erogazione ASpI
Competente a decidere in merito ai ricorsi amministrativi presentati avverso i provvedimenti adottati in materia di indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI èil Comitato Provinciale della struttura che ha emesso il provvedimento.
ASpI spetta anche in caso di risoluzione consensuale
Essa consiste in un’indennità mensile spettante ai lavoratori subordianti che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà .
Contributi ASpI e mini ASpI
In particolare, il contributo ordinario di finanziamento delle indennità ASpI e mini ASpI posto a carico dei datori di lavoro èpari all’1,61% della retribuzione imponibile.
Mini Aspi sostituisce disoccupazione con requisiti ridotti
Contestualmente, la disoccupazione con requisiti ridotti verrà sostituita dalla mini-Aspi, destinata a fornire un sostegno economico a coloro che hanno perso il lavoro e che non sono in possesso dei requisiti per poter ottenere l’Aspi ordinaria.