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Smart Working, gli italiani preferiscono l’ufficio

Maggiore flessibilità  e libertà  senza dover rispettare orari fissi: lo smart working, o lavoro agile, consente maggiore autonomia sul lavoro vendendo incontro alle esigenze dei dipendenti che vogliono lavorare da remoto, ma senza orari fissi. Eppure in Italia lo smart working non sembra essere ancora del tutto radicato nonostante si cerchi di lanciarlo capillarmente sul territorio.

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Gli ultimi dati offerti dalla Randstad Workmonitor confermano che qualcosa sta cambiando, ma che la maggior parte degli italiani preferisce ancora il caro e vecchio ufficio. 

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Finanziamenti reti di impresa per la ricerca

Dare lavoro per un anno a ben 300 ricercatori e, nello stesso tempo, permettere la nascita di ben 93 reti di impresa rappresentate da oltre trecento tra piccole e medie realtà  imprenditoriali.

E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo nella Regione Emilia-Romagna grazie a risorse per complessivi 12,5 milioni di euro da destinare alla ricerca ed all’innovazione. I fondi, in particolare, sono destinati a sostenere sedici distretti produttivi nei settori dell’alimentare, dei servizi energetici, delle biotecnologie ed anche della meccanica di precisione.

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Bando assegni di ricerca per giovani disoccupati

Ben 60 mila euro in due anni a favore di giovani inoccupati o disoccupati aventi un’età  non superiore ai 35 anni, ed in possesso di laurea o di dottorato di ricerca. E’ questa la misura in rampa di lancio nella Regione Toscana attraverso l’emanazione di un Bando per la concessione di ben 200 assegni di ricerca in grado di incentivare non solo la carriera accademica dei laureati e di coloro che hanno conseguito il dottorato, ma anche di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

Trattasi, in accordo con quanto riportato dal sito Internet della Regione Toscana, di complessivi 200 assegni di ricerca congiunta in quanto il finanziamento ècoperto per il 50% dall’Amministrazione regionale, grazie al Fondo Sociale Europeo, e per l’altro 50% da parte degli Enti di Ricerca e delle Università .

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Credito imposta ricerca e sviluppo prima del novembre 2008

A valere per le attività  che sono state avviate prima della data del 29 novembre del 2008, quest’anno sarà  possibile fruire del bonus, erogato sotto forma di credito di imposta, per la ricerca e per lo sviluppo. A darne notizia nella giornata di ieri, mercoledଠ19 ottobre del 2011, èstata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come ora il bonus torni ad essere fruibile dopo che in passato, invece, per mancanza di fondi le domande non sono state evase.

Di conseguenza, i contribuenti rispettanti i requisiti per quest’anno potranno fruire del credito di imposta portandolo in compensazione, ed utilizzando il modello di pagamento unificato F24, in ragione di una percentuale massima, rispetto all’importo richiesto, pari al 47,53%.

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Piattaforme di ricerca per le industrie italiane

Con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Università  e Ricerca (MIUR) stanno per nascere anche in Italia, seguendo l’esempio di altre nazioni europee, delle nuove forme di associazioni fra imprese.

In sostanza, si costituiranno tante piattaforme quanti saranno i filoni di ricerca giudicati interessanti, individuandoli specialmente fra quelli sostenuti e promossi dall’Unione Europea. Si comincerà  nei prossimi giorni con le auto elettriche e le innovazioni di prodotto, ma altre iniziative sono attese per le successive settimane.

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4 punti per lo sviluppo economico

A settembre la vita politica del nostro Paese ritornerà  a pieno ritmo, dopo un’estate trascorsa principalmente fra polemiche e questioni interne ai partiti.

Per promuovere la ripresa economica in Italia, sono state individuate diverse leve su cui puntare. “Il Sole 24 Ore”, in particolare, ne ha ipotizzate quattro su cui i tecnici del ministero dell’Economia stanno lavorando proprio in questo periodo. Va peraltro notato come al ministro Tremonti manchi tuttora il confronto con un collega al dicastero dello Sviluppo Economico, dopo le ormai remote dimissioni volontarie di Claudio Scajola, ancora privo di sostituto.

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Batterie al litio in cerca di incentivi

Non si tratta forse di un argomento particolarmente appassionante per il cittadino comune, ma ècomunque paradigmatico della distanza che oggi sussiste nel nostro Paese fra il mondo della ricerca accademica e quello dell’industria e delle istituzioni.

