Precisiamo subito che per gli imprenditori individuali le medesime regole valgono anche ai fini IRAP, mentre per le società nell’IRAP conteranno solo e semplicemente i medesimi valori indicati in bilancio.
rimanenze
Rimanenze di magazzino: contabilità e bilancio
La legge, tuttavia, stabilisce obblighi contabili soltanto per le aziende maggiori. Il codice civile, in particolare, prevede la tenuta del libro inventari solo per le imprese commerciali (non gestite da un piccolo imprenditore), nel quale dettagliare l’insieme di tutti i beni detenuti all’inizio dell’attività aziendale e, successivamente, al termine di ogni esercizio, inserendo anche il relativo bilancio e la firma dell’imprenditore (o dell’amministratore, in caso di società ).
Valore di realizzo delle rimanenze
Rimanenze: metodi di stima continui e a scatti
Quella rappresentata nell’esempio era la variante “continuaâ€, la pi๠rigorosa, che considera separatamente i singoli carichi e scarichi; nella pratica, perà², si puಠutilizzare anche la variante “a scattiâ€, per ciascuno dei tre metodi di valutazione. In sostanza, si individua un arco temporale (settimana, mese, bimestre ecc.) e si considera un unico calderone di tutti i carichi avvenuti nel periodo.
Stima delle rimanenze: LIFO, FIFO e costo medio ponderato
Valutazione delle rimanenze di magazzino
Non a caso, gran parte di tale valutazione si basa su supposizioni soggettive, e per gli stessi motivi sono ben poche le poste contabili che, come questa, lasciano spazio ad abusi e stime infondate, anche e soprattutto per motivi fiscali. In effetti, gonfiare o sottostimare le rimanenze èmetodo semplice e diffuso per manovrare impunemente sul reddito.
Contribuenti minimi: l’imposta sostitutiva sul reddito (terza parte)
Il discorso èperಠdiverso quando il soggetto aderisce al “forfettone†in un periodo d’imposta successivo al primo. In questo caso, infatti, ci sono solitamente diverse poste di valenza fiscale ancora pendenti cui dare una sistemazione.
Lavori in corso su ordinazione – aspetti contabili e fiscali (IV)
Lavori in corso su ordinazione – aspetti contabili e fiscali (II)
Ritornando all’esempio già descritto: immaginiamo che al termine del primo anno siano stati sostenuti per la commessa costi totali pari a trecentomila euro.
Lavori in corso su ordinazione – aspetti contabili e fiscali (I)
Altre volte, perà², prima arriva l’ordinazione del cliente e solo sulla base di quello si inizia a lavorare: in pratica il prodotto èrealizzato su misura, a seconda delle esigenze del committente. Questo avviene in numerosi campi, ma il pi๠importante ècerto quello degli appalti pubblici.