Tale comunicazione deve avvenire mediante la compilazione di un apposito modello che dovrà poi essere consegnato alla Direzione regionale delle Entrate del Ministero delle Finanze competente per territorio.
onlus
Nascita delle imprese sociali
Innanzitutto, èrichiesto che nello statuto sia escluso lo scopo di lucro, e dunque la possibilità di dividere gli eventuali utili, che devono invece essere reinvestiti; analogamente, deve essere previsto che al momento della cessazione il patrimonio residuo di liquidazione deve essere devoluto ad Onlus o altri enti no-profit.
Proroghe e versione “light†del modello EAS
Il modello EAS, come noto, nasce dall’esigenza di monitorare il mondo delle associazioni e del no-profit, al cui interno si celano numerosissimi abusi e imbrogli finalizzati a fruire delle agevolazioni fiscali attribuite al terzo settore.
Detrazione IRPEF sulle donazioni di lavoro verso gli enti benefici
L’Agenzia ha riconosciuto che tale ipotesi costituisce un onere di cui si riconosce la detraibilità dall’IRPEF nella misura del 19%, ma purchè si segua una precisa procedura che consenta di evitare abusi.
Donare un’ora di lavoro alle Onlus
In sostanza, la retribuzione corrispondente èdonata alla Onlus mediante il datore di lavoro.
La liberalità èassimilata a una normale operazione di beneficenza, e dunque consente la detrazione dall’IRPEF per il 19%, entro il limite di 2.065,83 euro. E tuttavia, per tale detrazione èrichiesta una complessa procedura delineata dalla recente risoluzione, che consente di individuare con precisione l’entità delle somme devolute e i nominativi dei lavoratori partecipanti.
Innanzitutto, occorre che l’intera somma riferita a tutti i lavoratori aderenti sia devoluta dal datore di lavoro tramite bonifico bancario la cui causale dovrà descrivere il tipo di donazione effettuata, il numero complessivo degli aderenti e il mese di riferimento. Il datore dovrà poi redigere degli elenchi dettagliati di tutti i lavoratori aderenti e delle relative somme donate, distinguendo mese per mese.