Migliaia di assunzioni nell’alimentare

L’industria agroalimentare, una dei punti di forza del made in Italy, ha sofferto la crisi globale dell’ultimo biennio, ma in maniera complessivamente meno drammatica rispetto ad altri settori.
La ripresa ègià  inizia da qualche mese, e questo porta anche buone notizie sul fronte dell’occupazione.

Si stima in effetti, che nel 2010 ci sarà  un calo complessivo degli occupati nel comparto, ma la differenza fra entrate e uscite di dipendenti (-1,2%) ècomunque minore della media.

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Centrali nucleari, ventimila posti di lavoro

Secondo una stima prudente, il ritorno del nucleare in Italia potrebbe dar vita a ventimila posti di lavoro, considerando sia l’impiego diretto che l’indotto pi๠strettamente collegato; ma, allargando le maglie, il numero èprobabilmente superiore.

Il dato fa riferimento alle quattro centrali atomiche di cui èprevista la posa della prima pietra entro il 2013; si vocifera, perà², di altri due impianti, che porterebbero la “stima prudente” di cui sopra a circa trentamila unità .

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Assegno per congedo matrimoniale

Oltre agli assegni familiari e a quelli per il nucleo familiare, l’INPS prevede altre forme di sostegno alla famiglia italiana.
Una delle meno conosciute èdestinata a favorire il formarsi di una nuova famiglia: si tratta dell’assegno riconosciuto per il periodo del cosiddetto “congedo matrimoniale”, ossia la vacanza concessa al dipendente in occasione delle sue nozze e la cui durata èconcordata a livello sindacale.

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Fra gli operai cresce la comunità  marocchina

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In questo periodo il quotidiano “Il Sole 24 Ore” sta pubblicando un’interessante inchiesta sulle caratteristiche occupazionali delle varie etnie di immigrati venuti a vivere e a lavorare nel nostro territorio.

La puntata di lunedଠscorso èdedicata alla comunità  nordafricana, con principale riferimento ai marocchini, tradizionalmente i pi๠numerosi.

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Progressivo impoverimento dei lavoratori

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Una cosa èla percezione comune, spesso deviata da fattori soggettivi, e un’altra sono le statistiche ufficiali: ma ora che anche la Banca d’Italia lo ha confermato, la sensazione di generale impoverimento di impiegati ed operai non puಠpi๠essere considerata una chiacchiera da bar.

Il Centro Studi della nostra Banca Centrale, infatti, ha pubblicato i risultati di un’approfondita ricerca macroeconomica sul reddito dei lavoratori esaminando l’arco temporale che va dai giorni dell’ultima, pesante svalutazione della lira (1993) fino al 2006.

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