A che serve il modello Eas? Devono compilarlo tutti? La risposta alla seconda domanda ènegativa, si tratta infatti di un modello riservato agli enti no profit per la comunicazione delle variazioni dei dati fiscali al fine ci continuare a beneficiare di quote e contributi associativi.Â
modello EAS
No profit, caccia agli evasori
Il punto di partenza èche un ente no-profit gode di parecchie agevolazioni di natura tributaria: tasse modeste e semplificazioni contabili che fanno gola a tanti “furbettiâ€, come si usa dire oggi. Cosicchè, non sono pochi quelli che pensano bene di svolgere una qualunque normalissima attività d’impresa mascherandola sotto la pi๠nobile (e detassata) forma dell’associazionismo.
Controlli fiscali concentrati su medie imprese e no profit
La novità pi๠rilevante di quest’anno pare essere una maggiore attenzione alle imprese di medie dimensione e agli enti operanti nel cosiddetto “terzo settoreâ€, il no profit.
Modello EAS dettagli dopo l’invio
Alla base dell’obbligazione, ricordiamo brevemente, la necessità di monitorare il diffusissimo fenomeno associativo, cui si accompagnano preziosi benefici fiscali; e proprio per evitare che i benefici vadano a chi, in realtà , non se lo merita e dunque ad associazioni esistenti magari solo sulla carta, èstato indetto l’obbligo di inviare il modello.
Proroghe e versione “light†del modello EAS
Il modello EAS, come noto, nasce dall’esigenza di monitorare il mondo delle associazioni e del no-profit, al cui interno si celano numerosissimi abusi e imbrogli finalizzati a fruire delle agevolazioni fiscali attribuite al terzo settore.
Semplificazione del modello EAS
Il mondo delle associazioni, dei team sportivi dilettantistici, delle ONLUS, delle fondazioni ha posto sul tappeto due temi molto sentiti fra gli enti aderenti: il modello EAS e il cinque per mille.
Il contenuto del modello EAS (quinta parte)
Comunque sia, per ottenere i relativi benefici fiscali, l’atto deve essere stato registrato: occorre dunque indicare la data di registrazione, numero e serie attribuiti e il codice catastale del Comune in cui si trova l’ufficio del Registro coinvolto.
Il contenuto del modello EAS (quarta parte)
Il contenuto del modello EAS (terza parte)
Nel quinto rigo, ad esempio, èrichiesto se l’ente costituisce una semplice articolazione di un’altra e pi๠grande associazione, specificandone in tal caso il relativo codice fiscale. Il rigo 7, invece, vuole sapere se per prendere le varie decisioni gli associati sono sentiti individualmente oppure convocati tutti insieme.
Il contenuto del modello EAS (Seconda Parte)
Come accennato, si tratta di dichiarazioni sottoscritte dal rappresentante legale su natura e organizzazione dell’ente, suddivise in trentotto righi, che costituiscono un autentico questionario.
Il contenuto del modello EAS (Prima Parte)
Nel primo riquadro l’ente si presenta: occorre dunque indicare il codice fiscale, il numero di partita IVA, la denominazione sociale, l’indirizzo della sede legale, la data di costituzione e la data d’effettivo inizio dell’attività .
I termini per la spedizione del modello EAS
Il modello EAS, rilevante per la comunicazione dei dati, deve essere inviato secondo una tempistica piuttosto varia.
Innanzitutto, per gli enti già esistenti alla citata data di entrata in vigore del DL anticrisi, la scadenza per la trasmissione telematica èquella del prossimo 30 ottobre.
Scatta il censimento delle associazioni
Gli enti non commerciali consistono in tutte le organizzazioni private di ogni genere ad eccezione delle società (dunque, principalmente le associazioni, ma non soltanto), le quali non svolgano in maniera esclusiva o principale un’attività d’impresa, oppure che la esercitino solo in via secondaria, per raccogliere fondi destinati a sostenere l’attività istituzionale.