In tale libro, ricordiamo, devono essere indicati per ciascun lavoratore il nome e il cognome, il codice fiscale, la qualifica, il livello, la retribuzione base, l’anzianità di servizio e le relative posizioni assicurative, nonchè tutte le annotazioni relative a dazioni in denaro o in natura corrisposte o gestite dal datore di lavoro (ad esempio rimborsi spese, assegni familiari, ecc.)
obblighi del datore di lavoro
Mancato versamento del quinto dello stipendio
A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 37954 del 20 ottobre 2011, con la quale èstato assolto un datore di lavoro condannato nei due precedenti gradi di giudizio per essersi appropriato della quota di stipendio che un suo dipendente aveva destinato ad una banca a fronte della restituzione di un prestito erogatogli in precedenza, pur facendo figurare tale quota dello stipendio in busta paga.
Obbligo del datore di lavoro verifica permesso di soggiorno
A ribadire ancora una volta tale concetto èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, con la quale èstato condannato un imprenditore che ha assunto alle proprie dipendenze due lavoratori stranieri senza accertare materialmente che fossero provvisti di permesso di soggiorno ma fidandosi delle loro assicurazioni verbali.
Licenziamento per inidoneità fisica del lavoratore
A ribadirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 16195 del 25 luglio 2011, con la quale ha sottolineato che in caso di inidoneità fisica all’impiego trova applicazione la regola generale in forza della quale grava sul datore di lavoro l’onere di provare la sussistenza dei motivi che hanno portato al licenziamento del dipendente.
Licenziamento per soppressione posto di lavoro
A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n.14517 del 1° luglio 2011, con la quale ha accolto il ricorso presentato da un lavoratore adibito a mansioni amministrative e licenziato dall’azienda per riduzione del personale e soppressione del posto, respingendo al contempo le sentenze emesse dal Tribunale e dalla Corte d’Appello.
Infortunio del lavoratore con concorso di colpa
La sentenza èla n.14997 del 7 luglio 2011, con la quale la Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato da un lavoratore nei confronti della sentenza con la quale la Corte d’appello aveva respinto la richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti del datore di lavoro.
Infortunio sul lavoro e imprudenza del dipendente
A ribadire questo consolidato orientamento giurisprudenziale èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 14507 del 1° luglio 2011, con la quale èstata ribadita la responsabilità del datore di lavoro qualora questi sia a conoscenza del fatto che l’assetto organizzativo del lavoro non èrispettoso delle norme antinfortunistiche e ignori completamente tale circostanza, non facendo nulla per modificarlo al fine di eliminare ogni possibile pericolo.
Modulo denuncia infortunio sul lavoro INAIL
Dopo aver presentato denuncia all’INAIL il datore di lavoro deve consegnare una copia di tale denuncia all’Autorità locale di P.S. del luogo dove èavvenuto l’infortunio o, in caso di assenza di tali uffici, al Sindaco del posto.
Licenziamento per superamento periodo di comporto
A confermarlo èstata la sentenza della Corte di Cassazione n. 23920 del 2010, che di fatto annulla il precedente orientamento adottato dalla Corte stessa e che prevedeva per il datore di lavoro l’obbligo di indicare i giorni di assenza, in modo tale da consentire al lavoratore di poter replicare.