Tutti gli esperti concordano sul fatto che entro questo decennio inizieranno a diffondersi in tutto il mondo le automobili elettriche e quelle ibride, destinate a sostituire progressivamente i tradizionalissimi mezzi a benzina e a gasolio.

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Bip Research 2010 a Milano

Si ètenuta in questi giorni a Milano Bip Research, la borsa della ricerca, conclusa venerdଠ21. Si tratta della prima edizione di questa manifestazione, decisamente sui generis, e gli organizzatori contano su un successo sufficiente da garantire un seguito negli anni a venire.
L’idea di fondo di Bip Research, in verità , non ènuova: nasce dalle considerazioni sulla distanza che normalmente viene a crearsi fra il mondo della ricerca (università  ed enti vari) rispetto al mondo produttivo, quello delle imprese.

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Le nanotecnologie guidano la ricerca scientifica

Secondo tutti gli indicatori, quello delle nanotecnologie èil comparto della ricerca che pi๠di ogni altro mostra oggi segni di vitalità .

Relativamente recente, l’ambito delle nanotecnologie èin realtà  un settore di studio interdisciplinare, poichè finisce per intersecare conoscenze di biologia, medicina, elettronica, telecomunicazioni e altri rami ancora; ma le applicazioni arrivano ad estendersi trasversalmente fino a raggiungere ambiti impensati, come l’agroalimentare e il tessile.

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Banca dati degli accordi internazionali di ricerca

Il CNR varerà  entro il prossimo aprile una piattaforma web dove saranno registrati tutti gli accordi stupitati dalle nostre università  ed enti di ricerca con gli omologhi esteri.

Il portale sarà  rintracciabile all’indirizzo http://accordi-internazionali.cineca.it, poichè proprio il centro di calcolo Cineca ad avere avuto l’incarico dal ministero degli Esteri di provvedere alla costruzione del database.

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La Sapienza guida la classifica della ricerca

La Sapienza

In nome della meritocrazia, i fondi ministeriali distribuiti alle singole università  sono oggi basate su nove indicatori nazionali, che peraltro hanno un peso differente nella distribuzione delle risorse. “Il Sole 24 Ore” ha riportato le graduatorie per ciascuno degli indicatori.

La ricerca costituisce la voce pi๠importante (169 milioni di euro, pari ad un terzo del totale): le sedi che hanno presentato i risultati pi๠ragguardevoli sono La Sapienza di Roma, l’Alma Mater di Bologna e la Federico II di Napoli, che si sono guadagnate le fette pi๠sostanziose delle risorse stanziate, mentre al capo opposto abbiamo Foggia, Teramo e un’altra università  napoletana, la Parthenope.

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Fiera delle attrezzature da laboratorio 2009

Chem-Med

Dal 25 al 27 novembre si terrà  negli spazi della nuova fiera di Milano (località  Rho – Pero) la prima edizione di Chem-Med. In realtà , la fiera nasce come il compendio di diversi altri eventi minori già  esistenti da anni, ora accorpati in qualità  di distinti saloni all’interno di un unico, grande appuntamento.

Difficile definirlo come un evento di particolare interesse per il grande pubblico. Le esposizioni riguarderanno infatti un settore molto di nicchia: quello delle attrezzature destinate ai laboratori scientifici, principalmente di medici, chimici e biologi.

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Viaggi e supermercati raccolgono il gradimento degli italiani

carrelli-del-supermercato

La società  di ricerche Busacca & associati in collaborazione con la Doxa ha diffuso la versione 2009 di un rapporto annuale stilato ormai da qualche anno: si tratta dell’indice ICSI (Italian Consumer Satisfaction Index) che si propone di misurare il grado di soddisfazione dei consumatori nei confronti del rapporto qualità /prezzo proprio dei servizi di cui fruiscono.

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Cellulare e automobile i fringe benefit pi๠diffusi

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Una ricerca condotta dalla società  Od&M Consulting ha voluto verificare come e in che misura i fringe benefit siano diffusi fra le imprese italiane in questi mesi di crisi.

I fringe benefit, èbene spiegarlo, sono quell’insieme di beni e servizi pagati dall’impresa ai propri dipendenti, come componenti della loro retribuzione accessorie rispetto allo stipendio.

Ebbene, se nel complesso rispetto al 2008 si nota una comprensibile riduzione di questo genere di spese, èanche vero che la ricerca ha messo in luce che in molte realtà  si èpreferito razionalizzare gli stessi pi๠che eliminarli.

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