Il rimpatrio o la regolarizzazione delle attività detenute all’estero (universalmente noto come “scudo fiscaleâ€) èormai storia passata: la scadenza, fissata in un primo momento per il 15 dicembre 2009 e successivamente prorogata allo scorso 30 aprile, èormai trascorsa definitivamente.
questionario
Il contenuto del modello EAS (quinta parte)
Nel rigo 35 del modello EAS, si chiede conto della forma adottata per l’atto costitutivo, scegliendo fra le tre indicate dall’art. 148 TUIR: atto pubblico, scrittura privata autenticata e scrittura privata non autenticata.
Comunque sia, per ottenere i relativi benefici fiscali, l’atto deve essere stato registrato: occorre dunque indicare la data di registrazione, numero e serie attribuiti e il codice catastale del Comune in cui si trova l’ufficio del Registro coinvolto.
Il contenuto del modello EAS (quarta parte)
Proseguendo nell’analisi del terzo riquadro del modello EAS, arriviamo al rigo 24, in cui èrichiesto di indicare il numero degli associati alla data di presentazione della comunicazione, scegliendo fra quattro classi numeriche: fino a venti, da ventuno a cento, da centouno a cinquecento oppure oltre cinquecento.
Il contenuto del modello EAS (terza parte)
Le altre domande contenute nel terzo riquadro del modello EAS sono pi๠complesse da gestire, e non èpossibile cavarsela soltanto rispondendo “Sà¬â€ o “Noâ€.
Nel quinto rigo, ad esempio, èrichiesto se l’ente costituisce una semplice articolazione di un’altra e pi๠grande associazione, specificandone in tal caso il relativo codice fiscale. Il rigo 7, invece, vuole sapere se per prendere le varie decisioni gli associati sono sentiti individualmente oppure convocati tutti insieme.