programma Montalcini

Programma Montalcini per giovani studiosi, 5 milioni di euro a disposizione

Al via il nuovo bando del programma Rita Levi Montalcini gestito dal Ministero dell’istruzione: obiettivo èpoter attrarre giovani studiosi ed esperti italiani e stranieri impegnati all’estero. Insomma un richiamo per una fuga di cervelli che si avvale di uno stanziamento previsto di 5 milioni di euro finanzianti dal Fondo di Finanziamento Ordinario per l’anno 2017 (FFO) per il reclutamento di 24 ricercatori di ogni nazionalità  come previsto dalla legge 240/2010, art. 24, comma 3 lettera b.

programma Montalcini

Requisiti necessari per la partecipazione al bando del programma Montalcini sono il titolo di dottore di ricerca o equivalente che sia stato conseguito fra il lasso di tempo che intercorre fra il 31 ottobre 2011 e il 31 ottobre 2014 che siano stabilmente impegnati all’estero da almeno un triennio in attività  di ricerca o attività  didattica presso istituzioni qualificate. 

Leggi il resto

programma Montalcini

Nuova Dis-Coll, estesa anche a dottorandi e ricercatori

La Dis-Coll amplia la propria platea sulla base del Jobs Act Autonomi offrendo il sussidio agli eventi di disoccupazione successivi al 1 luglio 2017 e si estende anche gli assegnisti e dottorandi di ricerca in gestione separata che sono rimasti senza occupazione, a collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, del pubblico e del privato.

A chiarire la situazione arriva la circolare 115/2017 Inps sulla base della novità  del dl 81/2017.

Leggi il resto

Finanziamenti reti di impresa per la ricerca

Dare lavoro per un anno a ben 300 ricercatori e, nello stesso tempo, permettere la nascita di ben 93 reti di impresa rappresentate da oltre trecento tra piccole e medie realtà  imprenditoriali.

E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo nella Regione Emilia-Romagna grazie a risorse per complessivi 12,5 milioni di euro da destinare alla ricerca ed all’innovazione. I fondi, in particolare, sono destinati a sostenere sedici distretti produttivi nei settori dell’alimentare, dei servizi energetici, delle biotecnologie ed anche della meccanica di precisione.

Leggi il resto

Bando assegni di ricerca per giovani disoccupati

Ben 60 mila euro in due anni a favore di giovani inoccupati o disoccupati aventi un’età  non superiore ai 35 anni, ed in possesso di laurea o di dottorato di ricerca. E’ questa la misura in rampa di lancio nella Regione Toscana attraverso l’emanazione di un Bando per la concessione di ben 200 assegni di ricerca in grado di incentivare non solo la carriera accademica dei laureati e di coloro che hanno conseguito il dottorato, ma anche di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

Trattasi, in accordo con quanto riportato dal sito Internet della Regione Toscana, di complessivi 200 assegni di ricerca congiunta in quanto il finanziamento ècoperto per il 50% dall’Amministrazione regionale, grazie al Fondo Sociale Europeo, e per l’altro 50% da parte degli Enti di Ricerca e delle Università .

Leggi il resto

Riforma Gelmini dell’università  (dettagli-seconda parte)

Chi forse attende con maggiore interesse l’arrivo della riforma Gelmini èl’esercito dei ricercatori, condannati ad un interminabile precariato sottopagato e con poche speranze di raggiungere la tanto agognata docenza.

In realtà , le novità  introdotte dalla riforma non garantiscono alcuna sanatoria per loro. La finalità  perseguita èinfatti quella di incrementare la selettività  e ridurre il numero, se non altro per dare maggiori speranze a quelli che sopravvivranno.

Leggi il resto

Deficit di innovazione tecnologica per l’Italia

L’Unione Europea ha stilato, come ogni anno, una graduatoria di trentatrè Paesi del Vecchio Continente riferita alla capacità  di contribuire all’innovazione tecnologica: si tratta dei ventisette Stati membri pi๠altri sei (Croazia, Islanda, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia).

Leggi il resto

Richiesta di ricercatori farmaceutici

strumentazione farmacia

Negli scorsi anni, l’Italia e l’Europa hanno visto un susseguirsi di fusioni e concentrazioni fra le industrie del settore farmaceutico, rese necessarie dall’esigenza di creare economie di scala e mantenersi competitivi sui mercati internazionali.

Una delle conseguenze èstata una significativa contrazione dei posti di lavoro: si stima che nell’ultimo biennio i lavoratori del settore in Italia siano diminuiti da 74.000 a 69.000, con una perdita dunque di oltre il 7% dei posti di lavoro.

Leggi il resto

I ricercatori perdono ogni speranza

ricerca

Fare ricerca in Italia èsempre stato molto difficile, a causa dei pochissimi fondi a disposizione e del nepotismo imperante. Non a caso, moltissime menti brillanti di casa nostra emigrano altrove (Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Olanda …) dove al contrario sono accolti col tappeto rosso.

Per coloro che invece scelgono di rimanere nello Stivale, la strada èdavvero in salita. L’ultimo esempio èdato dal programma “Futuro in ricerca”, bandito dal Ministero dell’Istruzione, Università  e Ricerca.

Leggi il resto