Non cessa l’impegno dello Stato ai danni degli evasori fiscali, con una nuova infornata di provvedimenti contenuti nella recente manovra d’estate.
Spulciando nel contenuto del decreto-legge e della sua successiva conversione, si trovano alcune norme minori su cui i riflettori dei mass-media non si sono molto concentrati.
Per esempio, èstato fissato che la motorizzazione civile dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate, con modalità e tempi ancora da chiarire nel dettaglio, i nominativi di tutti coloro che risultano intestatari di dieci o pi๠veicoli.
In una recente intervista al “Corriere della Seraâ€, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha risposto a molte domande sulla lotta all’evasione fiscale, prospettando un impiego sempre pi๠massiccio dello strumento del redditometro.
Il redditometro èun metodo di ricostruzione del reddito delle persone fisiche basato sulle spese eseguite nel corso dell’anno. Chi acquista quadri antichi, si iscrive a club prestigiosi o si concede un mese di vacanze in un paradiso tropicale e dichiara un reddito troppo scarso ha certamente qualcosa da chiarire, come ha spiegato Befera.
Un impegno straordinario per scovare gli evasori fiscali. àˆ l’obiettivo che si propone la Guardia di Finanza, che ha recentemente diramato un ambizioso piano di controlli sul campo per individuare gli evasori pi๠rilevanti: coloro che, pur dichiarando redditi modesti, si concedono spese e lussi difficili da giustificare.
I controlli che si intende portare a termine entro la fine del 2009 sono circa ventimila: le direzioni regionali hanno ricevuto in tal senso numeri precisi. Si va dalle 3.360 verifiche previste nella ricca e popolosa Lombardia alle 130 della piccola Basilicata.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, non ha gradito le voci che circolano da alcune settimane sui giornali secondo cui l’impegno dell’Amministrazione Finanziaria dello Stato contro l’evasione fiscale èandato riducendosi nel corso dell’ultimo anno.
Nel corso di una conferenza stampa, Befera e i suoi collaboratori hanno illustrato i risultati complessivi ottenuti nel 2008, dimostrando l’erroneità di tali convinzioni (“Abbiamo deciso di far parlare i numeriâ€).
Quando le dichiarazioni sono infedeli o incomplete, o magari sono state omesse del tutto, entrano in campo i sempre pi๠complessi strumenti statistici che l’Amministrazione Finanziaria affina anno dopo anno per ricostruire l’imponibile evaso.
Due sono quelli pi๠famigerati: gli studi di settore per il cosiddetto “popolo delle partite IVA†e il redditometro per i privati cittadini. Ma se finora si trattava comunque di strumenti distinti, oggi il discorso sta mutando.
I nuovi dati diffusi dall’Istat tramite il ministero dell’Economia e riferiti al 2006 sono drammatici, e non possono che confermare se non ampliare la portata di una verità già notissima, e cioèla capillare e massiccia diffusione dell’evasione fiscale, secondo alcuni commentatori “lo sport preferito degli italianiâ€.
àˆ il direttore del Dipartimento delle Finanze, Fabrizio Lapecorella, ad illustrare i risultati delle rilevazioni. Lapecorella ha spiegato che l’evasione fiscale nel nostro Paese si aggira intorno ai duecento miliardi di euro, pari a circa 3.400 euro per italiano, ed èconcentrata prevalentemente nei settori dei servizi per la persona, del commercio, della ristorazione e dell’edilizia.
Il caso di un contribuente goriziano rischia di scoperchiare una vera bomba fiscale. Costui, infatti, si dichiarava nullatenente, ma alla prova del redditometro èmerso un suo tenore di vita molto agiato e difficilmente giustificabile.
Alla fine, èstato stimato che il contribuente ricavava mediamente seicentomila euro all’anno tramite le aste on line sul notissimo sito Ebay, per di pi๠rivendendo merce contraffatta proveniente dall’Europa orientale (con illecito, dunque, anche di natura doganale).
Cosà¬, la Guardia di Finanza ha chiesto formalmente alla sede italiana della casa d’aste telematica di segnalare i nominativi di tutti i venditori che nel corso dell’anno avessero effettuato pi๠di cinque transazioni e per le quali Ebay avesse fatturato almeno mille euro per commissioni (corrispondenti a circa tredicimila euro di ricavi per il venditore), con il proposito di avviare negli anni a venire una profonda opera di conoscimento di questo mondo quasi del tutto ignoto agli occhi dell’Amministrazione Finanziaria.
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